Martedì prossimo, 22 luglio, Davide Sparaco, 22enne laureando alla facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano, discuterà la tesi. E la tesi è uno zaino, che presto diventerà una impresa.
Lo slogan per il lancio dello zaino c’è già: “Dynamic as your life”, ovvero “Dinamico come la tua vita”. Si chiama Push Bag, ed è già dotato di pagina Facebook: uno zaino realizzato in maniera modulare, assemblato tramite cinghie che andranno ad agganciarsi in un meccanismo ispirato ai paracaduti usati durante la seconda guerra mondiale.
«I diversi vani permettono di sistemare tutto quanto serve per lavorare e viaggiare, dai vestiti al portatile, fino alle scarpe», spiega Davide, che racconta come le frequenti tappe in stazioni ed aeroporti durante l’Erasmus gli abbiano fatto venire l’idea: «Osservavo i problemi e le difficoltà di chi viaggiava per lavoro alle prese con borse e trolley per nulla pratici».
Davide ha lavorato insieme a due colleghi: Michael Theiner, 24enne altoatesino laureato in “Imprenditorialità e Innovazione” sempre in Unibz, e Michael Martin Binot, 22enne studente spagnolo di Media e Comunicazione conosciuto durante l’Erasmus, tutti e tre alle prese con un prodotto innovativo «che mira a soddisfare i bisogni dei professionisti del mondo globalizzato, sempre in movimento e alla ricerca di soluzioni semplici e comode per portare con sé tutto il necessario».
Un progetto conta già su una competenza pratica, oltre che teorica. Con il servizio Tirocini & Placement dell’università altoatesina, Sparaco ha già collezionato diverse esperienze di studio e lavoro: «Ho svolto l’Erasmus presso il Bauhaus di Weimar e poi, sempre durante lo studio, ho fatto un tirocinio in uno studio di design ad Amburgo», spiega lo studente (nella foto in laboratorio), «lì ci occupavamo di experience design, ovvero di come facilitare e rendere il più naturale possibile l’approccio degli utenti alle macchine».
Dopo aver completato il percorso in design e arredo alla scuola superiore per geometri di Bolzano, Sparaco si era preiscritto a Innsbruck, alla facoltà di Architettura, poi, una volta saputo di aver superato le selezioni alla facoltà di Design a Bolzano, ha seguito la sua passione. Un corso dall’impostazione estremamente pragmatica, tanto che l’idea è ora trasformare la tesi di laurea in una vera propria impresa. «Con i due Michael stiamo lavorando a un modello di business che prevede la creazione di un sito apposito per la vendita della “Push bag”», racconta. I tre hanno già presentato il progetto a una giuria composta da imprenditori, professori universitari e consulenti d’impresa, allo scorso Festival dell’Economia di Trento.
Dopo la laurea, la “Push bag” sarà pronta per la produzione, e in questi giorni si sta affinando il prototipo. I primi accordi sono stati presi: «Abbiamo presentato lo zaino alla Materiko srl di Bologna, una realtà all’avanguardia dal punto di vista dei materiali e del concetto produttivo – conclude il giovane designer – Se i test saranno positivi il prodotto sarà realizzato usando una resina poliuretanica speciale. Si tratta di un materiale prodotto con bassissima produzione di Co2 e consumo di acqua uguale a zero. La cosa che ci preme e una bella sfida è progettare e commercializzare prodotti che tengano insieme innovazione, creatività e sostenibilità ambientale».
La pagina Facebook: https://www.facebook.com/pages/Push-Bag/633735420045598?sk=timeline