L’Italia produce il 40% di stufe, caminetti e caldaie vendute nel mondo. Sul territorio nazionale sono in uso 11 milioni di impianti a legna, di cui solo il 10% ha meno di 7 anni, il 50% ha tra gli 8 e i 17 e il 40% è più vecchio di 18 anni. Ed è italiano – veronese – l’evento fieristico numero uno al mondo in fatto di impianti e attrezzature per produrre calore ed energia dalla combustione della legna.
Il salone internazionale biennale Progetto Fuoco, giunto all’11ª edizione alla Fiera di Verona, ospita 800 espositori da 40 Paesi (+5% sul 2016), 300 dei quali stranieri, 7 padiglioni per un totale di 115.000 metri quadrati espositivi e 300 impianti funzionanti, tra stufe e camini. Si tratta di una rassegna in grado di attrarre nel 2016 oltre 70mila visitatori in cinque giornate. Fino al 25 febbraio qui sono presenti tutti i principali marchi di stufe e caminetti d’Europa e oltre 150 produttori di pellet e biocombustibile legnoso.
La mostra si rivolge agli specialisti del settore che operano nel privato e nel pubblico, ma anche a progettisti e consumatori finali, alla ricerca delle ultime novità tecnologiche e stilistiche della più completa gamma di impianti, prodotti e accessori del comparto.
“Progetto Fuoco – dice il presidente della Fiera di Verona Maurizio Danese – si conferma una piattaforma di business per le imprese e una vetrina importante per un settore che può contribuire allo sviluppo moderno del Paese, in chiave di una sostenibilità ambientale che non è più soltanto un fatto culturale, ma un driver di crescita economica globale”.
“Il punto di forza di Progetto Fuoco – commenta il direttore generale della Fiera di Verona Giovanni Mantovani – è anche quello di essere un salone ad altissimo tasso di internazionalità, con espositori e buyer attesi da 70 Paesi. Quest’anno, Veronafiere in collaborazione con ICE-Agenzia ha investito in particolare sull’incoming di delegazioni commerciali da Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna e Paesi scandinavi, ma anche da nuove aree di interesse quali Polonia, Russia, Grecia e paesi Baltici”.
Gli impianti e i prodotti connessi all’uso di biomassa legnosa sono prodotti da 14mila aziende che danno lavoro a 72mila addetti, raggiungendo un fatturato di 5 miliardi di euro. La continua evoluzione tecnologica del settore consente di segnalare ai consumatori prodotti capaci di ridurre anche del 70% le emissioni nocive (impianti dotati di 4 stelle).
Con il Burian alle porte e l’ondata di gelo dalla Siberia, da Progetto Fuoco, arrivano le soluzioni per contrastare il freddo polare: stufe e caminetti per tutti i gusti, sostenibili, hi-tech e di design. A dimostrazione dell’internazionalità di Progetto Fuoco, sono 322 gli espositori dall’estero provenienti da 38 Paesi, in particolare Spagna, Francia e Germania per l’area degli impianti di riscaldamento e canne fumarie; e da Austria Germania, paesi del Est e del Baltico per la produzione di pellet e legna da ardere. In arrivo anche delegazioni di buyer da Spagna, Francia, Germania, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Polonia, Russia, Grecia e Paesi Baltici.
