Gli imprenditori che fanno buoni utili dedicano almeno il 15% del loro tempo alla gestione finanziaria dell’impresa. Ma i dati dicono che poche, soprattutto fra le piccole e medie imprese, hanno un business plan strutturato, ancora meno sono quelle che ce l’hanno con una visione almeno superiore ai 10 mesi. Un problema e “uno dei mali della nostra imprenditoria – spiega Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Vicenza, presentando Virtual CFO, la App sviluppata da Artigiancassa in collaborazione con la startup tecnologica INNAAS e la società di consulenza KPMG – Ecco perché mettiamo a disposizione delle imprese uno strumento capace di migliorare la capacità di analisi dei dati della propria attività, e come conseguenza migliorare il rapporto con le banche, alle quali presentarsi con una amministrazione trasparente ed efficiente, sotto controllo”.
E il rapporto con le banche è tema assai delicato in questa provincia, dove anche le piccole imprese stanno affrontando la sfida – e le opportunità – offerte dalla digitalizzazione. L’iniziativa è firmata da Confartigianato Vicenza e Artigiancassa – Banca di riferimento delle micro e piccole imprese artigiane partecipata da BNL Gruppo BNP Paribas e dalle Confederazioni nazionali dell’artigianato: sede della prima uscita della app non poteva che essere una impresa, la Mouldtek di Barbarano-Mossano, una delle tredici che hanno testato l’applicazione.
Con Virtual CFO l’APP, sempre “nella tasca dell’imprenditore”, in sinergia con l’attività relazionale svolta dal proprio consulente le imprese potranno focalizzarsi sul proprio core business, razionalizzando e sistematizzando anche con modalità predittive le azioni da compiere in termini di gestione amministrativa e finanziaria.
Per evitare problematiche finanziarie, è indispensabile che l’imprenditore abbia un monitoraggio costante degli indicatori di performance della sua attività. L’importanza della pianificazione finanziaria per un’impresa diventa ancora più evidente nel momento in cui si scopre che l’Italia è il primo tra i Paesi europei in cui le PMI dichiarano di non avere un business plan strutturato (30% – la media EU è del 22%, con un picco del 29% tra le microimprese): solo il 23% dichiara di avere un piano; massimo di 12 mesi (il 13%) o di orizzonte da 1 a 3 anni (il 10%).
L’obiettivo di questa novità – una esperienza che può considerarsi la prima nel panorama italiano – è di fornire agli imprenditori uno strumento all’avanguardia capace di digitalizzare i dati contabili dell’impresa rendendo più efficace la gestione e l’operatività quotidiana. La finalità dello strumento è di promuovere la diffusione di moderne tecnologie nell’ambito imprenditoriale, contribuendo ad accrescere da un lato la competitività delle PMI e dall’altro l’educazione finanziaria in coerenza con le dinamiche bancarie.
Virtual CFO consente all’imprenditore di avere a disposizione tutte le informazioni sull’andamento della sua impresa. La soluzione tuttavia non si sostituisce al consulente, il quale avrà accesso alle medesime informazioni in tempo reale in modo da fornire all’imprenditore un’analisi quanto più precisa e puntuale. Questa, infatti, oltre a migliorare la pianificazione aziendale, va a incrementare la qualità della relazione col consulente fiduciario. Se si esclude la quota di under 35 tra i neo-imprenditori italiani (27,1%), la restante percentuale di imprenditori non rientra nella fascia dei millenials; a questo target è ancora più importante affiancare al servizio digitale la componente “umana”.
Confartigianato Vicenza presenterà alle aziende questo nuovo strumento con un primo appuntamento al CUOA Business School di Altavilla (oggi 6 marzo alle 18) per le imprese dell’area vicentina, seguiranno gli incontri a Montecchio Maggiore (Corte delle Filande, 13 marzo), Bassano del Grappa (Palladio Hotel, 14 marzo) e Schio (Schio Hotel, 15 marzo) tutti con inizio alle ore 18.
L’attivazione del servizio (a pagamento) è riservata a soci e potenziali soci di Confartigianato Vicenza (dove ci si può rivolgere per le informazioni del caso).