C’è una musica per tutto: per lavorare, per calmare il gatto, per la ginnastica, per fare shopping. Il sottofondo adatto aiuta, se invece è sbagliato l’effetto è opposto: «Metti che un negozio di jeans suoni un disco di Ed Sheeran: sembra perfetto, ma piace talmente che le clienti, prese dalla musica, non trovano altrettanto gradevole l’indumento che provano e lo lasciano lì. E chi troverebbe piacevole un massaggio con un sottofondo rock?».
Marco Rinaldo, padovano, ha un orecchio musicale che ha trasformato in impresa: in Inghilterra ha fondato Rehegoo (qui su Facebook e LinkedIn) un music service provider operativo dal 2015 con un obiettivo: abbattere le barriere che impediscono alle aziende e ai content creator di utilizzare la musica di cui hanno bisogno, senza licenza, né burocrazia. Rehegoo detiene oggi 1,3 milioni di canzoni: è fra l’altro il primo produttore mondiale di musica rilassante, ma spazia nei diversi generi (energetic, zen, musica d’atmosfera) e lavora al fianco delle aziende per fornire la musica perfetta per le loro attività, studiando le esigenze di ogni settore e cliente specifico, dall’hotellerie alla grande distribuzione passando per luxury e retail.
Suoni dal mondo
Patito di musica e di suoni in generale (come quelli delle onde) da sempre, Rinaldo ne ha ascoltati di tutti i tipi quando il lavoro per una società immobiliare lo portava a viaggiare per il mondo: «A un certo punto ho lasciato tutto e sono ritornato sui miei passi: gli stessi luoghi, la stessa musica, ma questa volta acquistavo i cataloghi, miglioravo suoni e qualità, anche la grafica. Poi ho iniziato a proporla a piattaforme come Spotify e ho visto che funzionava, che c’era un mercato».
Un mercato che chiede suoni piacevoli, ma anche veri, utili: «Ci sono bambini che si addormentano solo con il rumore del phon o dell’automobile in movimento: può essere utile averlo a portata di mano senza dover fare chilometri. Abbiamo messo a punto anche il sottofondo adatto ad attività di dog therapy». Oggi i filoni su cui si muove Rehegoo sono tre: la musica venduta ai digital store (proprio come Spotify o Youtube: ognuno può cercare quello che gli interessa, ad esempio musica per concentrarsi), la musica a misura dei diversi business (recentemente sono state avviate nuove collaborazioni sul mercato italiano con Despar, Interspar, Eurospar, Original Marines, McArthurGlen, Casa Cipriani, Piazza Italia, Happy Casa, Bata e Leroy Merlin) e un terzo fronte che sarà lanciato a breve, con una app.
Il sogno
Il sogno «è portare la musica ovunque, ma anche dimostrare a tanti giovani artisti che si può vivere di musica. Certo, se trovo il talento che può sfondare lo accompagno io stesso in un casa discografica. Chi invece si diverte a comporre può vendere a noi i propri pezzi; c’è chi all’inizio fa uno o anche più lavori tradizionali – l’insegnante, il barista – per mantenersi, ma si può arrivare a guadagnare abbastanza da dedicarsi solo alla propria passione».
Attualmente ci sono 20 studi di registrazione a disposizione; circa 700 sono gli artisti che collaborano stabilmente e di fatto giornalmente con l’azienda, altri 7mila invece sono agli inizi o decidono quanto tempo dedicare. Qualcuno ha raccolto intorno a sé migliaia di follower, e al momento il caso di successo principale porta il nome di Dominica Jurczuk-Gondek e Meditation Music Zone (in foto).
La crescita
I numeri dicono che nel 2022, la music tech company ha avuto un incremento di vendite del 270% nel solo mercato italiano, insediandosi in migliaia di punti vendita. Per il 2023, l’obiettivo è quello di rafforzare la posizione in Italia come fornitore di musica di qualità per ogni azienda (ma anche studi professionali e altro) , aumentando il numero di punti vendita che utilizzano la soluzione hardware, che viene fornita direttamente per diffondere il sonoro nei diversi ambienti.
«Rehegoo rappresenta la migliore soluzione sul mercato italiano, poichè, oltre ad essere più economica rispetto ad altri fornitori, presenta un ampio catalogo, in quanto siamo noi stessi i produttori musicali, dando spazio alle voci emergenti del settore. Infine, Rehegoo è svincolata dalla burocrazia, poichè tutte le tasse di licenza sono incluse nel prezzo finale. Il risparmio arriva al 60-70%».
Perché la sede a Londra? «Avevo bisogno di lavorare al centro di una capitale della musica. Gli studi invece sono in Polonia, dove abbiamo trovato grandi professionalità. Da italiano espatriato, ho comunque il sogno di far crescere giovani artisti italiani, perché possano vivere anche loro di musica. Presto faremo un grande concerto a Prato della Valle».