In farmacia, anonimo e discreto, il primo aiuto alle donne vittime di violenza

Un aiuto mirato di primo orientamento alle donne in difficoltà vittime di abusi, violenze fisiche e psicologiche. È questo l’obiettivo del progetto “Mimosa” presentato nella sede di Federfarma Verona che parte dalle farmacie per allargarsi al territorio e alle principali realtà locali di sostegno alle donne.

Il progetto è partito in queste ore mettendo a disposizione attraverso le farmacie aderenti a Federfarma Verona un pieghevole contenenti i riferimenti dei principali centri di ascolto accreditati sul territorio a cui le donne possono rivolgersi. La farmacia costituirà così il primo sportello di aiuto grazie alla figura professionale del farmacista che avrà la sensibilità di cogliere eventuali casi delicati a cui saprà essere di supporto e orientamento primario. Per essere ancora più efficaci in questo delicatissimo ambito i farmacisti parteciperanno ad  uno specifico momento formativo finalizzato all’individuazione delle più opportune modalità di accoglimento e dialogo all’utenza femminile grazie all’intervento di Tiziana Cargnelutti, responsabile del Centro Antiviolenza P.E.T.R.A. del Comune di Verona.

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L’iniziativa è resa possibile dall’operatività  di Comune di Verona, Provincia di Verona, Vision – Osservatorio Nazionale di Vittimologia, Telefono Rosa, Spazio Ascolto Uomini, Centro Antiviolenza telefono h24 Prefettura di Verona, Rete Nazionale Antiviolenza 24h24, Ordine Farmacisti, Agifar giovani farmacisti.

Il “Progetto Mimosa” nasce a livello nazionale quattro anni fa da un’idea dell’Associazione di Napoli “Farmaciste Insieme” e dalla consapevolezza che il ruolo della farmacia possa avere una grande valenza sociale al di là del suo “ruolo classico” legato al farmaco.

Nel 2017 i femminicidi sono stati oltre 100, uno ogni tre giorni con drammatiche appendici all’inizio del 2018 che hanno visto innocenti vittime anche due bambine.

mimosa2Il desiderio di fare qualcosa di socialmente utile per cercare di arginare questa terribile realtà ha spinto il farmacista a valutare il proprio ruolo di un punto di riferimento forte per l’utente e la farmacia un luogo dove è possibile confidarsi ed esprimere personali emozioni, sensazioni più intime, trovando sempre qualcuno pronto ad ascoltare e a fornire una risposta di primo orientamento.

«Federfarma Verona ha intrapreso da anni un percorso di promozione e tutela rivolto alla donna e su questa linea siamo orgogliosi di prendere parte al progetto “Mimosa”  – dice la vicepresidente Arianna Capri -. La nostra è una realtà radicata sul territorio, riferimento di comunità, ambiente protetto per il dialogo e le dichiarazioni di primarie necessità. La farmacia raccoglie il sentito della gente, i dubbi, le domande, le criticità e ne esprime il valore sociale. Nelle farmacie italiane oltretutto lavorano 29.000 farmaciste: sono professioniste, ma sono prima di tutto donne che possono accogliere altre donne in difficoltà. In farmacia portiamo ogni giorno  al banco competenza sanitaria intrisa di un vissuto personale che è fatto di accoglienza, di empatia, di umana e riguardevole predisposizione. La donna è l’incaricata alle premure e alle cure, si interfaccia con la farmacia per il benessere delle persone ad essa legate. Allora penso che la dedizione alla salute, intesa come fisica, relazionale e psichica, vada riconosciuta quale tributo essenziale alla femminilità nel nostro quotidiano e che l’assenza di rispetto per tale figura porti inevitabilmente alla negazione del nostro benessere, di comunità. La farmacia ritengo essere luogo ideale anche perché anonimo, perché libero e gratuito, fatto di persone che possono divenire tramite per una rete di collaborazione istituzionale a supporto del disagio femminile».

Il progetto “Mimosa” su indicazione di Federfarma Nazionale è già stato replicato in altre realtà provinciali e anche Federfarma Verona lo promuove in collaborazione con l’associazione provinciale dei giovani farmacisti Agifar Verona e le Pari Opportunità del Comune e della Provincia di Verona. L’iniziativa gode inoltre a livello locale del patrocinio dell’Ordine dei Farmacisti di Verona e a livello nazionale del patrocinio del Ministero della Salute, Federfarma, FOFI e Fenagifar e vede la collaborazione, attraverso la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa, di VISION (Osservatorio di vittimologia) che ha sedi in tutta Italia.