Il vocabolario delle aziende e quello (diverso) delle startup: digital, leader e molta “passione”

Se sei alla ricerca di un compagno o di una compagna punti sul fascino, se cerchi un lavoro metti in evidenza gli studi e l’esperienza. Se sei una azienda su internet, il modo di comunicare diventa meno scontato. La startup trentina SpazioDati, con il software di sales intelligence Atoka, ha messo sotto la lente di ingrandimento il vocabolario di oltre 640mila aziende che hanno propri siti, distinguendo le startup sul totale delle imprese. Vince su tutte un aggettivo molto italiano, che piace ad aziende consolidate e giovanissime.

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La parola regina è migliore: viene usata da 279.645 siti aziendali, vale a dire che la usa il 43,51% delle imprese esaminate (contro il 43,40% delle startup). L’aggettivo “innovativo” spopola, appunto, fra chi è nato da poco e punta tutto sulla forza di portare idee che prima non c’erano: il 54,26% delle startup – praticamente più di una su due -, contro il 22,47% delle realtà tradizionali.

Termini più tecnici e specifici – ad esempio lean per poco più di 4mila aziende – sono meno usati di quelli può immediati e che fanno leva sulle emozioni: “passione” si trova su più di 136mila vetrine online, ed è scelta dal 22,97% delle startup e poco meno (21,16%) delle aziende totali.

spaziodatiTeam è una parola chiave per il 45,48% delle startup con sito web, che nel proprio dizionario hanno – ovviamente – molto di “social”: cita Facebook il 30,1%, Twitter il 23,7%, LinkedIn il 13,17%, mentre nelle aziende meno giovani la percentuale di queste parole oscilla tra il 23,41% di Facebook e il 7,93% di LinkedIn con Twitter in mezzo al 14,47%.
Un termine come digital viene usato dal 32,64% delle startup (cioè da 989 siti), e dal 13,99% delle imprese. Curiosamente, la parola “startup” per definirsi è usata solo dal 21,49% delle startup stesse, che più o meno nella stessa percentuale si definiscono “smart” (due su dieci).

“Open” appare nel 23% dei siti delle startup analizzate, mentre la percentuale è circa la metà nel caso delle aziende; apprezzato dagli startupper è anche il termine  “vision”, che sfiora il 13% dei siti; al contrario solo il 4% delle aziende la usa nel proprio.

Il termine “digital” è il nuovo nero, va bene con tutto: è così per un terzo dei siti delle startup e il 14% dei siti delle altre aziende. Meno usata la parola “agile” così amata dai softwaristi più incalliti: la usano il 3% dei siti di startup e l’1,3% di quelli aziendali. Le parole contano: così, appena il 3% dei siti aziendali promette una “rivoluzione”, ma la percentuale sale al 10% fra le startup. “Leader”, invece, è bipartisan: si definiscono così il 16% delle startup e il 15% delle aziende.