Nuove regole sulla cassa integrazione in legge di bilancio, licenziamento collettivo rinviato per 65

L’azienda Piarottolegno di Santa Maria di Sala (Venezia) e i sindacati hanno deciso di rinviare la scadenza per la procedura di licenziamento collettivo, “alla luce della volontà di approfondire le novità in materia di ammortizzatori sociali introdotte dalla legge di bilancio”. Nei giorni scorsi i rappresentanti della ditta specializzata nella produzione di pannelli in legno e dei lavoratori, al tavolo di crisi convocato presso la Direzione Lavoro della Regione Veneto, hanno deciso di prorogare al 31 gennaio i termini della procedura di licenziamento collettivo che interessa 65 dei 110 dipendenti complessivi dello stabilimento di via Noalese.

La proroga consentirà alle parti di esplorare le opportunità aperte dalla legge di Bilancio appena approvata dal Parlamento nazionale, che stanzia 100 milioni per interventi di Cassa integrazione straordinaria per imprese con più di 100 dipendenti, con problemi di esubero occupazionale, impegnate in piani di riorganizzazione e di investimento. Ai fini dell’ammissione all’intervento alla proroga della CIGS, l’impresa deve presentare piani di gestione volti alla salvaguardia occupazionale che prevedano specifiche azioni di politiche attive concordati con la regione interessata.

“Una buona notizia di Natale”, è il commento dell’assessore al lavoro della Regione Veneto, Elena Donazzan sulla “nuova misura introdotta con la legge di bilancio, volta a sostenere quella imprese che hanno progetti di riorganizzazione e una ragionevole speranza di rilanciare la propria produzione. Cercheremo di far rientrare anche la Piarottolegno di Santa Maria di Sala in questa nuova opportunità di intervento degli ammortizzatori sociali, in considerazione del programma di investimenti che l’azienda si è impegnata a sostenere e delle disponibilità poste in essere dal sindacato. Credo che la decisione di riaggiornare i termini della procedura per studiare l’applicabilità delle nuove opportunità di integrazione salariale sia un bel segnale di speranza per tutti, per l’azienda, per i lavoratori e per la Regione Veneto”.