Croccante di merluzzo al miele e curcuma, rognone essiccato alla paprika, dadolata di fegato, milza, polmone al propoli e biscotti al pesce azzurro e sedano. Tutte ricette pensate e preparate da Serena Piva, che lo scorso luglio, in via Machiavelli a Rovigo, ha aperto Bauchef, laboratorio di gastronomia naturale per animali. Qualcosa di più di una azienda, per una persona che lavora da quando aveva 17 anni, sempre come dipendente. Poi, dopo 27 anni di impiego, fallisce la ditta in cui lavorano sia lei che il marito. “Avevamo un figlio da mantenere agli studi, ci siamo iscritti entrambi a tutte le agenzie interinali della zona ma non è mai arrivata una sola chiamata. Ho dovuto tirare fuori il coniglio dal cilindro, e reinventarmi la vita, sfruttando tutte le mie capacità e anche i miei hobby”.
La cucina, per esempio, una passione di famiglia.
L’idea, però è arrivata da Goro, il cane di casa, un nome che significa “quinto figlio” perché era il quinto di una cucciolata: razza Shiba Inu, giapponese, per il cane di famiglia che da subito (ora ha 4 anni) ha mostrato un carattere difficile. “Era aggressivo, mordeva tutti, provocando anche ferite importanti a noi in famiglia, con il seguito di denunce, ispezioni, rieducazioni. Mio figlio ad un certo punto non voleva più saperne. Per il cane abbiamo anche cambiato casa, cercando uno spazio esterno, sperando che a renderlo così fosse anche la vita di appartamento”.
Proprio durante i lavori di ristrutturazione della nuova casa Goro viene portato in pensione: “Andavamo a trovarlo e portarlo a spasso ogni giorno, e lì ha anche cambiato alimentazione. E io ho iniziato a chiedermi se quello che mangiava avesse un peso sul suo carattere, ma anche sulle difficoltà fisiche, il mal di pancia”.
Serena consulta Nicoletta Pizzutti, nutrizionista per animali di Udine, che le dà i primi consigli. Il rapporto fra le due donne diventa più solido, Serena organizza serate e incontri per gli amanti degli animali, poi – “armata di un essiccatore da pochi soldi”, racconta – inizia a cucinare per il suo cane. Carne, pesce, verdure, qualche spezia per ingolosire, un tocco di basilico e di origano: funziona con Goro, ma anche con i cani dei vicini, degli amici, o quelli incontrati in passeggiata, che mostrano di gradire gli assaggi.
“A questo punto, dopo un anno che eravamo senza lavoro entrambi, a 50 e 56 anni, ho dovuto scegliere. Ho chiesto informazioni su come aprire un laboratorio vero e proprio, con tutte le garanzie igieniche del caso, il Tfr ci ha messo due anni ad arrivare ma io sono partita. Primo prodotto: wurstel”. Ad aiutarla ci sono una biologa, per assicurare che ogni regola sia seguita alla perfezione, una persona addetta alle etichette, la nutrizionista per calibrare le ricette. Prossimamente nuovi consigli arriveranno da uno chef professionista, divertito all’idea di cimentarsi con clienti a quattro zampe.
Non è facile cucinare per qualcuno che non sa parlare, né ordinare il cibo preferito, “ma ormai conosco i gusti, e anche le tipologie di cane: quello che butta giù tutto in fretta, e allora i padroni mi chiedono cibo morbido, o quello che invece ama masticare e sgranocchiare”.
Bauchef di Serena è una ditta individuale: si può acquistare online, tramite il sito (ordini arrivano ormai da tutta Italia), oppure via Facebook: “Devo tutto a questo social: mi ha fatto conoscere, le persone mi mandano messaggi e si crea una relazione, mi spiegano le loro esigenze, io illustro la scelta più adatta”. Quando poi si pubblicano le foto delle torte di compleanno canine – con le decorazioni in mousse senza lattosio o glassa di yogurt – le condivisioni dei post aumentano ancora di più: “Una formidabile arma per crearsi un pubblico: una torta richiede ore di lavoro, potrebbe non valerne nemmeno la pena, ma poi le foto dei cani festeggiati diventano il mio biglietto da visita”.
Prossima tappa: imparare nuove tecniche per preparare pappe umide che si conservino bene pur senza additivi chimici, e aumentare il numero dei negozi che distribuiscono Bauchef (il primo è a Bologna).
“Trovarsi a gestire una propria attività dopo una vita da dipendente è tutta un’altra cosa, anche dal punto di vista psicologico: più fatica, più soddisfazione”, spiega Serena.
E Goro? Resta un cane complicato, ma ha risolto molti dei suoi problemi, e quando lo stress si fa sentire può affrontarlo rosicchiando un sigaro di cotica.