Falegnamerie, pastifici e tessiture: 23 aziende artigiane aprono le porte ai turisti (ma possono diventare molte di più)

A chi verrebbe in mente, organizzando una vacanza, di cercare, ad esempio, Barcellona + artigiani? A nessuno, probabilmente. Ma se cercando “che cosa fare a Venezia”, oltre ai musei e ai luoghi canonici – San Marco, Rialto – trovassi anche la proposta di un laboratorio dove si costruiscono le gondole, o in una bottega a stampare carta, magari con i bambini, allora sarebbe diverso.

Diciotto aziende artigiane di cinque province venete (3 di Belluno, una di Padova, 9 trevigiane, 5 a Venezia e altrettante a Vicenza) aprono da oggi e per cinque giorni le porte a un tour che porterà nove operatori specializzati (da Stati Uniti, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Italia, Danimarca) alla scoperta delle imprese e dei territori di riferimento.

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“E’ il frutto di un progetto per la promozione integrata del turismo esperienziale – spiega il presidente regionale di Confartigianato Luigi Curto – capace di offrire al turista un’autentica comprensione dei territori attraverso esperienze personalizzate e vissute in prima persona. Il contatto con gli artigiani è il nostro valore aggiunto. Un valore che la nuova legge regionale sul turismo mira a valorizzare privilegiando l’offerta turistica integrata, che coinvolge tutti gli attori presenti in un territorio, promuovendo sinergie in grado di offrire al turista un’esperienza gratificante. Noi offriamo l’opportunità – molto apprezzata all’estero ma da qualche anno anche in Italia – di conoscere, imparare, sperimentare un’arte, che sia la cucina, la stampa, la lavorazione del legno o dei tessuti, con le proprie mani. Vogliamo rendere il visitatore “protagonista” di un’esperienza unica, di vera conoscenza, all’interno di un viaggio indimenticabile”.

arti2Già da qualche tempo il portale Discovering artigianato raccoglie proposte di questo genere: la strada del legno, quella dei casunziei, fra itinerari, musei e visite in città da scoprire. Ora, grazie alla joint venture con VivoVenetia, portale multilingue di booking on line che raccoglie nell’attuale fase di startup più di 150 diverse attività da vivere in Veneto, dalla proposta pura e semplice si passa alla commercializzazione: basta un click per prenotare la propria esperienza, e anche chi cerca qualcosa da fare a Venezia trova le opportunità di una intera regione.

Non a caso i tour operator apripista passeranno da Venezia alle colline del Prosecco (e della seta), arriveranno nella falegnameria che insegna anche ai più piccoli come costruire casette in legno, faranno colazioni d’autore in pasticceria, scopriranno tratti di percorso in bicicletta, seguiranno degustazioni di grappe e liquori e visiteranno ville venete, per poi tornare a Venezia.

Il turismo è cambiato, le persone vogliono fare, non solo osservare come si fa in un museo – spiega Cecile Rousset di Vivovenetia – Parliamo di un turismo virtuoso che dà e riceve, instaura legami, affeziona i visitatori, che si sentono parte del territorio che li accoglie. Il tutto mentre si ha l’opportunità di mostrare quanto di più vero questa terra ha da offrire: oltre alla bellezza dei luoghi, la cura delle comunità locali, le passioni di artisti, imprese e artigiani, la loro ricerca di qualità e bellezza, il sacrificio del duro lavoro”.

PresenatzioneOltre a quelle selezionate per il primo tour promozionale, ci sono altre aziende pronte per il turismo esperienziale: in tutto 23 quelle coinvolte, ma i  numeri sono decisamente superiori: le realtà potenzialmente interessate dalla domanda turistica sono 17.390 in tutto il Veneto, dall’abbigliamento e calzature all’agroalimentare, dall’intrattenimento all’orafo e argentiero, dalla fabbricazione di strumenti musicali alla carta, per non parlare di bar, caffè, pasticcerie, ristorazione.

Per ciascuna di queste che sia interessata ad accogliere dei visitatori è prevista una fase di formazione, per arrivare agli standard minimi (un sito internet, un servizio a disposizione degli ospiti, una persona capace di parlare almeno in inglese) necessari. Questa prima fase è stata supportata dalla Regione Veneto con 20mila euro: all’iniziativa partecipa una serie di sponsor tecnici, fra i quali aziende di trasporto e di noleggio bici, museo, alberghi.

In un futuro prossimo l’offerta turistica artigiana del Veneto potrebbe arrivare direttamente nelle hall degli alberghi, sugli autobus e le navette che vanno e vengono dagli aeroporti, anche nelle mail di conferma delle prenotazioni effettuate dall’estero. Ancora, in futuro si pensa ad aprire, per le imprese regionali, le porte dell’e-commerce.