Il Veneto ha un piano per formare e assumere 5mila operatori sociosanitari (post diploma lavora oltre il 90%)

“La Regione Veneto sta sostenendo la più grande operazione di reclutamento e formazione di operatori sociosanitari: 5 mila persone in tre anni si stanno preparando, attraverso corsi e tirocini di mille ore, ad affiancare medici e infermieri nell’assistenza a malati, anziani e disabili”. Così l’assessore regionale al Sociale Manuela Lanzarin, d’intesa con l’assessore al Lavoro e alla formazione Elena Donazzan, richiama l’attenzione sulla seconda tornata di bandi per formare 1.980 operatori sociali che sta prendendo il via in Veneto. Le iscrizioni sono aperte e il prossimo 2 ottobre ci saranno le selezioni per individuare gli ammessi ai 66 corsi da mille ore che partiranno in autunno. Comuni, Ulss, Centri servizi per anziani, Regione Veneto e i suoi uffici decentrati stanno già diffondendo informazioni e moduli di iscrizione.

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“Gli operatori socio-sanitari sono figure strategiche per il funzionamento di case di riposo, centri diurni per disabili, servizi di assistenza domiciliare e scolastica, reparti ospedalieri, hospice – sottolinea Lanzarin – Assistono e supportano malati, anziani e disabili nelle loro esigenze più immediate, dall’igiene alla mobilità, animano i programmi di socializzazione e sono la chiave di volta nel recupero funzionale, nei programmi di riabilitazione e rieducazione, nelle comunicazioni con la famiglia, nonché nelle funzioni gestionali, organizzative e formative degli enti assistenziali. Senza di loro la rete dei servizi residenziali, semiresidenziali e domiciliari non potrebbe operare. Per questo dal 2001 ad oggi la Regione Veneto ha sostenuto la qualificazione di oltre 23mila operatori e dallo scorso anno ha deciso di supportare un piano massiccio di reclutamento e formazione per almeno 5mila nuovi operatori-operatrici”.

La maggior parte degli Oss sono donne: il corso di formazione dura mille ore, metà delle quali di tirocinio in strutture sanitarie e sociosanitarie, di cui 200 di formazione obbligatoria in strutture della sanità pubblica. A fine anno si concluderanno i primi 57 corsi avviati nel 2017 che qualificheranno 1.616 operatori pronti per essere assunti nelle strutture socio-assistenziali. Nel 2019 conseguiranno il diploma i 1.980 iscritti di quest’anno e tra il 2020 e il 2021 si concluderà la terza tranche del piano formativo con oltre cinquanta corsi.

Il piano triennale di formazione è stato strutturato in collaborazione con Uripa e tutte le case di riposo del Veneto, nonché con le Ulss, gli enti di formazione sociosanitaria accreditati, in modo di coprire l’intero territorio regionale, garantire alti standard formativi e possibilità di tirocinio qualificato nelle strutture – sottolinea l’assessore – Il fabbisogno è molto alto, l’inserimento occupazionale è praticamente assicurato: la percentuale di assunzione post diploma supera il 90 per cento”.

La frequenza al corso richiede ai partecipanti una quota di compartecipazione di 1.500 euro. Regione Veneto e strutture sociosanitarie si fanno carico dei costi organizzativi, gestionali e di tutoraggio. In questi giorni si è aperta la campagna informativa con la distribuzione nel territori di oltre 3 mila depliant di invito e la promozione online nel sito della Regione Veneto (https://www.regione.veneto.it/web/sanita/operatore-socio-sanitario) e di Veneto Lavoro (http://www.cliclavoroveneto.it/cerca-corsi-di-formazione).

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