Un comunicato stampa della Provincia di Treviso per annunciare la nascita del biscotto al Prosecco e raccontare come è nato: dalle mani di Monica Perencin, classe 1975, di Pieve di Soligo, allieva del corso serale del Centro di formazione professionale trevigiano, “dove si sviluppano la creatività, le capacità e le idee imprenditoriali”, sottolinea il presidente Leonardo Muraro.
A quarant’anni, e con due figli Monica, impiegata, si è iscritta in ottobre al corso serale (concluso a luglio) del CFP di Lancenigo: 600 ore in tutto, 200 di stage: “Un bell’impegno, certo non il tipo di corso che frequenti per fare le torte in casa ai bambini: diciamo che io e gli altri iscritti seguivamo una passione, ma volevamo anche darci una carta in più da poter spendere sul mercato del lavoro”.
Che cosa posso fare io? Che cosa potrebbe darmi una seconda occasione, se dovesse servire? La cucina, hanno risposto Monica e gli altri, una ventina fra adulti e ragazzi, iscritti le lezioni: “Ci andavo dopo il lavoro, dalle 18 alle 22.30, dal lunedì al giovedì”, racconta Monica. “I bambini a casa facevano il tifo, mi chiedevano quando avevo le verifiche, come erano andate e mi incoraggiavano”.
Parte delle lezioni lasciava spazio all’inventiva, alla capacità di mischiare gli ingredienti equilibrando zuccheri, grassi, ogni componente. Uova, burro, zucchero e farina totalmente prodotti della terra Trevigiana – in proporzioni top secret – che Monica ha unito al Prosecco, trasformato in una glassa grazie all’azienda Vini Villa Raspi, divenuta collaboratrice e fornitore ufficiale della materia prima.
“In fin dei conti i cantucci sono i biscotti di riferimento per un vino come il Passito, fanno coppia fissa. Il prosecco non aveva nulla del genere”, spiega Alligi Rossi, titolare dell’azienda con Rino Moretti. Finora, appunto. In questa fase Monica sforna biscotti che vengono testati nelle diverse occasioni: la misura, le dimensioni e le caratteristiche per controllare che non si rompano, ogni dettaglio viene curato nei minimi dettagli. La forma, invece, è definitiva ed è quella di una piccola bottiglia di prosecco.
Il futuro? “Ci piacerebbe poter assumere qualcuno degli allievi, produrre i biscotti e farli conoscere” spiega Rossi: la cantina ha appena concluso un accordo per la vendita online sulla piattaforma Eattiamo, start up incubata in H-Farm, che mette in contatto diretto produttori e consumatori, facendo conoscere i sapori, le storie e i valori dei piccoli produttori italiani.
E per Monica, che nel frattempo ha lasciato il posto da impiegata? “Trasformare la passione in un lavoro”.
Il Centro di formazione professionale di Lancenigo è uno dei molti che aiuta giovani ed adulti a perfezionare la propria formazione professionale ed entrare nel mondo del lavoro. Qui c’è l’offerta formativa completa, sia corsi triennali professionali che percorsi annuali o biennali per adulti o ragazzi già qualificati e maggiorenni. Nella quasi totalità dei casi la formazione svolta nella sede di Lancenigo vede l’organizzazione e la realizzazione di numerosi stage formativi all’interno delle aziende del territorio, pianificati, organizzati e monitorati dai docenti di riferimento. I settori vanno dall’agroalimentare (pasticceria e panificazione) al benessere (acconciatura ed estetica), dalla lavorazione del legno a grafica e stampa.