Una ragazza triestina, Silvana Davanzo, è fra le collaboratrici di kisskissbankbank.com, piattaforma che mette in relazione “creatori di progetti e contributori appassionati di creatività”: è stata lei a creare il primo contatto e qui, il primo ottobre, è approdato FRiKo! gioco di guerra culturale prodotto da Bora.La che scherza sulla diatriba campanilistica fra le città di Udine e Trieste (e fa il verso al Risiko).
Gli autori sono i triestini Diego Manna, classe 1979, Biologo, scrittore, ecologista, ciclista viaggiatore ed editore, ed Erika Ronchin, geologa, premio straordinario di master 2008-2009 all’universita’ di Barcellona.
Il progetto FRiKo! è stato pubblicato sulla pagina facebook Monon Behavior (https://www.facebook.com/mononbehavior) e tanto è bastato a dargli la spinta dopo quattro anni di progettazione, ricerca culturale e realizzazione grafica.
Con il crowdfunding sarà possibile finanziare la realizzazione del progetto prenotandone una copia o donando per altre offerte, tra le quali cartoline con el can de Trieste, libri, sponsorizzazioni e anche la possibilità di avere una carta extra personalizzata, «con disegno originale dedicato e descrizione ad hoc, buona per esempio per chi volesse avere un originale biglietto da visita», spiegano gli ideatori.
Ogni scatola contiene un tabellone con 18 territori tipicamente friulani e altrettanti triestini, cinque territori bisiachi e due indipendenti: Pordenone e Gorizia. «Muggia ha accettato di aderire alla causa triestina, pur mantenendo un certo orgoglio indipendentista serenissimo», si scherza. Quaranta carte per ciascun esercito, di colore teràn o tocai (i due vini tipici). Sei gruppi di armate ovviamente contrassegnate da una forma di piccolo frico (il piatto tipico friulano) di color teràn, blu, verde, rosso, arancio e tocai. Due dadi, uno filofriulano e uno filotriestino.
I territori da conquistare saranno dunque da una parte i comuni friulani, dall’altra i rioni triestini, da Tolmezzo a Servola, separati dalla Bisiacheria, zona cuscinetto neutrale. Ciascun giocatore, sei al massimo, potrà scegliere quale delle due popolazioni interpretare durante la partita. I triestini sono divisi in bobe, legere e nagane, i friulani in citadìns, contadìns e cjargnei.
A seconda della scelta, potrà quindi usufruire nell’arco del gioco delle carte triestine o di quelle friulane, quaranta per ciascun mazzo, ognuna raffigurante un elemento caratteristico della tradizione locale.
Perché la sfida bellico-umoristico in realtà è l’occasione per approfondire tradizioni ed elementi culturali caratteristici delle due città, sullo sfondo dello scenario regionale. Fra le carte c’è la Barcolana (sfida marittima) e Miramare con relativa maledizione, e non manca il terremoti (che ti fa tirare il dado due volte).
Avvertenza: nel titolo del post c’è scritto 47%, ma la percentuale cambia velocemente e va aggiornata. Buon segno: finora su KissKissBankBank il 97% delle collette che hanno superato la soglia del 40% sono giunte al termine con successo.
Aggiornato dopo tre ore: 75% (17.15), cioè 2.257 euro sui 3mila posti come obiettivo.
(nel disegno el can de Trieste visto da Erika)