Profili introvabili? Ecco il primo ITS modello residenziale in azienda (idea da esportare)

Profili introvabili? Per la prima volta a Nordest si sperimenta il modello di Its “residenziale” direttamente in azienda, con un deciso salto di qualità nella co-progettazione e apprendimento on the job e nella proposta a giovani e famiglie.

Il progetto riguarda un corso terziario biennale, professionalizzante, con avvio a Padova in ottobre per formare 25 professionisti nello sviluppo di applicazioni aziendali web e cloud (tecnico cloud back end developer). Figure già richiestissime dal mondo del lavoro, ma pressoché introvabili. La proposta firmata da Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso con Fondazione ITS Kennedy di Pordenone (di cui l’Associazione è socio fondatore) in collaborazione con Fòrema, già presentato alla Regione Veneto, supera in qualche modo perfino il modello duale delle “Fachhochschule” tedesche, che pure hanno ispirato gli ITS italiani.

Il corso full time, rivolto a diplomati da ogni regione d’Italia, si articolerà in 1.200 ore di formazione e 800 di tirocinio, con una forte commistione tra apprendimento d’aula e non. Il tutto, ecco la novità, in un continuum senza soluzione tra formazione e apprendistato in quanto l’intero corso si svolgerà all’interno di Corvallis di Padova, big player dell’information technology in Italia, con 30 anni di esperienza, 21 sedi e data center e oltre 1.500 dipendenti.

Corvallis Spa è una delle principali società di information technology a capitale italiano. Quartier generale a Padova, opera nel settore bancario e assicurativo, pubblica amministrazione, industria e servizi, con offerta altamente specializzata in consulenza IT, software integration, outsourcing e realizzazione di software business solutions. Il valore della produzione nel 2018 dovrebbe assestarsi su 163 milioni (ricavi triplicati dal 2012). Con 12 sedi e filiali, 6 centri documentali e 3 data center in Italia, ha una presenza strategica in tutto il Paese. I dipendenti del Gruppo sono passati negli ultimi cinque anni da 800 a oltre 1.500, tra cui 60 ricercatori nella Knowledge & Innovation Factory con sede a Lecce.

L’azienda ha scelto di investire risorse (60mila euro che raddoppiano con il tutoraggio, su un valore del progetto di 340mila nel biennio coperto da cofinanziamento pubblico-privato), ma anche organizzazione e persone per una sperimentazione da replicare magari in altre aziende e rendere strutturale.

Corvallis allestirà aule dedicate e comfort zone per i 25 allievi, metterà a disposizione esperti, docenti e tutor aziendali, garantirà l’inserimento in progetti di ricerca & sviluppo concreti nel contesto aziendale per migliorare competenze tecniche e soft skill, e l’assunzione per chi supererà brillantemente l’esame finale.

A che cosa servono gli ITS

Sviluppatori software e app, specialisti di Big Data, machine learning, cybersecurity, intelligenza artificiale: sono solo alcuni dei profili digitali più richiesti dalle aziende, anche nell’industria, non solo Ict. Nel 2018-2020 la domanda in Italia sarà di 88.000 super-tecnici digitali (fonte: Osservatorio Competenze Digitali); il Nord Est (dopo il Nord Ovest) fa la parte del leone con un fabbisogno del 25%, pari a 22.000 posti nel triennio. Ma in 1 caso su 2 sono introvabili (o inadeguati), anche perché si allarga il mismatch tra domanda e offerta specie di laureati Ict.

L’alternativa c’è. E si chiama Its: gli Istituti tecnici superiori, ad oggi, in Italia, l’unico canale di formazione terziaria professionalizzante, nato nove anni fa per formare tecnici altamente specializzati in aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo del Paese. Co-progettazione tra imprese e Its, tasso di occupabilità a 12 mesi dal diploma oltre l’80%, impieghi coerenti in 9 casi su 10 (fonte: Miur). Il successo, ancora poco noto, degli Its è scritto nei risultati, che a Nord Est registrano punte di placement vicine al 100%.

Un’esperienza nata sul modello duale delle “Fachhochschule” tedesche, che alterna lezioni in aula e formazione pratica in azienda. E che potrebbe ora essere aggiornato e ‘superato’ dal progetto promosso da Assindustria Venetocentro Imprenditori Padova Treviso con Fondazione ITS Kennedy di Pordenone (di cui l’Associazione è socio fondatore) in collaborazione con Fòrema, presentato alla Regione Veneto, che sperimenta per la prima volta in Italia il modello di Its “residenziale” in azienda, con un salto di qualità senza precedenti nella co-progettazione e apprendimento on the job e nella proposta a giovani e famiglie.

