Tiramisù espresso in Francia, innovazione friulana in Cina, la sfida delle zone economiche speciali russe #AziendeConLaValigia

Meesoo compie due anni e festeggia posizionando il suo tiramisù in Francia

A distanza di poco più di due anni dall’arrivo sul mercato, la prima macchina per realizzare un tiramisù espresso vede certificato il proprio successo con l’approdo a Parigi.
iuri-e-macchinaQuando nel 2016 – nella sua configurazione di startup, ideata da un ingegnere elettronico – Meesoo lanciava nel mercato di riferimento la prima macchina per realizzare il tiramisù espresso pronto in 30 secondi, non era scontato che un’idea così originale centrasse gli obiettivi auspicati dal suo inventore. Dopo due anni la scommessa di Iuri Merlini – specializzato in startup ad alto contenuto d’innovazione – può essere considerata vinta: MEESOO®, coperta da brevetto internazionale e concessa in comodato d’uso, ha gradualmente suscitato l’attenzione degli operatori professionali della ristorazione (canale Ho.Re.Ca.). Un percorso partito dal NordEst (la sede della società è a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza) e che è proseguito in tante parti d’Italia ma anche fuori dai confini nazionali.

Le prime soddisfazioni sul mercato estero sono arrivate in particolare dalla Svezia e dalla Croazia.” – afferma Iuri Merlini – Poi è stata la volta del Medio Oriente. A Beirut abbiamo trovato un partner molto dinamico che sta contribuendo in modo significativo allo sviluppo di MEESOO in Libano. Proprio questo Paese rappresenta una “porta” importante per penetrare un mercato stimolante come quello del Medio Oriente.
Il presente parla francese, con il posizionamento di alcune macchine a Parigi in location di prestigio come ad esempio l’Hotel Novotel Bercì. “Non nascondo la soddisfazione per essere riuscito a esportare la mia idea di ‘made in Italy’ nella capitale francese” – commenta Merlini – “Che significa qualità assoluta dei prodotti che concorrono a formare la proposta di MEESOO® unitamente a quel tocco di originalità che contraddistingue da sempre l’imprenditoria italiana”. A testimonianza di quanto positivamente stia reagendo il mercato francese, MEESOO ha recentemente partecipato come “partner” alla serata «La Beauté en Lumière» presso l’Ambasciata Italiana a Parigi dove numerose aziende nostrane  hanno presentato i propri prodotti.

Conclude Merlini: “Siamo particolarmente orgogliosi di essere un’azienda 100% made in Italy, e vale sia per i prodotti che per le attrezzature. In secondo luogo siamo fieri di essere un’azienda integralmente auto-finanziata che è riuscita a creare, partendo da un pezzo di carta bianco, un prodotto e un brand che, pur giovane, sta crescendo rapidamente in un mercato maturo come quello della ristorazione”.

MEESOO® rende disponibile all’operatore una crema al mascarpone densa e soffice e molto facile da dosare ottenuta con una ricetta esclusiva studiata da esperti pasticcieri e tecnologi alimentari e realizzata con materie prime fresche nel laboratorio di pasticceria di MEESOO in provincia di Pordenone. I savoiardi, prodotti da una primaria azienda italiana, sono imbevuti nel caffè e forniti già pronti ai ristoratori. Oltre al tiramisù classico, che segue la ricetta originale, si possono realizzare anche il MEESOO®Baby, più delicato, senza caffè e con due biscotti leggeri al posto dei savoiardi e il MEESOO® Kafè con caffè espresso bollente, crema soffice, un biscottino e un tocco di cacao. Tutte le possibili varianti sono presentate sul sito della società a questo link.

Strumenti pratici per affrontare i mercati esteri:

un corso fella Camera di Commercio di Udine

Aprirsi ai mercati esteri è una delle priorità per le aziende che vogliono crescere, ma non è sempre facile ed è attività da pianificare con cura, attenzione e preparazione. Proprio grazie alla sua esperienza consolidata, la Camera di Commercio di Udine propone una lezione in cui presenterà a tutti gli imprenditori e collaboratori aziendali interessati soluzioni operative per approcciare in maniera strutturata il mercato globale.

Partendo da una analisi a monte, sarà possibile identificare i mercati a maggior potenziale per la società, concentrando le proprie risorse su azioni pianificate e condivise. Non meno significativa sarà l’analisi dei potenziali fattori di debolezza dell’impresa, che portano alla decisione di un necessario rafforzamento delle competenze interne. Infine, si affronterà il corretto “budgeting” del progetto e si imparerà a pianificare una periodica verifica degli scostamenti per minimizzare i rischi connessi all’operazione intrapresa.  Le iscrizioni sono aperte e la lezione è in programma per il 4 luglio dalle 18 alle 21. Docente sarà Gabriele Copetti, senior consultant di Ic&partners.

Per info, anche sui costi, mauro.chiaruttini@ud.camcom.it, telefono 0432.273245. Sito www.ricercaeformazione.it anche per la modulistica.

