Il primo comunicato del Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona), all’inizio di aprile, non poteva non far sorridere: raccontava di Artemide, Francesco, Balthasar e Peter che avevano spiccato il volo verso il nord, portando a 10 gli Ibis eremita in migrazione primaverile nei cieli italiani. Partiti dall’oasi di Orbetello, diretti in Baviera, dove il Waldrappteam ha allestito i nidi per la stagione riproduttiva.
Gli Ibis eremita sono estinti in natura: il parco veronese è impegnato con i ricercatori del Waldrappteam nel progetto Life+ “Reason for Hope” per la reintroduzione in natura del volatile. Dunque tutti in viaggio, regolarmente, con una sola eccezione: l’Ibis Idefix, arrivato fino a San Severo in provincia di Foggia prima di accorgersi di stare volando nella direzione sbagliata. Allora aveva invertito la rotta e raggiunto L’Aquila, dove si è fermato.
E’ la tecnologia a permettere al Waldrappteam e al Parco Natura Viva di controllare le posizioni di ogni esemplare: grazie alla app “Animal Tracker”, il segnale lanciato dal GPS di ogni Ibis eremita può essere monitorato in tempo reale. “Durante la migrazione primaverile il monitoraggio di ogni animale è per noi quanto mai fondamentale”, precisa Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam. “Mentre in agosto, all’andata verso la Toscana gli uccelli migrano in formazione a “V”, al ritorno compiono la traversata da soli o in coppia. E non è detto che percorrano tutti la stessa rotta. Esempio ne sia Idefix, che probabilmente non aveva ben memorizzato la rotta dell’andata e che in questo momento gode di un’attenzione particolare da parte nostra”.
Idefix, l’Ibis un po’ stordito che migra contromano, era diventato un personaggio: su Twitter, con l’hashtag #IdefixUnoDiNoi (chi non si sarebbe regalato una vacanzina a sud?) e perfino su Caterpillar.
È passato più di un mese: l’Ibis in questione, che pareva essersi riavviato, ci ha ripensato ed è tornato a sud, fa sapere il Parco Natura Viva. Molto più a sud, poiché sembra intenzionato ad attendere l’estate sulle rive del Lago di Lesina, a un battito d’ali dal Parco Nazionale del Gargano. Ma è un epilogo che turba l’animo degli esperti: “Al di là del tono scherzoso, l’amara verità è che lo sbalzo fuori norma delle temperature degli ultimi mesi l’hanno disorientato, impedendogli di individuare la corretta rotta di migrazione. Forse per Idefix la migrazione primaverile è finita qui, perse le speranze che prosegua per il nord. E’ possibile che lo si vada a recuperare e lo si riporti ad Orbetello, è possibile che vi ritorni da solo. Per il momento, in barba all’annoso tema del cambiamento climatico, Idefix se la spassa sul Lago di Lesina”.
La pagina Facebook di Bentornato Ibis aggiorna regolarmente la posizione dei migratori, con Idefix che ancora ieri risultava a Navelli (L’Aquila). Qui si possono seguire anche i progressi e i primi voli del waldrappini, i cuccioli che, appena nati, sono stati affidati alle cure di due ragazze, la tedesca Milena e l’italiana Rachele. Vivendo con loro e accudendoli stabiliscono un legame – imprinting – che permetterà agli Ibis di fidarsi seguire il deltaplano con a bordo le mamme “umane”: così impareranno a migrare, e a riprendersi il loro posto nella natura.