Si chiamano Josic Dejan e Josic Oliver, diciottenni di origine bosniaca, nati e residenti a Thiene, provincia di Vicenza. Nei giorni scorsi sono diventati cittadini italiani, in base all’iniziativa, “18 anni in Comune”, progetto al quale il Comune vicentino ha aderito fin dal 2013 quando la campagna lanciata da Anci (Associazione dei Comuni italiani), con Save the Children e Rete G2-Seconde Generazioni, era facoltativa e non, come è successo poi, obbligatoria.
“18 anni in Comune” nasce con l’obiettivo di sollecitare i Sindaci italiani a informare i ragazzi nati in Italia da genitori stranieri del diritto a richiedere la cittadinanza entro il compimento del 19° anno: «La finalità è anche quella di aumentare nelle comunità la consapevolezza sui diritti delle giovani generazioni di italiani, perché diventino nostri concittadini anche nella forma, oltre che nella sostanza», si legge nel materiale informativo del progetto.
«È nostro preciso dovere di amministratori – dice l’assessore di Thiene ai Servizi demografici, Giampi Michelusi – far conoscere a tutti i ragazzi interessati questa importante possibilità; un diritto fondamentale garantito ai giovani nati e cresciuti in Italia da sempre, figli di questa comunità capace di garantire un profondo spirito di integrazione».
Chi è nato in Italia, in sostanza, ha diritto ad acquisire la cittadinanza al compimento dei 18 anni, e per legge (art. 33, comma 2, legge 98/2013) i sindaci sono tenuti a informare i neo maggiorenni di questo diritto. «Più pieno e convinto sarà da parte vostra l’esercizio dei diritti che la legge vi riconosce, maggiore sarà il vostro contributo nel rendere l’Italia un Paese inclusivo, aperto e moderno. Siamo convinti che il capitale umano sia la più grande risorsa di cui disponiamo», si legge ancora qui:
Fai clic per accedere a GUIDA%2018%20anni%20in%20COMUNE%20-%202014.pdf
Il requisito per i giovani di origine straniera nati in Italia è avere risieduto qui legalmente senza interruzioni fino alla maggiore età: per diventare cittadini italiani basta una semplice dichiarazione di volontà, da rendere a un ufficiale di stato civile entro un anno dal compimento dei 18 anni.
Molti figli di immigrati non sono ancora abbastanza informati su questa possibilità, e soprattutto su quello che significa per la propria vita in termini lavorativi e di diritti civili. Josic e Josic, sì: questo significa poter votare e candidarsi alle elezioni, potersi muovere liberamente all’interno dei Paesi dell’Unione europea, accedere ai concorsi pubblici (e molto altro).
www.anci.it
www.savethechildren.it
www.secondegenerazioni.it