Cinque euro per primo, secondo e contorno: a Cles, provincia di Trento, dal 13 aprile scorso i genitori possono ritirare, insieme al bimbo, il pasto serale per tutta la famiglia, preparato secondo le indicazioni della nutrizionista del nido, a base di prodotti biologici a chilometri zero.
L’idea è della cooperativa sociale la Coccinella, fresca di certificazione Family Audit per chi sperimenta politiche certificabili per la conciliazione vita-lavoro, con risultati misurabili in termini di miglioramento del clima aziendale e riduzione dei costi. In questo caso, l’effetto conciliazione – oltre che sui circa 210 dipendenti, nel 98% dei casi donne – è stato portato anche all’intera utenza. «Abbiamo chiesto tramite questionari a 80 famiglie il gradimento del servizio “cena pronta”, attraverso il quale i genitori che lo vorranno, potranno prenotare la cena che verrà cucinata e confezionata dai cuochi del nido. Non sarà un servizio ristorazione – precisa Mattia Garibaldi, direttore de La Coccinella – ma un aiuto concreto per migliorare la conciliazione famiglia-lavoro».
Ora che è iniziata la terza settimana, le adesioni sono anche più numerose delle aspettative. I genitori potranno prenotare da un minimo di due a un massimo di dieci “Din-Dinner” – così si chiama la confezione, dotata di campanellino per intrattenere il pupo finché si riscalda la cena – al mese. «Ci saranno due turni di prenotazione: il venerdì per i primi giorni della settimana, cioè lunedì, martedì, mercoledì e il mercoledì per le giornate di giovedì e venerdì. I piatti verranno preparati su indicazione della nutrizionista. Si terrà, infatti, conto di quello che i piccoli hanno mangiato a pranzo, in modo da garantire un pasto equilibrato».
L’attivazione di “servizi di prossimità con ricaduta sulle famiglie utenti dei servizi”, nel caso trentino, è stata inserita direttamente nel bando indetto dal Comune di Cles, per la gestione del nido. Una volta vinta la gara, il Comune ha ritenuto l’idea valida e ha dato il via libera.
Almeno per i genitori di Cles, insomma, corse, toast al volo o caffelatte con i biscotti dell’ultimo minuto possono attendere. Idea da esportazione?