Due fondatori, settant’anni compiuti entrambi, e nessuno in famiglia nelle condizioni non solo di proseguire l’attività, ma di farla crescere, come richiede il settore e le dimensioni dei concorrenti. E’ stato un lungo avvicinamento, quello fra Vis Industrie alimentati, azienda veneto-marchigiana specializzata nella produzione di alimenti surgelati e refrigerati, e la trevigiana Salmon Club, della quale Vis ha rilevato il 100% delle quote.
Un avvicinamento che ha richiesto una conoscenza approfondita, e nessuno stravolgimento: “I due fondatori sanno di essere comunque a casa propria, quando vogliono venire in azienda. Uno di loro ha una figlia che lavora in Salmon, e resterà, così come tutti gli altri dipendenti. Già tempo fa ci eravamo parlati, poi la trattativa non era andata in porto: non è facile cedere una azienda che è stata la tua vita, possiamo capirlo, e abbiamo voluto impostare un rapporto umano prima che d’affari“, spiega Alessandro Nardi-Dei, amministratore delegato.
Vis Industrie Alimentari è di proprietà della famiglia Virgili di Ancona, nata ufficialmente nel dicembre del 2000 dalla fusione di Ancoopesca e La De Mar: realizza prodotti ittici, formaggi panati, verdure pastellate e primi piatti (surgelati e congelati). E’ nata circa 30 anni fa come fornitrice ufficiale di Findus e nell’ultimo anno ha prodotto anche per Mcdonald il Veggy Burger. Oltre alla produzione conto terzi (fra gli altri Coop, Conad, Casa Modena), l’azienda ha sviluppato marchi e prodotti propri come Vis e Genepesca, creati per servire sia il canale della grande distribuzione e della ristorazione collettiva. Ha tre sedi tra Veneto, Abruzzo e Marche, e un fatturato di circa 26milioni e oltre 100 addetti. Lo stabilimento di Noale (Venezia), attivo dal 1978, ospita su 43mila mq la produzione, celle di conservazione, stoccaggio, amministrazione e servizi.
Con l’acquisizione si amplia l’offerta nel mercato delle specialità senza glutine, spiega Gabriele Virgili, presidente di Vis Alimentari: “Salmon Club è un’azienda con un consolidato know-how nella produzione di prodotti gluten-free ed un sistema produttivo che segue tutto il ciclo di vita del pesce. Questa operazione è per noi un importante passo avanti verso il nostro obiettivo di strutturare un’offerta sempre più completa, per essere sempre più competitivi anche a livello internazionale”.
Nella sede di Quinto di Treviso, una volta raggiunta e superata l’età della pensione, i due fondatori hanno voluto cercare qualcuno dello stesso settore, capace di garantire continuità all’attività e il mantenimento dei 17 posti di lavoro: anche il marchio rimane al suo posto. L’obiettivo del nuovo gruppo dopo l’acquisizione è di arrivare nel 2018 a un fatturato di circa 36 milioni di (nel 2016 è stato di circa 26 milioni) e raggiungere già quota 32 milioni nel 2017.