Biscotti, zuppe, tortellini e prosciutti: aziende in prima linea contro fame e sprechi

Beni di prima necessità come pasta, riso, biscotti, prodotti da forno, scatolame, pomodoro, olio, aceto, sale, zucchero, latte in polvere, formaggi, biscotti per l’infanzia, pastina, omogeneizzati e prodotti per l’igiene personale: la Croce Rossa Italiana li distribuisce a persone e famiglie della Provincia di Udine che si trovano in situazione di difficoltà economica, ma i quantitativi messi a disposizione da benefattori o per il tramite del Banco Alimentare non sono ormai più sufficienti a coprire le crescenti esigenze di assistenza delle persone indigenti, che sono per la gran parte friulani residenti (e non profughi, che sono invece assistiti secondo altre disposizioni regolate dal Ministero dell’interno).

 

Biscotti Friulbaker in preparazione

Biscotti Friulbaker in preparazione

Il  protocollo firmato a Palazzo Torriani tra alcune aziende del gruppo alimentari e bevande di Confindustria Udine e la Croce Rossa Italiana-Comitato di Udine Onlus, per la fornitura a prezzi di

Pezzetta

Azienda Pezzetta di Fagagna, Udine

vantaggio di generi di conforto da distribuire a chi ne ha bisogno nella Provincia, è innovativo per due motivi: alcune aziende si adoperano per uno scopo altamente solidaristico, teso ad aiutare le persone e le famiglie indigenti, senza però dimenticare l’aspetto business per le proprie imprese, che consente loro di diventare fornitori qualificati verso la Croce Rossa Italiana-Comitato di Udine Onlus.

Un momento della firma del Protocollo

Un momento della firma del Protocollo

Una modalità – esportabile altrove – di aiutare il prossimo coinvolgendo in modo commercialmente solidale le proprie aziende: in mancanza di donazioni, la Croce Rossa di Udine è infatti costretta anche ad approvvigionarsi direttamente sul mercato, cosa che ora può essere fatta anche nei confronti di fornitori locali essendo venute meno le disposizioni nazionali che prima imponevano di rivolgersi solo ad aziende di fuori regione.

Da qui l’opportunità di creare un protocollo tra le aziende del gruppo alimentari e bevande e la stessa Onlus. Cinque le aziende alimentari di Confindustria Udine che per ora hanno aderito al protocollo: C.D.A. di Cattelan Srl (servizi e consulenza sui punti ristoro di uffici, associazioni sportive, scuole, strutture private e pubbliche), Friulbaker Srl (qui la storia della loro pastafrolla brevettata), Pezzetta (salumi e formaggi)Srl, Quality Food Group Spa (azienda ultracentenaria, prodotti da colazione e salati) e Prosciuttificio Wolf Sauris Spa; sono comunque possibili altre adesioni in qualsiasi momento.

Oggetto del protocollo è la vendita a prezzi di vantaggio alla Croce Rossa Italiana-Comitato di Udine Onlus, dei generi di prima necessità sopra descritti, sia di normale commercializzazione, sia quelli che vengono ritirati dai punti vendita/distributori automatici perché vicini alla data di scadenza, oppure degli stessi prodotti che essendo normalmente commestibili, non possono essere messi normalmente in vendita per difetti alle confezioni/imballaggio/contenuto, che comunque non inficiano la loro commestibilità nel caso di prodotti alimentari, o il loro utilizzo nel caso dei prodotti per l’igiene personale.