Al Colorificio San Marco un incontro

per imprese che vogliono investire in Russia

Nasce un nuovo ciclo di incontri organizzato dal Salone d’Impresa dedicato al “Mondo come Mercato” e il primo appuntamento sarà dedicato alle Zone Economiche Speciali Russe: si terrà presso il Colorificio San Marco a Marcon martedì 19 giugno a partire dalle ore 15.00.

Un formato completamente nuovi di incontri in cui intervengono i rappresentati dei Paesi esteri e gli imprenditori possono, dialogare ed avere informazioni dirette sulle opportunità del singolo stato.

zesIn questa occasione si parlerà specificamente della ZES russa di Kaluga, località a circa 300 km da Mosca di cui sarà presente il Vicegovernatore della regione di Kaluga e referente del governo russo Mr. Vladimir Popov, e con lui Mr. Veselkov Evgeniy, General Director Zona Economica Speciale di Kaluga la Chief Expert on Investors Support Department Zona Economica Speciale Valeria Artamonova che incontrerà direttamente gli imprenditori.

L’incontro si terrà presso il colorificio San Marco in quanto da vent’anni esportatrice di materiale in Russia, è stata la prima tra le aziende italiane ad installarsi nella ZES di Kaluga nel luglio 2017 e ormai operativa in Russia e, pertanto, porterà nel corso dell’incontro anche la sue esperienza di approccio al mondo Russo.

Saranno presenti inoltre Paolo Pesce, Responsabile Sportello MISE per l’Impresa Veneto e Victoria Yusova, Deputy General Director Zona Economica Speciale di Kaluga che introdurranno l’incontro inquadrando gli strumenti disponibili per gli imprenditori che fossero interessati a sviluppare dei progetti in loco.

Da alcuni anni, infatti, la Russia sta sviluppando ampie zone economiche (le Zone Economiche Speciali) dove creare dei veri e propri Hub, sia di produzione che di commercializzazione, ampliando i vantaggi fiscali, produttivi, infrastrutturali, doganali a favore di imprese estere di piccole e medie dimensioni che intendano investire. L’incontro intende essere un Open Day per Imprenditori e Manager che, con un preciso Piano Industriale, vogliano crescere ed internazionalizzare in Russia.

Il meeting sarà strutturato in diverse parti:

  • La prima consiste in un momento one-to-one degli imprenditori con esperti della Russia per capire sinergie ed opportunità
  • La seconda consiste in una visita Colorificio San Marco, per comprenderne il ciclo produttivo realizzato in logica lean.
  • La terza vedrà un Tavolo degli Esperti volto sia all’Internazionalizzazione e alle Tecnologie abilitanti. Gli strumenti tecnici, finanziari, organizzativi di cui può avere bisogno l’imprenditore saranno esplorati, almeno in parte, in questo momento dell’incontro.
  • La quarta è fatta di una Tavola Rotonda con Imprenditori e Manager che portano le loro esperienze operative, esempi di soluzioni e di problematiche in fase di approccio.
  • La quinta è il momento di scambio in cui partecipanti ed esperti possono parlare e creare relazioni.

Informazioni sono disponibili sul sito http://investkaluga.com/it/

Un programma completo della giornata è disponibile all’indirizzo http://www.salonedimpresa.it/il-mondo-come-mercato/

L’innovazione friulana si afferma in Cina

Primi commenti positivi dalla missione-studio che si è conclusa il 15 giugno per una decina di imprese friulane, accompagnate dai presidenti di Camera di Commercio e Confindustria Udine Da Pozzo e Mareschi Danieli.

cina-delegazione-friulana-in-missione-incontro-a-pechino-china-chamber-of-commerce-for-machineries-and-electronicsGrande interesse per l’offerta economica innovativa delle imprese friulane in Cina, dove si è recata  una delegazione formata da una decina di aziende del territorio per la missione-studio organizzata dalla Camera di Commercio e da Confindustria Udine, in collegamento con le attività avviate dalla Regione Fvg. Con i presidenti Giovanni Da Pozzo e Anna Mareschi Danieli, nel viaggio d’affari Engen Meccanica con Cristina Mattiussi, il Gruppo Luci rappresentato da Jacopo Luci, Meccanotecnica con Nicola Collino, Mechanics srl con Giulio Fornasiere, Quin con Fabio Valgimigli, Saitel con Dino Feragotto, Serrametal con Giuseppe Vesca e The Next con Kevin Feragotto.

«L’obiettivo di questa visita ricca di appuntamenti con le massime istituzioni e realtà economiche di Pechino e Shanghai – ha commentato il presidente Da Pozzo – è conoscere un territorio in cui si stanno creando sempre più spazi di azione, con un focus puntuale sul digitale, in una sinergia fra il programma di Impresa 4.0 e il progetto Made in China 2025, lanciato nel 2015, che punta a trasformare la “fabbrica del mondo” cinese in una fucina di innovazione, di produzioni automatizzate ad alto valore aggiunto e tecnologie produttive avanzate. In questi primi incontri sono rimasto particolarmente colpito dall’apertura e dall’interesse verso le nostre piccole e medie industrie, che possono esprimere qui un grande potenziale soprattutto per le capacità di innovazione, professionalità, ecologia, qualità».

