Il team del progetto BioRescue – che conta tra i contributi scientifici quello della professoressa Barbara de Mori dell’Università di Padova – annuncia la creazione di 5 nuovi embrioni dopo il decimo prelievo di oociti (cellule uovo immature) del rinoceronte bianco del nord.
Tre anni dopo l’inizio del suo ambizioso programma per salvare il rinoceronte bianco del nord dall’estinzione attraverso le tecnologie di riproduzione assistita, il progetto BioRescue è giunto a una conclusione provvisoria positiva: a seguito del decimo evento di prelievo di cellule uovo immature (oociti) dalla femmina di rinoceronte bianco del nord Fatu, il team internazionale ha prodotto cinque nuovi embrioni – portando il totale a 22 embrioni prodotti utilizzando lo sperma di due maschi. Questo rafforza la speranza di avere successo nel dare vita ad una nuova discendenza e dare un nuovo futuro ad un erbivoro chiave per l’Africa Centrale come il rinoceronte bianco del Nord. Allo stesso tempo, il progetto attribuisce la massima importanza al rispetto della vita e del benessere dei singoli animali coinvolti. Regolari valutazioni veterinarie ed etiche delle procedure di prelievo degli oociti mostrano che Fatu gestisce bene la procedura e non mostra segni di effetti avversi sulla sua salute.
Il decimo prelievo di oociti nel rinoceronte bianco del nord (NWR) è stato eseguito da un team di scienziati e conservazionisti del Leibniz Institute for Zoo and Wildlife Research (Leibniz-IZW), Ol Pejeta Conservancy, Safari Park Dvůr Králové, Kenya Wildlife Service (KWS) e dal Wildlife Research and Training Institute (WRTI) il 28 luglio 2022, presso l’Ol Pejeta Conservancy in Kenya. Il BioRescue team è stato in grado di raccogliere 23 oociti da Fatu, la più giovane delle due femmine di rinoceronte bianco del nord.
Il recupero degli oociti da Najin, madre di Fatu, è stata interrotta nel 2021 a seguito di una valutazione etica approfondita del rischio. Gli oociti sono stati immediatamente trasportati via aereo al laboratorio Avantea a Cremona, Italia. Dopo la maturazione, 7 degli oociti sono stati fecondati usando seme crioconservato, preventivamente scongelato, proveniente da Angalifu, un maschio di NWR ormai deceduto. Alla fine, 5 embrioni di Fatu sono stati prodotti con successo e criopreservati in azoto liquido.
Questo prelievo ha seguito il nono recupero di oociti condotto nello stesso luogo e dallo stesso team il 24 aprile. Dei 16 oociti raccolti, 3 embrioni erano stati prodotti nel laboratorio Avantea, sempre usando il seme di Angalifu. Il successo di entrambe le procedure porta il numero totale degli embrioni di NWR a 22 – tutti dalla femmina Fatu, dei quali metà prodotti dal seme del maschio Suni, ormai deceduto, nato al Safari Park Dvůr Králové, in Repubblica Ceca, e l’altra metà da quello di Angalifu, vissuto al San Diego Zoo Safari Park, USA.
Una volta che il protocollo per trasferire embrioni in madri surrogate di rinoceronte bianco del sud (SWR) sarà ottimizzato, gli embrioni saranno la base per dare vita ad una nuova popolazione di NWR, destinata in ultimo a tornare a occupare il suo ruolo ecologico nell’Africa Centrale.
Per creare le condizioni per trasferire con successo un embrione, il team ha seguito attentamente le interazioni del maschio di rinoceronte bianco del sud Owuan, il quale funge da indicatore di estro per la possibile femmina surrogata che condivide con lui l’area recintata dove vive. Quando le condizioni lo permetteranno, il BioRescue team tenterà di condurre un trasferimento embrionale – prima con embrioni di SWR per dimostrare che l’intera procedura funzioni correttamente prima di usare i preziosi embrioni di NWR. Il team sta attualmente considerando se il coinvolgimento di più femmine di SWR al programma possa aumentare le chance di ottenere il primo trasferimento embrionale di successo.