La montagna veneta si presenterà pronta per la stagione dello sci, nonostante tutto

“La prima foto è di 10 giorni fa, la seconda è di oggi. Grazie a tutte le persone che stanno lavorando per noi!”

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Con un post su Facebook molto letto e condiviso le funivie di Alleghe fanno vedere quello che hanno passato, ma lanciano anche un messaggio chiaro: “Tutti hanno lavorato e continuano a lavorare tantissimo per preparare al meglio la stagione invernale. Adesso aspettiamo la neve e sopratutto voi sulle nostre piste!”.

Lavori di ripristino ad Alleghe

(foto: lavori di ripristino ad Alleghe)

Anche Dolomiti Superski fa sapere che “aprirà puntualmente la stagione dopo il maltempo in Norditalia. Le zone sciistiche del Dolomiti Superski per fortuna hanno subito pochi danni di lieve entità, che sono già stati ripristinati o lo saranno entro pochi giorni. L’apertura della stagione invernale è pertanto prevista puntualmente per il 30/11 e il 06/12 in due ondate, come da programma.
Ci sarete? ❤️”.

Ancora, nononstante il lungo allarme maltempo, nel territorio del Consorzio Turistico Dolomiti Stars c’è già una certezza: la stagione invernale non è a rischio: “Gli impianti di risalita e le piste dei comprensori sciistici Civetta, Falcade-San Pellegrino e Arabba-Marmolada hanno subito danni di minima entità, come piccoli smottamenti e frane, tutti risolvibili in tempo utile a consentire l’avvio della stagione invernale come da programma. E anche le strutture ricettive parzialmente danneggiate torneranno pienamente efficienti entro poche settimane, pronte ad accogliere i turisti che sceglieranno le Dolomiti bellunesi per trascorrere le loro vacanze sulla neve”.

“Stiamo affrontando una situazione di grande emergenza, come ampiamente documentato dai giornali e telegiornali nei giorni scorsi, ma l’avvio della stagione sciistica non è mai stato messo in dubbioha detto il presidente Sergio Pra. “Abbiamo già attivato un efficiente sistema di ripristino e sia i consorzi impiantistici che gli albergatori stanno lavorando a pieno ritmo, con caparbietà e tenacia, per riportare tutto alla normalità. Anche il costante lavoro di messa in sicurezza e manutenzione fatto negli anni dalle società impianti ha consentito di limitare i danni. La reazione è stata forte e tempestiva, posso dunque garantire che i nostri ospiti avranno a disposizione tutti i servizi che da sempre vengono offerti nelle nostre località sciistiche”.

Ed è tutto il turismo veneto a guardare al futuro (ormai prossimo), dopo la tempesta. «La prossima stagione invernale non è a rischio: si scierà perché stiamo reagendo in tempi rapidi all’emergenza. Fortunatamente non abbiamo registrato danni strutturali agli impianti di risalita. I problemi hanno riguardato la presenza di materiale sulle piste, che comunque si sta provvedendo a rimuovere. In questo momento l’aspetto più urgente resta quello dell’energia elettrica, per pianificare la produzione dell’innevamento non appena le temperature lo consentiranno»: così il presidente di Anef Veneto (l’associazione degli imprenditori funiviari) Renzo Minella, che nei giorni scorsi ha mandato una lettera aperta all’assessore regionale al Turismo Federico Caner con una descrizione dettagliata delle criticità degli impianti a fune di tutta la provincia.

(foto: ripristino funivia Col Margherita, San Pellegrino)

(foto: ripristino funivia Col Margherita, San Pellegrino)

In particolare l’elettricità è mancata nelle zone del Passo Giau e del Passo Falzarego; ad Alleghe e sul Civetta, a Malga Ciapela, a Rocca Pietore e a Croce d’Aune; l’Alpe del Nevegal ha stimato di restare senza energia per almeno 10-15 giorni; ad Arabba la rete elettrica è stata ripristinata, ma inizialmente non è stata sufficiente per garantire il funzionamento degli impianti. Ci sono stati smottamenti e frane nelle aree sciabili e allagamenti di sale macchine e garage. I danni più gravi si sono registrati a Malga Ciapela, ma «Le società funiviarie stanno lavorando senza sosta per sgomberare le piste e riportare la situazione alla normalità».

Dunque la stagione è un obiettivo che non sarà perduto: «Siamo fermamente convinti – conclude Minella – che con la collaborazione di enti e Istituzioni, alla perseveranza e capacità di reazione con cui gli impiantisti stanno affrontando questa emergenza, riusciremo a garantire l’apertura delle stazioni sciistiche come da programmi».

Una posizione ribadita dal presidente della Regione Luca Zaia: «La montagna veneta sarà pronta ad aprire impianti e piste per la stagione sciistica in arrivo, già l’8 dicembre. Circolano strane voci che sarebbe meglio tacessero. Su piste e impianti si stanno facendo verifiche e interventi  e non ci saranno chiusure o ritardi nell’apertura della stagione dello sci. L’8 dicembre tutta la montagna veneta risponderà presente, perché tutto ciò che serve si sta già facendo. Il rilancio sarà lungo e faticoso, ma proprio per questo non è il caso di aggiungere problemi falsi ai tanti veri che ci sono». E lancia un appello «ai turisti e agli amanti dello sci perché scelgano di trascorrere un’ora, un giorno, una settimana sulle nostre montagne che saranno, come sempre, pronte ad accoglierli».

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