Come partecipare

Il progetto riguarda un corso terziario biennale, professionalizzante, con avvio a Padova in ottobre e l’obiettivo di formare 25 professionisti nello sviluppo di applicazioni aziendali web e cloud (tecnico cloud back end developer). Figure già richiestissime dal mondo del lavoro ma pressoché introvabili, in grado di implementare le architetture software e di gestione dati ad alta affidabilità, performance e sicurezza.

Le pre-selezioni dei candidati al corso Its “residenziale” si svolgeranno in due giornate, mercoledì 17 e giovedì 25 luglio alle ore 10.00 nella sede di Assindustria Venetocentro-Fòrema a Padova (via E. P. Masini, 2 – zona Stanga), nel corso di un doppio Open Day in cui verranno illustrati tutti i dettagli del corso. Iscrizioni entro le ore 12.00 del 15 luglio su www.iscrizione-itsacademy.it.

Le opinioni

maria-cristina-piovesana«In un’epoca di grandi trasformazioni tecnologiche, gli Its giocano un ruolo decisivo – dichiara Maria Cristina Piovesana, Presidente di Assindustria Venetocentro -. Attraverso l’offerta formativa collegata a un reale bisogno delle aziende, formano infatti quei profili tecnici ad alta specializzazione di cui le imprese hanno enorme bisogno. Parliamo di 193.000 super-tecnici in Italia nei settori chiave, dalla meccanica all’Ict, decine di migliaia nel Nord Est. In Assindustria Venetocentro siamo da tempo impegnati a promuoverli, siamo soci fondatori o partecipanti di 5 fondazioni Its in Veneto e Friuli che oggi impegnano circa 1.200 studenti, il 90% dei quali trova un lavoro coerente entro un anno dal diploma. Abbiamo allo studio nuovi progetti di Its per migliorare l’offerta e il coinvolgimento delle imprese, come la nuova formula “residenziale”. Ora occorre investire più risorse negli Its, per affiancarli e integrarli ai percorsi universitari, raddoppiare il numero di studenti e ridurre il gap da Germania e Francia, che hanno rispettivamente 800mila e 530mila studenti frequentanti mentre noi ci fermiamo a 12mila».

PADOVA 19/09/2017 ©BERGAMASCHI MARCO DEL SOLE

PADOVA 19/09/2017 ©BERGAMASCHI MARCO
DEL SOLE

«C’è bisogno di ripensare, e in fretta, l’offerta di istruzione – afferma Enrico Del Sole, Vicepresidente di Assindustria Venetocentro con delega a Ricerca e Innovazione, Università e amministratore delegato di Corvallis Holding -. Più orientamento, più formazione sul lavoro, laboratori, e soprattutto più Its per far crescere la formazione terziaria professionalizzante di cui il Paese ha urgente bisogno. Ci crediamo a tal punto, come sistema associativo e come impresa, che abbiamo scelto di metterci a disposizione e di investire in questo progetto, una novità assoluta nel panorama nazionale, sia per l’approccio duale ancora più spinto sia per il coinvolgimento totale dei giovani nella vita dell’azienda. Una sperimentazione che intendiamo rendere strutturale e replicare con le altre fondazioni, sul territorio e nel Paese, per fare degli Its una delle leve per una strategia delle competenze che ci permetta di vincere la sfida dell’innovazione e di lasciarci alle spalle il mismatch. Una sfida che possiamo e dobbiamo vincere insieme, imprese, Università, scuole, istituzioni, famiglie per orientare i giovani verso percorsi di formazione in grado di assicurare un lavoro certo, che non precludano comunque la prosecuzione degli studi universitari».

michelangelo-agrusti

«La Fondazione ITS Kennedy, nata nel 2010 con 26 soci fondatori, ha scelto di operare nell’area Information communication technology (Ict), strategica per lo sviluppo digitale della manifattura – sottolinea Michelangelo Agrusti, Presidente di Unindustria Pordenone e della Fondazione ITS Kennedy – e di focalizzarsi nella formazione di sviluppatori cloud, applicazioni mobile, analisi dei dati, Iot portando il proprio know how anche in Veneto dove è capofila del Polo tecnico professionale veneto per l’Ict “Innova.ven”. L’avvio a Padova del corso per 25 tecnici superiori cloud, in partenariato con Assindustria Venetocentro-Fòrema e Corvallis, costituisce un’occasione unica di sviluppo della sinergia con il mondo aziendale (150 imprese tra Veneto e Friuli) e un’esperienza innovativa, all’interno dell’azienda, che potrà valorizzare la stretta collaborazione in fase di progettazione, docenza, stage e placement alla base del tasso di occupazione del 90% dei nostri diplomati».