Artigiani e maestri delle penne stilografiche raccolgono fondi per la mensa dei poveri

Una intera categoria produttiva – la Confartigianato, Mandamento di Bassano del Grappa – prende per mano una istituzione cittadina in prima fila contro la povertà, e chiama a raccolta le aziende. E le aziende rispondono: fra di loro, una realtà storica come Montegrappa, la prima azienda produttrice italiana di strumenti da scrittura, fondata proprio a Bassano nel 1912: con le sue penne hanno scritto anche Paulo Coelho ed Ernest Hemingway.

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Questa sera, 6 luglio, una cena di beneficenza servirà a raccogliere fondi per il Convento dei Cappuccini, attivi da decenni in questo territorio., Fra le altre cose provvedono a una Mensa per i poveri che negli ultimi anni, anche a causa della crisi, ha avuto un numero di richieste crescente. “Recentemente – spiega Sandro Venzo, presidente di Confartigianato a Bassano – dei nostri rappresentanti hanno visitato il convento e hanno constatato la necessità di sostenere questa realtà. La nostra organizzazione è sempre interessata agli aspetti sociali del territorio e già in altre occasioni si è prestata in eventi di beneficenza. Mai però con una attività così complessa come l’organizzazione di una cena. Gli iscritti sono quasi 160 e stiamo raggiungendo il sold out”. Confartigianato a Bassano conta nei 15 Comuni del Mandamento quasi 2.500 associati a conferma di una delle zone più vive ed economicamente vivaci dell’interno NordEst.

Nei volantini figura la collaborazione di un main sponsor come l’azienda Montegrappa, “e abbiamo la collaborazione di altre aziende e istituti che offrono la loro collaborazione tra cui la Banca San Giorgio Quinto Valle Agno. Ci sono delle aziende che hanno offerto delle materie prime per la Cena come Panificio Garlani, Brunello Salumi e Basano Agricola. Altre attività hanno messo a disposizione degli oggetti di valore per una lotteria che verrà svolta durante la Cena. Fra le collaborazioni, non solo per i premi, quelle firmate da Fra le collaborazioni, non solo per i premi, quelle firmate da TOP Marques – automobili di lusso, Ceramiche Maroso di Nove, mobilificio Zanotto Elia di Rosà,  Negozi famiglia Cadore: Lui Jo, Rouge, Mengotti – abbigliamento, Cenere – abbigliamento, Pengo – casalinghi, Bonamigo – abbigliamento, Basso Viaggi – agenzia viaggi, Renata Bonfanti – tessuti e arazzi, Eppels  – pelletteria, Mobili Frighetto – arredamenti.

“Non siamo solo degli sponsor – precisa Gianfranco Aquila, presidente di Montegrappa – L’azienda ci mette quattro premi per la lotteria, il resto è un impegno personale e di famiglia, in segno di rispetto e del legame con i Frati Cappuccini”. Montegrappa è tornata ad essere una azienda familiare dopo un periodo in cui era stata ceduta al Gruppo Richemont. Nel 2009 il ritorno della famiglia, oggi alla terza generazione. Nonostante il diffondersi di strumenti tecnologici, “il gusto per la bella calligrafia sta tornando anche fra i giovani, e le aziende del settore, inclusi i nostri competitor, segnalano crescite anche del 40% all’anno sulle penne stilografiche”.

 

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Dall’azienda di Bassano esce un numero massimo di 100mila pezzi l’anno, tutti con una lavorazione artigianale frutto della capacità degli addetti, 53, tutti molto specializzati. Ci sono le collezioni che guardano alla moda e quelle in edizione limitata: “Sembra un prodotto facile ma non lo è – spiega Aquila –  Fra i nostri clienti ci sono studenti e professionisti, e non manca una buona percentuale di collezionisti”. Una passione senza confini: solo il 15% della produzione è destinato al mercato italiano, il resto prende la strada di America, Russia, Medio Oriente e della maggioranza dei Paesi europei.

montegE c’è anche il servizio Atelier per personalizzare la propria penna.

Intanto, sono andate oltre le aspettative le adesioni al Concerto per la Vita, iniziativa organizzata dalla Fondazione CRO Aviano Onlus (di cui Unindustria Pordenone è socio unico e fondatore) per finanziare due progetti dell’Istituto Tumori avianese.

Una risposta di pubblico più che positiva per affiancare una eccellenza nei percorsi di crescita, soprattutto nella ricerca, un compito di cui può farsi carico anche la local community.

Toccante il passaggio dell’ispiratrice la serata, Erica Sartori, lungo sopravvivente che ha raccontato la sua storia quale incoraggiamento a chi sta vivendo l’esperienza di una malattia oncologica.