Quattordici scuole dell’infanzia statali di Vicenza sono connesse grazie a un’iniziativa privata di aziende che hanno deciso di investire sul proprio territorio e sui futuri cittadini. La prima ha realizzato le infrastrutture necessarie, la seconda ha donato il traffico. Che cosa possano fare i bambini con internet, lo hanno dimostrato loro stessi il giorno dell’inaugurazione.
Rete dati e connessione gratuita per i 14 istituti sono nati da una cordata organizzata dall’associazione industriali di Vicenza con il Comune. Saiv – fondata nel 1977 come piccola impresa artigiana da Mariano Bregolato, oggi azienda leader nell’Information and communication technology con un centinaio di addetti – ha fornito la parte infrastrutturale, ma senza wi fi per evitare ogni possibile problema legato alla sicurezza dei bambini.
«Non è la prima volta che ci occupiamo di scuole – spiega il direttore commerciale Lorenzo Zanfardin – . Quando abbiamo saputo dell’atto vandalico che aveva danneggiato la scuola media Maffei, lo scorso agosto, abbiamo deciso di intervenire e abbiamo provveduto alle riparazioni, ma anche a un impianto di videosorveglianza e alla connessione senza fili. Le nostre radici sono a Vicenza». La stessa azienda, dopo le alluvioni che hanno interessato la città, ha contattato il Comune per offrire in comodato d’uso gratuito le due telecamere che oggi sorvegliano il livello dell’acqua nelle zone dei due ponti considerati più a rischio in caso di forte maltempo.
La seconda azienda, Unica Telecomunicazioni, ugualmente radicata sul territorio, ha aderito alla cordata e ha fornito linee a 7 Mega e router gratuitamente, oltre all’assistenza tecnica presso le strutture in caso di guasto: «La cosa più complessa in questi casi è la burocrazia – spiega Cristina Sinigaglia, responsabile marketing – Non si può semplicemente dire: offro un servizio gratuitamente, quando si lavora con un ente pubblico occorre trovare la formula adatta, ed in questo caso è stato possibile grazie alla collaborazione congiunta. Ora siamo in contatto con altre istituzioni del Trevigiano e Padovano per progetti relativi al sociale».
Che cosa fanno i bambini nelle scuole ora connesse?
Il “taglio del nastro” del nuovo servizio è servito a mostrarlo: le maestre hanno potuto accedere alla rete, cercare la canzone prescelta su Youtube, usare la diffusione sonora per coinvolgere tutti i bambini. Solo un esempio delle potenzialità della rete a disposizione da oggi in poi, che saranno a disposizione dei piccoli allievi più che degli adulti. Inoltre, hanno ricordato gli assessori allaFormazione e all’Innovazione del Comune, già ora molti bambini sono spesso più abili degli adulti a utilizzare internet: usarlo a scuola, con gli insegnanti, può educarli a riconoscere fin da subito contenuti buoni e contenuti cattivi.