Www.formaggio.it e gli altri, l’agroalimentare veneto che allarga i confini (con seppie online e spiedi in Sri Lanka)

Un'enciclopedia in dieci lingue, per permettere anche ai prodotti meno noti una vetrina virtuale. www.formaggio.it , il portale della Boraso Srl di Occhiobello, provincia di Rovigo, punta in alto: «Vogliamo diventare un riferimento internazionale, l'ambasciatore del formaggio italiano nel mondo». Le premesse sono buone: mozzarelle e gorgonzola, parmigiano e pecorino nazionali valgono 300 mila tonnellate – e circa 2 miliardi – di export.

E nel 2013, nonostante una riduzione dei prezzi medi del 3% dovuta alla necessità di contrastare la crisi, l'Italia del latticino ha visto le vendite all'estero crescere del 7,4% in volume (4,2% in valore, dati Istat).

Logo formaggio.it

Un motore di ricerca permette di cercare fra oltre 600 tipologie, con tanto di scheda informativa e gallery fotografica. Nomi noti delle Dop (Denominazione d'origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta), ma anche Sgt (Specialità tradizionale garantita) e Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali). Navigando nel sito si può trovare l'indicazione dei produttori e dei punti vendita. Solo un primo passo, che precede l'avvio di un vero e proprio marketing territoriale: «Perché a ogni fetta di formaggio corrisponde uno spicchio di Italia da conoscere», è la filosofia.

Asiago Pressato

(Asiago)

Non è solo il formaggio a guardarsi intorno. Da Scorzè, Venezia, nei giorni scorsi sono partiti 300 chili di radicchio Igp diretti al mercato di Tokyo, mentre a New York ha appena inaugurato il primo punto vendita di una marca di prosciutto di San Daniele (il Principe, annaffiato da vini friulani).

E a Chioggia il mercato del pesce è approdato sul web: i lavori sono ancora in corso, ma il portale www.chioggiapesca.it è già online, con tanto di ricette per ispirare gli acquirenti. C'è anche la possibilità di ordinare e farsi spedire (a casa o al ristorante) seppie e compagnia bella.
Praticamente un'evoluzione di quanto alcuni operatori già facevano, ovvero spedire cassette protette con iniezioni di ossigeno dove richiesto (alla chioggiotta nostalgica trasferita a Londra, ad esempio).

E lo spiedo trevigiano? È volato fino in Sri Lanka, dove un resort (il Waters Edge di Battaramulla) ha ospitato alcune serate dedicate alla cucina italiana – anzi, Pedemontana. Leonardo Ricci, presidente dell'Accademia dello Spiedo d'Alta Marca è partito per il Sudest asiatico, insieme ad un altro accademico, il solighese Massimo Foltran, considerato il più grande esperto dello spiedo trevigiano. Con loro, un bagaglio speciale di 140 chilogrammi. «Abbiamo portato dall'Italia tre spiedi e i formaggi tipici, dall'Imbriago al Pincion. Il Prosecco? Ci ha preceduto, l'abbiamo già trovato già lì». Tornato in patria, lo spiedo ha lanciato un tour teatral-gastronomico, fatto di serate in diversi ristoranti abbinate a spettacoli in dialetto, e con un risvolto solidale; la rassegna "Peccati di Golosa" sostiene con parte del ricavato delle cene le attività della "Associazione Italiana Persone Down", sezione Marca Trevigiana.
E per imparare l'arte dello spiedo non poteva mancare il "corso per menarosti", informazioni allo 0438 980699 spiedo@accademiadellospiedo.it

Spiedo d'Alta Marca