Reinserimento, riabilitazione, occupazione: a Fiume Veneto le conserve che danno lavoro alle persone più fragili

L’agricoltura sociale, preziosa per il sostegno e reinserimento in società di persone con fragilità e svantaggiate, entra nel vasetto delle conserve: la cooperativa sociale Il Seme onlus di Fiume Veneto presenta la sua innovativa linea di prodotti gastronomici “Le Conserve del Seme”, realizzati con verdure e frutti coltivati direttamente dai suoi utenti. I vasetti saranno in vendita a partire da venerdì 7 dicembre in un open day lungo tutto il giorno nella sede della cooperativa in via Fratte 70 a Fiume Veneto. In anteprima, i barattoli sono stati presentati il 30 novembre in una riunione che ha visto la cooperativa fiumana condividere il risultato raggiunto insieme ai partner dei progetti che porta avanti: Azienda sanitaria 5 del Friuli occidentale, Comune di Fiume Veneto, Confcooperative Pordenone, l’UTI Sile Meduna, la Soform e l’altra cooperativa sociale del territorio Il Piccolo Principe di Casarsa della Delizia.

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“La rete con altre realtà sanitarie, sociali e cooperative – ha spiegato la presidente de Il Seme Laura Lenardon – è fondamentale per intraprendere con ancora più energia le nostre attività. Con queste conserve inizia una nuova fase per la nostra cooperativa: coniugare l’attenzione per l’aspetto sociale della produzione ortofrutticola con le esigenze del mercato. Una sfida emozionante con la quale guardiamo al futuro”.

E proprio in ottica di collaborazione, l’altra cooperativa sociale locale, Futura di San Vito al Tagliamento, ha disegnato le etichette delle conserve. I consumatori in questa prima fase potranno scegliere tra peperoni in agrodolce o sott’aceto, zucca e zenzero in agrodolce, melanzane alla menta o piccanti e tra le composte di pesche o di pesche, amaretti e cacao. “Abbiamo infatti voluto – ha concluso Lenardon – unire proposte classiche ad altre dal gusto più innovativo, come per esempio con l’abbinamento di zenzero e menta. Oltre che a far del bene le nostre conserve e composte sono anche buone e aspettiamo tutti all’open day del 7 dicembre per assaggiarle”.

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La cooperativa sociale Il Seme è attiva dal 1981, dando operatività allo spirito della legge Basaglia: da allora opera come spazio occupazionale, mirato e adeguato per il reinserimento e la riabilitazione attraverso il lavoro di persone svantaggiate. In questi anni sono stati inseriti nei vari progetti oltre un centinaio di utenti e alcuni di essi sono pure diventati soci lavoratori della stessa cooperativa. La produzione si estende su 55mila 500 metri quadri di superficie, in convenzione con il Comune di Fiume Veneto, per una produzione di ortaggi freschi, piante da orto e da fiore, tutti venduti per la maggior parte a privati nella rivendita collocata nella sede.

“Un plauso – ha dichiarato Luigi Piccoli, presidente di Confcooperative Pordenone – per Il Seme che ha deciso di proporsi con un prodotto dalle forti basi sociali ed etiche e allo stesso tempo attento al gusto dei consumatori. Anche così, dal confronto con il mercato, cresce e si sviluppa la cooperazione sana che guarda al futuro”.

Erano presenti alla serata di presentazione il dottor Roberto Orlich dell’Azienda Sanitaria 5 del Friuli Occidentale, la dottoressa Ulian e la dottoressa Schifilliti del Dipartimento di Salute Mentale, Franzin dell’UTI Sile Meduna, Luigi Piccoli presidente di Confcooperative Pordenone, gli assessori Donatella Azzaretti e Maurizio Ramponi del Comune di Fiume Veneto, Annalisa Calderan e Paolo Emilio De Simon di Slow Food del Pordenonese, Giuliana Colussi viceportavoce nazionale Forum Agricoltura Sociale.

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