Da oggi (8 maggio) e per tre giorni, in provincia di Treviso, persone con diversi ruoli sono state chiamate a dare un messaggio ai più giovani, che siano studenti ormai alla fine del percorso o ragazzi che hanno già avuto esperienze di impiego (e magari sognano di fare qualcosa di diverso). Ci sono responsabili di giovani imprese, sindaci di comuni che creano un terreno favorevole alle startup, ricercatori universitari, responsabili dei gruppi giovani delle principali associazioni di categoria (Coldiretti, Confartigianato, Confcommercio). Un modo per parlarsi, presentare opportunità e casi positivi sul territorio, farsi venire nuove idee, stimolare l'innovazione e il ricambio generazionale, con una idea di fondo: da soli tutto è più difficile, in squadra è meglio.
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STRUMENTI ED ESPERIENZE – Gli spazi sono il Teatro del pane di Villorba (8 maggio), l’istituto tecnico Einaudi di Montebelluna (venerdì 9), Ca’ dei Ricchi a Treviso (sabato 10), tutte scelte poco convenzionali e che fanno pensare a un dialogo più che a una serie di conferenze. Fatiche e rischi delle nuove imprese saranno raccontati direttamente da chi le ha fatte nascere, oppure da chi ha ereditato una attività familiare che ha saputo trasfomare e innovare. Ci sono giovani che hanno scommesso sull’agricoltura di qualità, ragazze che hanno fatto della passione per la moda il loro mestiere, agenzie di comunicazione che usano linguaggi innovativi.
SKIP INTRO (L’ACCESSO AL LAVORO) – Da dove può partire un giovane? Dai servizi sul territorio. Il centro per l’impiego, ad esempio, ma anche lo sportello Eures, una rete che favorisce uno scambio interregionale e transfrontaliero di offerte e domande di lavoro con le opportunità e le informazioni sulle offerte di lavoro in Europa aggiornate in tempo reale per 32 Paesi (se ne parla venerdì 9).
A volte, chi ha un’idea ha bisogno di trovare un supporto: «Non serve la classica lampadina che si illumina, basta guardarsi intorno, confrontarsi con gli altri, e iniziare», spiega Alberto Baccichetto della Cooperativa Il Sestante di Treviso, che organizza le tre giornate. Proprio la cooperativa, insieme alla Confartigianato di Asolo e Montebelluna e alla Fornace dell’Innovazione ha dato vita a Spazio Hub, un luogo che mette insieme le tre diverse competenze dei fondatori e oggi sta facendo crescere giovani idee promettenti.
Un esempio: due ragazzi abili nello sviluppare app stanno lavorando a un progetto nato dalle esigenze dei piccoli trasportatori, che spesso sono costretti a compiere giri a vuoto o con carichi ridotti. L’idea è creare una rete in modo da saturare i viaggi e dare servizi aggiuntivi, senza i costi e le complessità dei grandi operatori.
Basta portare le proprie esperienze, inclinazioni, obiettivi, per essere aiutati a orientarsi e capire se c’è qualcuno con cui condividere il viaggio. (Spazio HUB è ad Asolo (TV), 0423 527820, Email: info@spaziohub.com, www.spaziohub.com).
LE STRADE POSSIBILI – Se il benessere di una comunità passa anche attraverso il benessere dei propri imprenditori e lavoratori, è possibile stringere un “nuovo patto” tra amministratori locali, associazioni di categoria e territorio, per favorire sviluppo e nuova imprenditorialità? Se ne parlerà sabato 10 maggio alle 9.30, quando nel salone di Ca' dei Ricchi a Treviso si incontreranno il Gruppo Giovani di Confartigianato Veneto, il Gruppo Giovani Imprenditori di Unascom ConfCommercio Treviso, e Coldiretti giovane impresa. L'idea è stimolare istituzioni e comunità a creare condizioni favorevoli, in cui i cittadini possano (ri)mettersi in gioco, con fiducia, e (ri)generare qualità e valori che contraddistinguono il “Made in Italy”.
La partecipazione agli incontri è gratuita, è gradita l'iscrizione www.ilsestante.eu