Una sezione apposita si chiama Progetto Cuoco, e dà spazio a uno dei comparti più interessanti e in crescita del settore: quello delle più performanti cucine a legna e a pellet (Galleria tra i padiglioni 2 e 3). Delle vere e proprie stufe, queste ultime, che, oltre a riportare in auge la cucina tradizionale del passato, sono in grado di produrre calore con un elevata resa termica. Spazio dunque a forni, barbecue e cucine alimentati da fonti rinnovabili come pellet e legna, in un percorso che illustra i migliori prodotti del mercato e i loro vantaggi in termini economici, di funzionalità e di arredo. Quella a legna – è la tesi degli organizzatori – non è più infatti la “cucina della nonna”, ma la scelta di chi punta ad un naturale ritorno al semplice, senza rinunciare alla modernità nello stile e al rispetto per l’ambiente. Un food trend che vede da un lato sempre più chef cimentarsi nella lenta cottura tradizionale che queste cucine consentono, esaltando al massimo i profumi e gli aromi, senza alterarne le caratteristiche organolettiche; dall’altro sempre più appassionati che si confrontano o chiedono consigli sul web per informazioni tecniche, curiosità e trucchi del mestiere. Lo sanno bene le aziende del comparto che ormai sono sempre più propense a investire nella progettazione e nella commercializzazione di questi tipi di impianti, avvalendosi di materiali performanti e della collaborazione di designer internazionali per affiancare all’elevato rendimento termico il gusto dell’estetica, in linea con le più attuali tendenze del mondo dell’arredamento. Si va quindi dalla cucina in stile retrò alle linee essenziali del design contemporaneo, mentre sul fronte del materiale si spazia dalla ghisa alla ceramica, dalla pietra ollare all’acciaio inox.
“Quella delle cucine a legna e pellet sta diventando una scelta sempre più diffusa – spiega Raul Barbieri, direttore di Piemmeti Spa – perché coniuga un metodo di cottura tradizionale e sana con la produzione di calore domestico a basso impatto ambientale, dando notevoli benefici anche al portafoglio. Se sin dal primo dopoguerra i produttori, prevalentemente di stufe e caminetti, reputavano marginali questi impianti economici, che ancor oggi spesso non superano il 10%-15% del valore della produzione complessiva aziendale, mentre invece rappresentano un fenomeno che sta conquistando l’interesse di moltissimi consumatori, al punto da intravedere un vero e proprio trend per il futuro. Va da sé quindi l’attenzione crescente verso questa linea da parte delle aziende italiane e il conseguente spazio che abbiamo deciso di dedicargli in fiera”.
Uno spazio espositivo che quest’anno toccherà anche il gusto, grazie ad una nuova iniziativa che sarà lanciata proprio nell’ambito di Progetto Cuoco. Si tratta di un grande ricettario che, da Nord a Sud, raccoglie il meglio della tradizione culinaria italiana, e non solo, con antiche ricette di piatti tipici, tutti rigorosamente cotti a legna, e con pratici consigli per la realizzazione. Per i più curiosi, sono già online delle anticipazioni in pillole sul canale Facebook della manifestazione. Le aziende partecipanti all’iniziativa Progetto Cuoco: Nordica; MCZ; Extraflame; Palazzetti; Rizzoli; De Manincor; Meb Meccanica; Frigerio; CS Thermos; Edilkamin; Caminetti Aliberti, Klover e Cola.
Progetto Fuoco è anche l’occasione per fare il punto su tutto ciò che ruota attorno agli impianti e alle attrezzature per la produzione di calore ed energia dalla combustione di legna. Caminetti, stufe, cucine, barbecue, caldaie e grandi impianti a biomassa; pellet, cippato, accessori per fumisteria, prodotti per la pulizia, macchinari e attrezzature per la prima lavorazione del legno: sono solo alcuni dei settori merceologici in mostra nei sette padiglioni espositivi e nelle grandi aree esterne della Fiera di Verona. Saranno presenti tutte le principali aziende di settore a livello mondiale (italiane in testa, che realizzano nelle stufe e nei caminetti il 40% del valore mondiale prodotto, seguite da quelle tedesche, austriache, spagnole e francesi), insieme ad oltre 100 produttori di pellet e legna da ardere provenienti principalmente, oltre che dall’Italia, da Austria, Germania, Paesi dell’Est e Paesi Baltici. Presenti anche le più importanti aziende internazionali produttrici di canne fumarie, accessori e componentistica.
E si parla anche di ambiente: proprio a Verona è stato firmato il protocollo d’intesa tra AIEL (associazione italiana energie agroforestali: rappresenta oltre 500 imprese della filiera legno-energia, il 70% delle industrie italiane ed europee di costruzione di apparecchi domestici e caldaie), , Ministero dell’Ambiente e Regioni del bacino Padano per gli impegni della filiera legno-energia per ridurre del 70% le emissioni del riscaldamento domestico a biomasse (legna, pellet) entro il 2030.
