Il titolo è lo stesso di una famosa canzone italiana, portata al successo nel 1968 da Caterina Caselli: “Insieme a te non ci sto più”. Così si chiama l’evento a ingresso libero e gratuito che si terrà venerdì 10 marzo 2017, dalle ore 14.30 alle 18:30, al Teatro Eden di Treviso. Qui gli avvocati trevigiani diventeranno attori per illustrare quella che è stata definita “la terza via” nella separazione/divorzio. Una novità assoluta per Treviso: già 300 professionisti iscritti all’evento, che è aperto alla popolazione.
Parole, musiche, immagini, seguite da una tavola rotonda, per evidenziare le emozioni sottese alla nascita delle crisi tra coniugi e divulgare una diversa modalità, non contenziosa, di risoluzione dei conflitti familiari: la Pratica collaborativa.
L’appuntamento, a ingresso libero, vede una prima parte teatrale, nella quale gli avvocati “collaborativi” vestiranno i panni degli attori. Nella seconda parte, si terrà una tavola rotonda nella quale diverse figure professionali (avvocati, commercialisti, assistenti sociali, ecc.) si confronteranno sulle varie modalità di risoluzione del conflitto familiare e le ripercussioni che queste possono avere nella famiglia e nella società, con relativi costi sociali del disagio.
Separazione e divorzio sono episodi traumatici nella vita, tanto dei coniugi quanto dei figli. Ma soprattutto che interessano una fascia sempre più rilevante della popolazione.
L’Istat parla chiaro: negli ultimi vent’anni (1995-2015) è raddoppiata la quota dei divorzi, passati dall’11,3 per cento del 1995 al 23,5 dei nostri giorni. Inoltre, la durata media del matrimonio al momento della separazione è di circa 17 anni.
E Treviso non fa eccezione. Poche settimane fa proprio il dottor Aurelio Gatto aveva dichiarato che l’anno scorso il Tribunale di Treviso aveva seguito 1.700 tra separazioni e divorzi consensuali e 400 tra separazioni e divorzi contenziosi.
A quasi 45 anni dalla legge sul divorzio ” (legge n. 898/1970, detta anche “Legge Fortuna-Baslini”) riformata recentemente dalla legge sul divorzio breve, Treviso promuove una terza via, quella della Pratica Collaborativa, meno traumatica per la famiglia che si disgrega, un metodo alternativo e stragiudiziale, che consente di evitare un procedimento contenzioso avanti il tribunale. La Pratica Collaborativa è, infatti, una nuova metodologia per affrontare, a 360 gradi, gli aspetti legati alla crisi familiare in un clima di fiducia e trasparenza, con il supporto di professionisti qualificati opportunamente formati.
I professionisti collaborativi (avvocati, esperti delle relazioni e commercialisti) stanno aumentando con la diffusione della conoscenza di questo strumento che mette al centro e valorizza gli interessi delle parti coinvolte facendole sentire le vere protagoniste dell’accordo che andranno a siglare con il loro aiuto e supporto.
Si eliminano infatti situazioni di conflitto che si traducono in una sofferenza a volte molto grave (l’organizzatore mondiale della sanità considera la separazione e il divorzio una condizione di elevato rischio per la salute) e si consente alle parti di avvalersi di tutte le figure professionali che contribuiscono alla riorganizzazione della loro vita, sentendosi appagate dalla consapevolezza di essere protagoniste del loro futuro anziché destinatarie di provvedimenti dati da altri.
Qui si trova il programma completo dell’evento.
Sul sito è possibile sia cercare un professionista cercare un professionista collaborativo, ma anche segnalare la propria professionalità o capire come seguire questa strada.
Iscrizioni esclusivamente a mezzo e-mail all’indirizzo praticacollaborativatreviso@outlook.it
indicando generalità e – per i professionisti – la qualica professionale.