40 assunzioni in sei mesi nell’azienda metalmeccanica che cambia gli orari

Un accordo innovativo che prevede un nuovo sistema di turnazione, nell’azienda che “sta avviando una fase di sviluppo del potenziale produttivo“.

Alla Sole di Oderzo, Treviso, azienda con 600 dipendenti parte del Gruppo Prima Sole Components e leader nella produzione di parti in plastica per il settore automotive, si lavorerà 6 ore al giorno per 6 giorni.

sole1Quaranta assunzioni in sei mesi sono il risultato di un accordo sperimentale fra organizzazioni sindacali e impresa che modifica l’orario di lavoro potenziando la capacità produttiva dell’azienda.

In un settore metalmeccanico colpito duramente dalla crisi, è una storia in controtendenza.

Al termine di una lunga trattativa, Fim Cisl Belluno Treviso e Fiom Cgil Treviso hanno concordato con i vertici aziendali un innovativo sistema di turnazione articolato sul 6x6x4 che determinerà un più efficiente e massivo sfruttamento degli impianti, cosa che consentirà all’azienda di incrementare l’organico, con 20 assunzioni a tempo indeterminato entro fine anno e altri 20 entro il 31 marzo 2017.

 

La società, trainata dalla ripresa del mercato dell’auto, è in forte espansione. A fronte della saturazione dell’impianto di Oderzo, la Sole aveva iniziato a valutare la possibilità di investire nella produzione in altri siti. Ipotesi subito respinta dalle organizzazioni sindacali, che hanno proposto e ottenuto una riorganizzazione degli orari al fine di potenziare le capacità produttive dell’impianto di Oderzo, con conseguenti ricadute positive sull’occupazione.

sole2L’accordo prevede che dal 3 ottobre e per un anno in via sperimentale, l’azienda adotti l’articolazione dell’orario di lavoro su moduli di 6 ore (5 nei turni notturni) per 6 giorni alla settimana e per 4 turni, per uno sviluppo medio mensile di 139 ore lavorate e medio settimanale di 34,50 ore, ferma restando però la paga per 40 ore di lavoro. Nei fatti, l’orario di lavoro si riduce ma il salario rimane lo stesso, il ciclo continuo fa aumentare le capacità produttive dell’azienda e permette l’assunzione di 40 lavoratori a tempo indeterminato: 20 entro il 31 dicembre 2016 e 20 entro il 31 marzo 2017. Inoltre l’accordo prevede delle maggiorazioni sugli orari notturni fino al 39% oltre ad un gettone presenza del valore di 5,50 euro per turno notturno prestato. Viene infine mantenuta la percentuale di oltre il 10% dei rapporti di lavoro a part-time.

Nelle quattro pagine di accordo le parti stabiliscono che la società, in caso di particolari esigenze produttive o organizzative, “possa convenire con il singolo lavoratore, su base volontaria, che il riposo settimanale sia differito ad altro giorno, con prestazione di lavoro ordinario nella giornata di domenica, salvo il riconoscimento della maggiorazione per lavoro festivo con riposo compensativo e indennità di 40 euro lordi per il turno di sei ore”. Tramite l’ufficio personale, la società “continuerà a valutare eventuali esigenze che siano rappresentate dai lavoratori, riguardo a richieste di cambi turno, anche connesse alla situazione familiare“.

“Dal punto di vista sindacale – spiega Antonio Bianchin, segretario generale della Fim Cisl Belluno Treviso – è un’operazione assolutamente positiva: il nostro obiettivo era quello di mantenere le produzioni nel sito di Oderzo, potenziandone la capacità e consolidando investimenti e occupazione. Questo accordo dimostra che la contrattazione decentrata riesce a migliorare le condizioni economiche e normative dei lavoratori trovando al contempo una risposta alle necessità produttive dell’azienda. Auspichiamo che questo tipo di accordi possano essere riproposti in altre realtà produttive della provincia”.

Sole Oderzo 2“Dopo lunghi anni di una crisi che ha visto falciare migliaia di posti di lavoro, in tutte le realtà produttive della provincia dove sia possibile, è nostro dovere accettare la sfida e mettere in campo una contrattazione aziendale finalizzata a rilanciare le capacità produttive e occupazionali degli stabilimenti – afferma Enrico Botter, segretario generale della Fiom Cgil Treviso –. In Sole l’abbiamo fatto, confrontandoci passo dopo passo con i lavoratori e le lavoratrici e condividendo con loro un percorso che permette di consolidare la presenza dell’azienda sul territorio opitergino, con tutte le positive ricadute occupazionali ed economiche che questo comporta, senza mai perdere di vista la tutela delle condizioni contrattuali e di lavoro”.

A gennaio 2015 i dipendenti e le famiglie avevano marciato in difesa della Sole.