AIEL promuove la corretta e sostenibile valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali, in particolare dei biocombustibili legnosi. Attualmente l’Italia rappresenta oltre il 50% del mercato europeo delle stufe a pellet. Dopo il metano, le biomasse sono la seconda fonte di riscaldamento delle famiglie italiane. Di queste, il 21% e il 4% usano rispettivamente la legna da ardere e il pellet come fonte prevalente.
Secondo il Report del GSE i consumi complessivi di biomasse solide nel 2016 (legna e pellet) per il riscaldamento del settore residenziale superano 18 milioni di tonnellate. Sono 460mila i sistemi di riscaldamento a biomasse installati annualmente, rappresentando il 26% del totale delle nuove installazioni (1.800.000). Questa percentuale sale al 31% se si considerano gli edifici di nuova costruzione. Le stufe a pellet sono il sistema di riscaldamento a biomasse più venduto in Italia.
Gli impegni della filiera legno-energia per la riduzione delle emissioni inquinanti (PM 10) inseriti nell’Intesa programmatica di settore riguardano:
- TURN OVER TECNOLOGICO. Promuovere e migliorare la qualità tecnologica dei generatori a biomasse e avviare una campagna nazionale di rottamazione degli apparecchi obsoleti (nel nostro Paese ci sono più di 5 milioni di sistemi domestici di riscaldamento a legna e pellet installati da oltre 20 anni). Le imprese costruttrici di generatori domestici e caldaie a biomasse assumono l’impegno di investire in ricerca e sviluppo per proseguire nel processo di innovazione tecnologica dell’attuale parco dei generatori e per garantire nell’arco dei prossimi 12 anni emissioni sempre più contenute e migliori rendimenti. Ogni 4 anni un apposito osservatorio paritetico in rappresentanza delle istituzioni e delle imprese coinvolte farà un censimento e una valutazione delle Best Available Technologies introdotte.
- BIOCOMBUSTIBILI DI QUALITÀ. Introdurre criteri qualitativi e di certificazione dei combustibili legnosi: legna, cippato, pellet, bricchette
- PROFESSIONALITÀ. Garantire la professionalità degli installatori e manutentori attraverso un più preciso e definito percorso di formazione e aggiornamento
- MANUTENZIONE OBBLIGATORIA. Riordinare la normativa relativa agli obblighi di manutenzione periodica dei generatori a biomasse e delle canne fumarie
- BUONE PRATICHE. Avviare una campagna nazionale e regionale, rivolta ai consumatori per promuovere le buone pratiche per un uso corretto dei generatori a biomasse
Progetto Fuoco ha i seguenti patrocini: Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Veneto, Provincia di Verona, Comune di Verona, Camera di Commercio di Verona, Confartigianato Veneto, Dipartimento TeSAF – Università di Padova, ADI (Associazione per il Disegno Industriale); e conta su collaborazioni scientifiche di AIEL, Anfus, Assocosma e di tutte le principali associazioni del settore.
Settori espositivi: caminetti, rivestimenti e inserti per caminetto, termocamini ad aria e ad acqua, stufe a pellets, stufe a legna, stufe ad accumulo termico, cucine a legna, termocucine in muratura, barbecue, accessori per caminetti, legna, pellets, tronchetti, mattonelle, accendifuoco, prodotti per la pulizia, caldaie a pellets, a legna pezzata e a biomasse, bruciatori a pellets e per combustibili triti, impianti e sistemi “chiavi in mano”, silos per stoccaggio, macchine per la produzione del pellets e spaccalegna, comignoli e camini, condotti da fumo, accessori per fumisteria, materiali refrattari, maioliche, ceramiche, strumenti di misura e controllo, servizi di fumisteria, studi di fattitibilità e progettazione, associazioni di settore.