Il tappezziere è donna: 9 su 10 delle iscritte alla Soft Academy che forma esperti e cucitori dell’imbottito per le aziende dell’arredo

Qualche settimana fa, a temo di record, è stato presentato il corso per Giovani tappezzieri e cucitori dell’imbottito, ricercatissimi da oltre 2.500 imprese in Friuli Venezia Giulia in difficoltà per la carenza di figure professionali sempre più difficili da reperire sul mercato del lavoro, ma essenziali per garantire la qualità dei prodotti imbottiti del Made in Italy e del distretto locale, così apprezzata all’estero.

Ora ci sono i primi risultati, e la notizia è che la figura del “sarto” dell’imbottito torna di moda. Ed è donna.

homer_scissorhands_intro_1Che manualità e artigianalità siano di nuovo in auge lo dimostra l’ottima risposta al corso per tappezzieri e cucitori dell’imbottito “Soft Design Academy” avviato proprio questa settimana a Udine e a Pordenone dal Cluster Arredo e Sistema Casa, in collaborazione con la Regione Fvg ed ENAIP Fvg. Delle 42 domande pervenute agli organizzatori sono state selezionati 17 corsisti a Udine e 14 a Pordenone; 17 le aziende disponibili ad ospitare i tirocini previsti nel progetto formativo regionale, che garantirà opportunità concrete di inserimento lavorativo. I corsisti sono quasi tutte donne (27 su 31), età media 35-40 anni, decise e motivate a crearsi una nuova professionalità seguendo un percorso tagliato su misura in base alle necessità aziendali e alle opportunità occupazionali del comparto. Presenti anche i giovani, e altri sicuramente se ne aggiungeranno arriveranno, nel prossimo futuro, quando si comprenderà ancora meglio le occasioni che possono emergere da un settore che ha “fame” di artigiani qualificati e di livello.

Inserimento garantito

“E’ un fortunato incontro tra privato e pubblico – dichiara presidente del Cluster Arredo Franco di Fonzo -: il primo ha manifestato una necessità, il secondo supporta e risponde a questa esigenza grazie all’intermediazione del Cluster, e ci attendiamo altri riscontri anche in settori diversi”. “Tutti i corsisti sono motivati e pronti a mettersi in gioco – commenta il direttore Carlo Piemonte, riportando un clima molto positivo e costruttivo tra i partecipanti del “Soft Design Academy”, attratti dal settore dell’imbottito e affascinati dal mondo dell’Arredo, che offre la possibilità di esprimere le capacità manuali ma non solo”.

“Lo strumento dell’incontro tra aziende e proposte formative costruite assieme sta dando un ottimo risultato – riporta Gianni Fratte, responsabile del Servizio alle Imprese dell’Agenzia Regionale per il Lavoro -; in base all’esperienza avuta in passato, il livello di inserimento lavorativo si dimostra alto, perché sono percorsi realizzati sulle esigenze delle aziende. L’auspicio è che il corso avviato con il Cluster possa generare una opportunità ulteriore a chi cerca un’occupazione, a fronte delle difficoltà di reperimento di figure professionali in questo settore”.

“La formula ha funzionato al meglio – conferma la direttrice Area Occupabilità dell’Enaip Fvg Antonella Vanden Heuvel -, perché la progettazione formativa è stata realizzata assieme alle aziende, così come la selezione dei corsisti. Si lavorerà molto sulle competenze, con docenti esperti del settore che sapranno trasmetterle. Tutti sono molto motivati e l’età media dei 35-40 anni è in realtà giovane, perché si tratta di persone che nella loro vita hanno davanti ancora almeno 25 anni di lavoro, professionalità su cui le aziende possono e devono investire”.

AAA TAPPEZZIERI CERCASI: appello ascoltato

antonella-vanden-heuvel-franco-di-fonzo-carlo-piemonteL’annuncio “AAA tappezzieri cercasi” lanciato in occasione della presentazione del corso Soft Design Academy”, (finanziato dalla Regione e in svolgimento parallelamente in due sedi, a Pasian di Prato e Pordenone, per coprire le aree della Sedia e del Mobile) non è sfuggito alla stampa nazionale, che ha riportato il progetto friulano come “best practice” da seguire. Percorso formazione gratuito, stage in azienda, possibilità occupazionali alte, se non certe, a tappezzieri e cucitori dell’imbottito, giovani e non, è la ricetta offerta dal Cluster per rispondere alle oltre 2500 imprese che, solo in Fvg, sono alla ricerca di queste figure e altre figure professionali difficilmente reperibili. Un mestiere ricercato dalle aziende per garantire la qualità – apprezzatissima all’estero – dei prodotti imbottiti del Made in Italy e del Fvg. L’urgenza emersa dagli incontri promossi dal Cluster Arredo con le associazioni di categoria e le imprese, che ha dato il via alla partenza a tempi record (soli due mesi) di un percorso formativo dedicato alle fasi produttive della tappezzeria e cucitura, in programma fino al prossimo autunno. “La manualità, la bellezza, l’artigianalità torneranno in auge”, ribadisce di Fonzo, soddisfatto che, anche in questo progetto, il Cluster abbia saputo ben esprimere il suo ruolo di fare sistema e di far dialogare pubblico (agenzia del lavoro) e privato (imprese).

Le materie

Il corso avrà una durata totale di 600 ore, di cui 300 di aula e laboratorio e 300 di stage.

Gli allievi al termine del corso saranno in grado di:
– tagliare i materiali nel rispetto delle caratteristiche del prodotto da realizzare e in coerenza con i parametri funzionali e dimensionali definiti;
– realizzare imbottiti di diverso tipo (es. divani, sedie, poltrone, ecc.) sulla base del prototipo definito;
– cucire e confezionare i materiali dell’imbottitura secondo le specifiche progettuali.

Avranno anche imparato come pianificare la ricerca attiva di un lavoro (definizione di una strategia per la ricerca attiva del lavoro: Il mercato del lavoro del settore con riferimento alle aziende ricettive; I siti web per l’incontro di opportunità occupazionali; Il matching domanda/offerta di lavoro;
Curriculum vitae; Lettera di presentazione, lettera di auto‐candidatura, modalità di spedizione; Il colloquio di selezione: come prepararsi e come presentarsi; L`’organizzazione nazionale e regionale dei servizi per l’impiego).

E sono inclusi anche elementi di autoimprenditorialità, come lo spirito imprenditoriale e le capacità richieste per l’autoimprenditorialità; Criteri e modalità per definire il proprio mercato di sbocco; Tecniche di promozione/vendita delle proprie competenze nel mercato di riferimento.