Il colloquio di lavoro spiegato bene, passo dopo passo, da un’azienda: come prepararsi, il gran giorno, che cosa fare se nessuno richiama

Dalla produzione di attrezzi per l’agricoltura e la coltelleria ai componenti strutturali per motori di aereo. La Pietro Rosa TBM ha una storia plurisecolare: oggi è riconosciuta come centro di eccellenza per lo sviluppo di nuovi prodotti per applicazioni aeronautiche. Nei giorni scorsi l’azienda è stata invitata alla fiera “Punto di Incontro” a Pordenone, dove era in programma un focus sulle tematiche relative a lavoro, formazione e orientamento per i giovani. Ne è uscito un vademecum utile anche per chi, quel giorno, non c’era.
tbm

Una guida al colloquio visto da una azienda (sede a Maniago, PN) fondata nel 1887 e che oggi, leader mondiale nella produzione di componenti per turbine nei settori energia, aeronautico, petrolifero e marino, ha un fatturato di circa 45 milioni, di cui oltre il 90% all’estero. Fra i clienti: Siemens, General Electric, Rolls-Royce, Alstom, Ansaldo; Doosan Skoda. I dipendenti sono 222 (73 sono white collars, colletti bianchi) suddivisi in tre stabilimenti, tutti a Maniago. Le principali figure ricercate sono: ingegneri meccanici o aeronautici con esperienza o conoscenza di processi di forgiatura o lavorazioni meccaniche, metallurgia, controlli di qualità, progettazione, project management. Ecco la guida al colloquio.

I giorni prima del colloquio

1) Cerca maggiori informazioni possibili sull’azienda: dove si trova, cosa produce, in che mercati vende i suoi prodotti, quanti dipendenti ha, come è strutturata… Conoscere la storia, il prodotto, gli obiettivi e la policy dell’azienda stessa è molto importante perché ti aiuterà a destreggiarti tra le domande con più consapevolezza e sicurezza.

2) È una buona norma quella di prepararsi a rispondere alle possibili domande che ti verranno poste per evitare lunghi silenzi o risposte sconclusionate. È utile essere pronti e non lasciare nulla all’improvvisazione.
È meglio riflettere con anticipo su quali siano le esperienze lavorative da mettere in evidenza e le occupazioni maggiormente in linea con la posizione per la quale ci si candida. È utile avere ben chiari in mente i concetti che si vogliono esprimere.
Ti consiglio di esercitarti davanti allo specchio o di fare un video per poterti rivedere e riflettere su quello che dici ma soprattutto su come lo dici.

3) Preparati una lista di possibili domande da porre al tuo interlocutore che riguardano la posizione offerta, l’organizzazione aziendale, i progetti che l’azienda sta sviluppando, come si compone il team di lavoro nel caso questo non ti venisse già illustrato da chi ti intervisterà.

4) Informazioni logistiche: accertati del nome della persona con cui parlerai e memorizzane nome e cognome e recapito telefonico. Pianifica il percorso per arrivare da casa al luogo del colloquio e calcola nel tempo di percorrenza anche i possibili imprevisti.
5) Prepara una copia del tuo curriculum vitae aggiornato e assicurati di avere con te tutti i documenti necessari (attestati di corsi effettuati, lettere di referenze, ecc.).

Il giorno del colloquio

Preparati con entusiasmo, presentati con un bel sorriso e sii positivo e propositivo.

1) Come mi presento? È bene presentarsi con un aspetto curato. Curare il proprio aspetto è segno di rispetto per noi stessi, ma anche per chi ti incontra. Ti consiglio un abbigliamento adeguato al ruolo per cui ti presenti, la persona che ti intervisterà si farà un’idea di te nei primi 20 secondi (ricordati che l’essere umano ha cinque sensi) e l’abbigliamento rappresenta sicuramente una delle caratteristiche più visibili a primo impatto. La tua immagine trasmette dei messaggi a chi ti sta guardando prima di qualsiasi parola.

