In Friuli quarantasette migranti diventano volontari: in tre comuni la formula dell’integrazione

Quarantasette giovani richiedenti asilo hanno firmato un patto di volontariato: parteciperanno ad attività come la pulizia di aree pubbliche (strade, piazze e giardini pubblici), lo sviluppo degli orti urbani, la pulizia dei Bastioni e la manutenzione aree pubbliche, la sistemazione e manutenzione di aree sportive e, infine, la sistemazione di magazzini. Un modo – innovativo – per continuare il loro percorso di integrazione nel territorio, con l’adesione in maniera libera e volontaria e la volontà di impegnarsi a rendere prestazioni volontarie e gratuite.

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Sono iniziate ieri le attività del protocollo d’intesa siglato in Friuli Venezia Giulia dai comuni di Palmanova, Torviscosa e Bagnaria Arsa, con sette associazioni del territorio e la Croce Rossa Italiana. Il progetto mira creare un percorso educativo di accoglienza e di integrazione a favore di persone migranti. In pratica, si tratta di un progetto nuovo per contrastare le criticità derivanti da misure di accoglienza di cittadini extracomunitari.

unoI sottoscrittori dell’accordo si erano impegnati ad individuare percorsi educativi di accoglienza e integrazione a favore dei migranti ospitati nei comuni firmatari, volti a far conoscere il contesto sociale e territoriale che li ospita (anche attraverso l’impiego in attività a favore delle collettività ospitanti) e ad aderire a incontri informativi promossi dalla Croce Rossa mirati a promuovere una formazione della coscienza della partecipazione.

«È la prima volta che un’iniziativa del genere viene messa in campo grazie alla collaborazione e cooperazione di diversi comuni – afferma il sindaco di Palmanova Francesco Martines -. Ritengo che questa modalità di attuazione possa essere una buona pratica a livello nazionale per l’integrazione sul territorio e l’inclusione sociale. Il mio auspicio – conclude Martines – è quello che nel futuro si possa estendere questo tipo di intesa anche ad altri comuni».

I giovani, dotati di materiale antinfortunistico (tuta intera con bande ad alta visibilità, guanti da lavoro, scarpe e stivali) e con regolare assicurazione, sono stati suddivisi in dieci gruppi di lavoro e hanno iniziato a operare in altrettanti cantieri per quattro ore al giorno per quattro giorni la settimana (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.30; gli Amici dei Bastioni lunedì, martedì, mercoledì e sabato dalle 7.30 alle 11.30), affiancati, seguiti e formati costantemente dagli operai comunali. Prima dell’avvio delle attività, i richiedenti asilo hanno completato con successo il primo livello del corso di Italiano e hanno frequentato un corso certificato di sicurezza sul lavoro della durata di 8 ore.

uno1Quotidianamente i richiedenti asilo saranno supportati da tutor della Croce Rossa che monitorerà i cantieri e si occuperà del coordinamento e dei trasporti fuori alle cinta murarie di Palmanova. «Siamo rimasti stupiti – sottolinea l’assessore Renato Dotteschini – dell’entusiasmo che i volontari mettono in questo tipo di attività volte a riqualificare i parchi giochi e alcune aree del territorio comunale».

Qualche tempo fa, i primi comuni veneti hanno firmato con le prefetture i primi accordi per consentire lavori socialmente utili ai migranti, che hanno lavorato per ripulire spiagge e parchi e imbiancare la casa di riposo (nel Veronese). Intanto a Battaglia Terme,  nel Padovano, alcuni rifugiati fanno da camerieri nella locale  sagra della birra.