Come ha evidenziato anche la presidente Mareschi Danieli «con il piano Made in China 2025, la Cina passa dalla produzione di massa a bassa qualità a quelle tecnologicamente innovative. Cosa fare? Collaborare, perché è una grande opportunità, investendo in ricerca e innovazione per essere sempre un passo avanti a loro. La nuova economia con il Programma Made in China 2025 aprirà le porte a molteplici opportunità bidirezionali tra i due Paesi. La Cina si sta aprendo al mercato globale: su questo dobbiamo concentrarci per cogliere subito ogni opportunità per le imprese italiane di svilupparsi in Cina. Il tutto, in un’ottica win win per sviluppare una manifattura sostenibile. La missione in corso, per quanto riguarda Confindustria Udine, ha proprio questo obiettivo: accompagnare ed accreditare le nostre aziende nei confronti di qualificati interlocutori istituzionali e imprenditoriali cinesi».

Il programma della delegazione friulana in Cina, reso possibile dalla collaborazione col sistema Italia in Cina, in primis l’Agenzia Ice, è stato fitto di incontri: gli imprenditori hanno partecipato a un approfondimento sulle specificità del business in Cina, anche dal punto di vista della tutela della proprietà industriale, degli investimenti, delle peculiarità doganali e della business etiquette, con un particolare focus sul sistema ricerca e sviluppo cinese, e hanno quindi cominciato gli incontri istituzionali. Innanzitutto alla China Chamber of Commerce for Machineries and Electronics, dove hanno conosciuto anche imprese cinesi, quindi alla China Chamber of International Commmerce e China Machine Tool and Toolbuilder’s Association. Dopo di che, una nutrita serie di visite ad aziende locali, tra Pechino e Tianjin. Giovedì il trasferimento a Shanghai, dove hanno proseguito, con la collaborazione di Danieli China, gli approfondimenti con le principali autorità economiche e dell’innovazione e le visite aziendali, con particolare attesa per quella al Parco Industriale e al Data Centre. La visita a Shanghai è stata studiata anche come anticipazione edizione di China InternatImport Expo (CIIE), che si terrà dal 5 al 10 novembre nel padiglione Italia al National Exhibitioand Convention Center di Shanghai. Sarò un vero e proprio expo legato alle importazioni di tecnologia, beni e servizi delle aziende cinesi e l’Italia ha aderito incaricando l’Ice Agenzia di seguire l’organizzazione delle presenze italiane. Sarò un vero e proprio expo legato alle importazioni di tecnologia, beni e servizi delle aziende cinesi e l’Italia ha aderito incaricando l’Ice Agenzia di seguire l’organizzazione delle presenze italiane.

Lorenzo Lotto, il pittore veneto

protagonista al museo del Prado di Madrid

Dal 19 giugno si inaugura al Museo del Prado di Madrid la mostra “Lorenzo Lotto ritrattista”, curata da Enrico Dal Pozzolo, docente di Storia dell’arte moderna nell’ateneo veronese, e da Miguel Falomir direttore del Prado. L’esposizione si trasferirà poi, dal 5 novembre, alla National Gallery di Londra, dove rimarrà fino al 10 febbraio 2019.

La mostra si focalizzerà sul Lotto ritrattista, capace di raffigurare uomini, donne e bambini in composizioni ricche di simbolismo e intrise di grande profondità psicologica.

lotto“La mostra si propone di raccontare al grande pubblico internazionale in cosa consiste la grandezza e la diversità di Lorenzo Lotto ritrattista. E lo fa portando in mostra il meglio della sua produzione”, spiega il professor  Dal Pozzolo. “La selezione è stata molto rigorosa, evitando opere di qualità minore, in stato di conservazione mediocre e con eventuali interessi commerciali sottesi. La particolarità dell’esibizione sta nell’autentico lavoro di ricerca, che si è concentrato soprattutto sulla dimensione sociale e materiale espressa dai ritratti. Da un lato c’è stata una verifica documentaria sulla committenza, dall’altro sui contesti e gli oggetti rappresentati. Quindi, se in un ritratto un gentiluomo tiene in mano un libro o una balestra accanto al quadro troveremo in mostra un libro o una balestra analoghi e dell’epoca”.

Lorenzo Lotto è stato spesso considerato un autore “provinciale”, oscurato, nella sua Venezia, dalla fama di Tiziano.

“Lotto seppe senza dubbio elaborare una visione molto originale, alla quale ha voluto rimanere coerente per tutta la vita. Pagandolo a caro prezzo. È vero che Lotto fu un pittore provinciale, non per mentalità o doti, ma perché si mosse più a suo agio in provincia. Forse, non avendo un carattere molto competitivo, le metropoli in cui si trovò a operare come Venezia e Roma, furono per lui estenuanti in tal senso. In provincia”, conclude Dal Pozzolo, “trovò quegli spazi che gli consentirono di esprimere la sua vena peculiare in piena libertà: ne sortirono alcune delle invenzioni più innovative dell’intero Cinquecento europeo”.