2) Fai in modo di arrivare puntuale. Cerca di anticipare gli imprevisti che potrebbero sorgere. Se qualche problema ti impedisce di arrivare in tempo, avvisa per telefono prima dell’ora stabilita. Evita di farti accompagnare al colloquio da amici o parenti: trasmette scarso senso di autonomia.

3) Arriva all’appuntamento con almeno 5 minuti di anticipo. Da quando entri in azienda inizia il tuo colloquio di selezione, ricordalo bene: il tuo comportamento in sala d’attesa dice molto di te. Saluta sempre coloro che ti passano vicino (potrebbero essere i tuoi futuri colleghi oppure l’amministratore delegato e tu non lo puoi sapere!).

4) Prima del colloquio spegni il telefonino (o togli la suoneria). Se hai bisogno di tenerlo acceso per forza (per motivi particolari), avvisa subito le altre persone e spiega loro il perché.

5) Una volta presentato al selezionatore (attenzione alla stretta di mano… è un esame importante), inizierà il vero colloquio di lavoro. Rispondi alle domande sempre in modo chiaro ed esauriente.

6) È bene parlare di se stessi, mostrandosi sicuri ed evitando di sminuire le esperienze fatte, come ad esempio le esperienze di lavoro occasionali o gli stage aziendali. Sono comunque informazioni necessarie all’interlocutore per conoscerti meglio.

7) L’importante è dare un’immagine di sé coerente, che rispecchi il curriculum, ma che possa essere adatta al profilo ricercato dall’azienda.

8) Mantieni sempre il contatto visivo con la persona con la quale stai parlando, sorridi e dimostra la tua cortesia e disponibilità, cercando di essere spontaneo, ricordandoti i punti della presentazione che hai preparato.

9) Dimostra come la tua esperienza e le tue capacità siano un valore aggiunto per l’azienda e come le tue idee siano in linea con i suoi obiettivi; le ricerche che avrai portato a termine in merito alla policy aziendale ti saranno molto d’aiuto in questa fase.

Alla fine..

10) Domanda quali sono gli step successivi della selezione e quali le tempistiche conseguenti.

11) Ringrazia la persona con la quale hai sostenuto il colloquio e assicurati che abbia tutti i tuoi dati corretti, nel caso in cui volesse ricontattarti.

E dopo qualche tempo…

Se non hai ricevuto notizie, evita di essere troppo pressante, l’azienda ha i suoi tempi: dopo un mese, non prima, è bene fare una telefonata o spedire una e-mail e chiedere informazioni.
Ricordati bene che sostenere un colloquio è una grande opportunità per farti conoscere. Se hai fatto una buona impressione il tuo CV sarà tenuto in debita considerazione anche per il futuro, qualora non avessi avuto in quel momento tutti i requisiti richiesti dalla selezione in corso.

Subito dopo il colloquio, ripensa a com’è andata, cerca di individuare gli errori che eventualmente hai commesso e le cose che non hai detto ma avresti potuto. Fissa anche i punti positivi, ti sarà utile per i prossimi colloqui.
Ogni colloquio permette una crescita, indipendentemente dal suo esito. Da ogni colloquio, specialmente da quelli andati male, potrai imparare qualcosa e migliorarti per quelli successivi. Più colloqui si fanno, più si diventa bravi nell’affrontare i colloqui successivi. In bocca al lupo!

(grazie a Lucia Cannone, gestione del personale)

  • Barbara Ganz |

    per la verità nei consigli non c’è traccia – grazie al cielo! – di maiali e rossetti

  • Barbara Ganz |

    per la verità nei consigli non c’è traccia – grazie al cielo! – di maiali e rossetti

  • borat |

    che penaleggere tutto ciò, gli sventurati candidati sono considerati come maiali col rossetto solo perchè non hanno ancora messo il peide nella porta:molto meglio il casting del grande fratello secondo me.

  • borat |

    che penaleggere tutto ciò, gli sventurati candidati sono considerati come maiali col rossetto solo perchè non hanno ancora messo il peide nella porta:molto meglio il casting del grande fratello secondo me.

  Post Precedente
Post Successivo