La sua startup è il risultato della tesi di laurea, con tirocinio fra Fori imperiali e Terme di Caracalla: “Lì mi sono appassionata di molecole biologiche e utilizzo di enzimi per restaurare le opere danneggiate dal tempo, dal clima e dall’inquinamento”, racconta Irene Scarpa. Che ha messo a punto un metodo molto meno inquinante e impattante, sia sull’ambiente che su chi svolge il mestiere di restauratore: “Il primo passo è stato un tessuto intriso della soluzione messa a punto, ma era difficile da usare soprattutto sulle grandi dimensioni”.
Così è nato il nanogel, stabile, facile da usare. Un prodotto che pur avendo costi superiori a quelli convenzionali in commercio, ha vantaggi sono evidenti in termini di riduzione di tempi di applicazione, atossicità, semplicità, versatilità e durata dell’effetto: “Nel corso delle sperimentazioni siamo riusciti a ridurre i costi di produzione del composito nanostrutturato da 500 a 180 euro al chilo, aprendo la strada all’idea di uno spin-off”.
La startup di Irene si chiama Nasiertech, e lei ne è amministratrice: ha già avviato collaborazioni con Musei Vaticani, Opificio delle Pietre Dure di Firenze, Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, e varie imprese operanti nel settore edilizio. Non solo: ci sono sperimentazioni in corso con un noto brand del tessile, per vedere se il nanogel può togliere le macchie anche dall’abbigliamento o proteggerlo. Una prospettiva che apre a nuovi utilizzi e collaborazioni.
“Tutto è iniziato con le risorse di chi mi vuole bene; mamma e papà, fondamentalmente”, racconta Irene, che nel 2014 ha vinto il premio Franci@Innovazione dell’incubatore francese Theogone in Francia, si è classificata quarta al premio Start Cup Veneto e nel 2015 ha vinto il primo premio come Esperto Scientifico durante il convegno i Giovani e il Restauro a Roma, oltre a essere alumna dell’anno di Ca’ Foscari 2016. Lo chiamano love money, termine che sta a indicare proprio l’aiuto economico della famiglia, che ha consentito a molte imprese innovative di muovere i primi passi.
La giovane ricercatrice rappresenta una delle startup invitate ad aderire alla call di UniCredit StartLab, edizione 2017, che ha fatto tappa anche a Venezia: i numeri dicono che le edizioni precedenti hanno coinvolto 2.600 iscritti da tutta Italia, oltre 900 solo nel 2016, e 300 a NordEst, fra Pmi innovative e team di giovani con idee imprenditoriali, con un rapporto sul totale di 1 a 9 e una spiccata capacità del territorio di proporre progetti vincenti (una startup vincitrice su sei proviene dal Triveneto).
Anche quest’anno, UniCredit Start Lab si rivolgerà a realtà ad alto contenuto tecnologico e innovativo operanti nei quattro settori del Life Science (biotecnologie e farmaceutica, medical device, digital health care e tecnologie assistive), del Clean Tech (efficienza energetica, le energie rinnovabili, la mobilità sostenibile e il trattamento dei rifiuti), del Digital (sistemi cloud, hardware, app mobile, internet of things, servizi e piattaforme B2B e fintech) e dell’Innovative Made in Italy (agrifood, moda, design, nanotecnologie, robotica, meccanica e turismo).
UniCredit Start Lab è l’evoluzione de “Il Talento delle Idee”, il programma di accelerazione nato nel 2009 con il quale UniCredit ha cominciato a supportare attivamente progetti di impresa di giovani imprenditori innovativi. Oggi il progetto si rivolge alle startup innovative di tutti i settori con un programma di accelerazione che si articola in numerose azioni per dare forza alle idee imprenditoriali, tra le quali l’assegnazione di un premio in denaro, attività di mentoring, di sviluppo del network, formazione mirata e servizi bancari ad hoc. A questo si aggiungono partnership con incubatori e investitori italiani e internazionali per rafforzare il sostegno alle startup in fase seed e la possibilità di ricevere co-investimenti UniCredit per le startup che ricevono un ingresso in equity da investitori selezionati.
La partecipazione al programma di UniCredit Start Lab 2017 è gratuita. La partecipazione è consentita sia a soggetti singoli – persone fisiche sia a gruppi composti da più persone fisiche, nell’ambito dei quali sia però individuato un soggetto proponente.
Possono presentare la domanda di partecipazione:
1. le persone fisiche che alla data di presentazione della domanda di partecipazione siano maggiorenni e che intendano costituire una società entro sei mesi dalla data di ricezione della comunicazione di accesso al Programma UniCredit Start Lab 2017 – operante nei settori dell’industria e dei servizi
2. le persone fisiche, residenti o non in Italia, che alla data di presentazione della domanda di partecipazione siano maggiorenni e che detengano, da sole o congiuntamente ad una o più persone fisiche, almeno il 51% del capitale di una società commerciale, operante nei settori dell’industria e dei servizi, richiedendosi a tal fine che detta società:
• è costituita da non più di 60 mesi dalla data di scadenza del presente bando, salvo casi speciali da valutare a insindacabile giudizio di UniCredit sulla base di dinamiche di settore;
• in caso di Spa, abbia, a partire dalla data di costituzione, un capitale sociale detenuto almeno per il 51% dal Proponente, persona fisica, da sola o congiuntamente ad una o più persone fisiche.
Innovatori e giovani imprenditori possono presentare la propria candidatura qui entro il 2 maggio, ulteriori informazioni sul sito www.unicreditstartlab.eu.