Dalle lezioni di matematica e informatica della navigazione alla reale navigazione a vela sulla “William B”, la barca-laboratorio del progetto Uniud Sailing Lab dell’Università di Udine.
È l’esperienza vissuta dagli studenti dell’ultimo biennio del Liceo scientifico “Manzini” di San Daniele del Friuli e della Scuola media superiore italiana di Rovigno (Croazia) grazie al progetto “Le scienze della vela” del dipartimento di scienze matematiche, informatiche e fisiche (Dmif) dell’Ateneo friulano. Una iniziativa, prima nel suo genere in Italia, di didattica laboratoriale interdisciplinare e sperimentale nell’ambito del Progetto lauree scientifiche–Matematica del dipartimento, finanziato dal Ministero dell’università e della ricerca.
Il progetto ha integrato in un unico percorso lezioni teoriche e pratiche, queste ultime svolte durante la navigazione in barca a vela. In classe i ragazzi si sono occupati di matematica e geometria della navigazione. Ma anche di informatica applicata alla navigazione a vela, specie delle applicazioni “Internet of Things”. È stata inoltre analizzata la strumentazione digitale realizzata dagli studenti e dai docenti della barca-laboratorio per monitorare e studiare i dati rilevati durante il tragitto.
Gli studenti hanno potuto poi sperimentare direttamente quanta matematica, elettronica e informatica c’è nella navigazione a vela, sia quella assistita da un computer che quella condotta con i metodi di carteggio manuale. Si sono cimentati infatti nel rilevamento della posizione con le bussole, nella triangolazione sulla carta nautica e nel monitoraggio in tempo reale con lo smartphone dei dati rilevati durante la navigazione.
Dopo la prima fase in classe, la seconda è quindi consistita in un’uscita in mare dei ragazzi e dei loro insegnanti a bordo della William B. Per la realizzazione di questa seconda parte c’è stata la collaborazione con il progetto “Velascuola” della Federazione italiana vela (Fiv) e la Società vela Oscar Cosulich (Svoc) di Monfalcone.
L’attività con la Scuola media superiore italiana di Rovigno si è svolta portando la barca laboratorio dell’Università di Udine nel porto della cittadina croata dove è rimasta per circa una settimana. Tutti gli studenti dell’istituto hanno così potuto sperimentare le tecnologie a bordo cimentandosi direttamente con le attività di navigazione.
Il progetto è stato condotto da un gruppo multidisciplinare di matematica, elettrotecnica e informatica che studia, progetta e sperimenta soluzioni innovative per la navigazione a vela. Il team applica le soluzioni trovate grazie alla William B, il laboratorio galleggiante di Uniud Sailing Lab. L’ideatore del progetto, Lorenzo Freddi, docente di analisi matematica del Dipartimento di scienze matematiche, informatiche e fisiche, è stato affiancato da altri due colleghi: Francesco Trevisan, docente di elettrotecnica del Dipartimento politecnico di ingegneria e architettura e responsabile del progetto Uniud Sailing Lab, e Ivan Scagnetto, docente di informatica del Dipartimento di scienze matematiche, informatiche e fisiche.
«Le basi pedagogiche del progetto – spiega il professor Freddi – si fondano sul principio che i concetti matematici si sviluppano partendo dai “problemi”. E questi problemi possono essere anche molto concreti, come ad esempio lo sono quelli che si presentano nel pianificare una navigazione e tracciare una rotta. Partire dal problema concreto, passare alla formulazione matematica astratta e ritornare al concreto consente di “vivere la matematica” fissando i concetti sviluppati in un contesto esperienziale».