Cles, capoluogo della Val di Non in provincia di Trento, poco più di 6mila abitanti e un’amministrazione con molte quote rosa, a cominciare dal sindaco, Maria Pia Flaim.
Qui si è votata la delibera 99/2014, "Approvazione dei criteri generali e linee direttive relativi alle modalità di scelta del contraente per l’affidamento di lavori pubblici mediante procedura in economia e procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara". Contiene una novità che potrebbe fare scuola.
Nei criteri generali per la scelta delle imprese da invitare, al primo posto viene l’adeguatezza in base a natura, tipologia e durata dei lavori. Al secondo, la sede operativa rispetto al luogo di esecuzione delle opere: «A tal fine il funzionario responsabile che procede alla scelta individua le imprese che hanno sede legale e/o operativa e/o una unità locale entro il raggio dei seguenti chilometri in linea d’aria rispetto al municipio».
Nel dettaglio:
– per lavori fino a 50mila euro, un massimo di 10 chilometri di distanza
– da 50 a 150mila euro, 20 chilometri
– da 150 a 300mila euro, massimo 40 chilometri
– da 300 a 500mila euro, massimo 50 chilometri
– procedura negoziata art 33 ex legge provinciale 26/93: massimo 80 chilometri
Non è l’unica regola: si guarderà anche a un numero di addetti a tempo indeterminato nell’impresa che siano congrui rispetto ai tempi e ai contenuti dell’appalto, alle esperienze già registrate in passato dall’amministrazione nei confronti di quell’impresa, a situazioni di irregolarità contributiva, retributiva e assicurativa.
C’è anche un principio di rotazione: nessun invito a imprese che abbiano già stipulato contratti di appalto per lavori con il Comune di importo superiore a 50mila euro, fino alla conclusione, o di importo inferiore che non abbiano presentato un’offerta.
Regole che varranno fin da subito, per i principali lavori pubblici in programma (valore oltre 13 milioni): dal completamento della scuola media agli interventi sui parcheggi.
Cles si è mossa in anticipo sugli altri comuni, e in collaborazione con le associazioni degli artigiani. Già altri comuni hanno chiesto informazioni e documentazione per potersi adeguare, spiega il sindaco.
Ma quello di una corsia preferenziale per gli appalti è un argomento che torna ciclicamente a farsi sentire, anche in Veneto (tanto che se ne era parlato nel primissimo post di questo blog, qui: http://barbaraganz.blog.ilsole24ore.com/2013/04/prima-i-veneti.html e da allora la cartellina che contiene le notizie e discussioni sul tema è ingrassata a dismisura. Ne riparleremo…)