L’evento in programma per il 6 maggio si conferma tra le corse al femminile più partecipate d’Italia: Treviso in rosa corre, eccome se corre. L’appuntamento ha già superato le 10.000 iscrizioni. Un fiume di donne si prepara ad invadere la città: il pettorale numero 10.000 è toccato a Barbara, 45 anni, trevigiana di San Pelajo. Ma Treviso in rosa non si ferma e ora l’obiettivo diventa un altro: il nuovo record di partecipazione. Superare cioè le 11.691 donne che si erano presentate al via dell’edizione 2017.
“Il 31 marzo abbiamo chiuso le iscrizioni per i gruppi e i numeri sono entusiasmanti – spiegano gli organizzatori di Trevisatletica e Corritreviso –. Raggiunte le 9.500 iscritte, che erano il nostro obiettivo minimo, la prenotazione dei pettorali prosegue a livello individuale. Ma a questo punto è sicuro che chiuderemo in anticipo le iscrizioni”. La data finale c’è già: l’ultimo giorno utile per iscriversi a Treviso in rosa sarà il 10 aprile, anziché il 22 come inizialmente ipotizzato. Intanto, in queste ore, il flusso delle iscrizioni prosegue inarrestabile.
“Treviso in rosa – proseguono gli organizzatori – sta perdendo la connotazione di corsa trevigiana e diventando un evento di risonanza nazionale. Abbiamo iscrizioni da tutto il Triveneto, ma anche dalla Lombardia, dall’Emilia-Romagna, dalla Toscana. Persino dal Lazio e dalla Campania. Tanto entusiasmo sorprende anche noi”.
Treviso in rosa, lungo i suoi due percorsi (5 e 9 chilometri) che toccheranno gli angoli più belli della città, non sarà solo una domenica di divertimento e spensieratezza, ma anche l’occasione per riflettere su tematiche importanti che riguardano la salute delle donne. Non è un caso che la sezione trevigiana della Lilt, la Lega italiana per la lotta contro i tumori, storico partner di Treviso in rosa, abbia messo insieme, da sola, un gruppo di oltre mille partecipanti.
Quest’anno, al fianco di Treviso in rosa, ci sarà anche “Mamma Beve Bimbo Beve”, il progetto della ULSS 2 Marca Trevigiana che dal 2010 si propone creare consapevolezza sul fatto che bere in gravidanza e in allattamento fa male al bambino. Mentre “Lasciamo il segno”, altra iniziativa dell’ULSS 2, accompagnerà anche questa edizione di Treviso in rosa, sottolineando l’importanza di uno stile di vita attivo in un’ottica di prevenzione delle malattie e di miglioramento delle relazioni sociali e della qualità della vita.
“Crediamo che le blogger possano essere delle evangelizzatrici di un sano stile di vita. Con i loro racconti gli utenti potranno seguire passo dopo passo la preparazione alla competizione. – afferma Eva Tomasoni (a sinistra nella foto) – Ci impegneremo anche in futuro a sostenere altre attività sportive amatoriali.”
Treviso in rosa continua a correre, sino al 10 aprile. Per info: www.trevisoinrosa.it.