LaZuppaDellaBonta_PedonconProgettoArcaL’accordo di Udine va nel segno di un crescente impegno delle aziende: nei mesi scorsi, nel ruolo di sostenitore del progetto“La Zuppa della Bontà” che si è svolto nelle principali piazze italiane (iniziativa benefica ideata da Progetto Arca) c’era la vicentina Pedon, leader mondiale per la produzione di cereali, legumi e semi. Pedon ha messo a disposizione tre diversi tipi di zuppa destinati al progetto; i prodotti sono stati distribuiti dai volontari a fronte di libere offerte e il ricavato destinato alla preparazione di un pasto caldo per 26mila senzatetto. Scelta per il suo forte valore simbolico e icona del piatto dei bisognosi, che vivendo in strada non hanno la possibilità di consumare un pasto caldo, “La zuppa della bontà” è diventata l’occasione migliore per offrire un aiuto concreto alle persone senza dimora, e allo stesso tempo promuovere un piatto sano, genuino e ricco di nutrienti, per la tavola di tutti i giorni, soprattutto con l’arrivo della stagione fredda. La stessa azienda ha promosso Save the Waste, la prima carta per il packaging eco-sostenibile, 100% riciclabile, ottenuta dagli scarti di lavorazione dei fagioli, unica ad essere certificata per il contatto diretto con gli alimenti.

confezioneE sono oltre 680mila le confezioni di tortellini Giovanni Rana destinate a chi ne ha bisogno: nei mesi di dicembre 2015 e gennaio 2016, per ogni acquisto del prodotto Duetto, Rana doneamo una confezione di pasta ripiena al Banco Alimentare: i risultati – le confezioni vendute da Rana sono documentate e certificate da IRI, che rileva le vendite settimanali nella Grande Distribuzione – sono documentate sul sito aziendale.

Ancora, Oxfam Italia, impegnata in programmi di sviluppo, interventi di emergenza, campagne di opinione e iniziative educative per migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone nel mondo, ha scelto Chiara Rossetto, ceo di Molino Rossetto, quale testimonial per la campagna #sfidolafame (www.sfidolafame.it) a sostegno delle donne che lottano per sfamare se stesse e i propri figli, contro discriminazioni, ingiustizia e povertà. L’incarico all’imprenditrice padovana s’inserisce nell’ambito della collaborazione nata alcuni mesi fa tra l’associazione e l’azienda di Pontelongo, specializzata nella produzione di farine e preparati.

Lo scorso luglio Chiara Rossetto ha visitato l’Ecuador, alla scoperta degli antichi grani andini, in particolare la quinoa e l’amaranto, coltivati dalle donne delle comunità di Cotacachi, il paese a quasi 3mila metri di altitudine dove Oxfam ha varato progetti di sviluppo in diversi campi: dall’educazione all’agricoltura, dalla formazione al commercio. È stata l’occasione per immergersi in una realtà rurale nella quale le donne svolgono un ruolo fondamentale, mostrando un rapporto profondo, ancestrale con la terra, che coltivano rispettandone i ritmi con passione e impegno ammirevoli. I numerosi incontri con le comunità locali hanno permesso al ceo di Molino Rossetto di mettere a disposizione la propria esperienza e di vedere da vicino la coltivazione di cereali che l’Europa sta lentamente riscoprendo.

Chiara Rossetto in Ecuador

Chiara Rossetto in Ecuador

“Sono particolarmente fiera di sostenere Oxfam – afferma Chiara Rossetto – e di essere stata coinvolta in veste di testimonial in questa campagna, che ha portato anche altre imprenditrici italiane in alcuni paesi dove da tempo opera l’associazione umanitaria. Il viaggio in Ecuador è stato un importante momento di scambio di know-how tra culture lontane: un’esperienza unica, dal punto di vista innanzitutto umano, che probabilmente si tradurrà in nuove iniziative”.

“Ringraziamo Chiara Rossetto e la sua azienda per aver aderito alla campagna #sfidolafame – afferma Marta Pieri, Major Giver Manager di Oxfam Italia – . La fame può e deve essere sconfitta: è inaccettabile che ancora oggi, in un mondo in cui regna l’abbondanza, 795 milioni di persone soffrano la fame. Tutto ciò deve cambiare. E il contributo di un’importante azienda non può far altro che aiutarci a raggiungere questo fondamentale obiettivo”.