Un terzo degli occupati in Italia appartiene alla fascia d’età 50-64 anni (sono 7,5 milioni), mentre nel 2004 – anno di inizio delle rilevazioni Istat – erano circa un quinto (4,5 milioni). È l’effetto soprattutto dell’invecchiamento della popolazione e delle riforme previdenziali che hanno innalzato l’età per la pensione, ma anche del ricambio di posti di lavoro che ha premiato più gli over 50 che i giovani. L’Inps ha evidenziato come dei 511mila nuovi rapporti di lavoro attivati a gennaio, 91mila interessano la fascia d’età più “matura” – in prevalenza sono assunzioni a termine – rispetto ai 74mila degli under 24.
I dati al completo sono stati pubblicati in questa pagina del Sole di domenica 9 aprile.
E oltre i dati, ci sono le storie. Come quelle di una azienda veronese che già qualche anno fa (era il marzo 2014), in piena campagna assunzioni, aveva dichiarato di voler investire sulla generazione dei quarantenni, non solo dei più giovani: “Una scelta che rispecchia la filosofia aziendale di offrire sicurezza ai profili con maggiore esperienza, e magari famiglia, e mettere alla prova i più giovani per un periodo di tempo, con possibilità di successivo inserimento”, avevano spiegato alla Midac Batteries, al primo posto in Italia per la produzione di batterie industriali per carrelli elevatori e al secondo per la produzione di batterie di avviamento per automobili e camion, ha sede principale a Soave (VR), uno stabilimento a Cremona e uno a Torino.
E oggi? Filippo Girardi, presidente e amministratore delegato di Midac, sottolinea che “negli ultimi anni la nostra azienda ha registrato una crescita importante, grazie ad una costante attenzione all’innovazione, all’internazionalizzazione e alla valorizzazione del capitale umano. Per rafforzare la struttura produttiva e far fronte alle crescenti richieste del mercato, abbiamo incrementato il numero di addetti negli stabilimenti e nelle filiali in Italia, investendo sia in giovani talenti, sia in profili con esperienza. In particolare dal 2015 ad oggi abbiamo inserito una quindicina di persone di età compresa tra i 48 e i 59 anni. Tra queste, negli ultimi mesi abbiamo assunto figure nel reparto trazione, manutenzione e assistenza post vendita. Una scelta dettata dalla necessità di garantire a queste aree aziendali un alto livello di specializzazione e maturità professionale”.
Midac ha chiuso il bilancio 2015 con un fatturato a 166,4 milioni di euro e un utile netto di 5,4 milioni di euro. Nel primo semestre del 2016 i ricavi netti sono stati pari a 83,8 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Di recente l’azienda ha ricevuto il certificato Elite di Borsa Italiana, ottenuto dopo il completamento del progetto dedicato da Piazza Affari alle aziende ad alto potenziale di crescita. In Italia Midac occupa oltre 500 dipendenti, ha una quota di export del 60%. Opera principalmente nel mercato dell’Europa continentale, con una quota significativa anche nei Paesi extra-europei, in particolare Asia e Australia.
Mida è nata nel 1989 per volontà di Santo Mastrotto, fondatore dell’omonimo gruppo, uno dei più importanti riferimenti mondiali nel settore della lavorazione di pelli; dal 1992 è specializzata nella produzione di accumulatori piombo-acido per avviamento e per trazione elettrica. Il processo di internazionalizzazione è iniziato nel 2001 con la fondazione di Midac Deutschland, proseguito nel 2004 con la creazione della nuova filiale Midac France, nel 2011 Midac Nederland, nel 2012 Midac United Kingdom e infine nel 2014 con la costituzione di Midac Australia.