Electrolux, la solidarietà in fabbrica: ferie e permessi donati alla dipendente che ha bisogno di tempo per le cure

L’accordo porta la data del 29 aprile 2019: la firma è quella dela società Electrolux Italia e delle organizzazioni sindacali territoriali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil insieme alle Rsu dello stabilimento di Susegana, Treviso.

Qui accade che una dipendente – che ha dato il proprio consenso all’iniziative firmando anche una liberatoria in tema di privacy – sia in una situazione di “grave necessità” e debba sottoporsi a cure mediche.

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La soluzione, raggiunta con l’assistenza di Assindustria VenetoCentro, è un allargamento della possibilità già prevista dall’articolo 24 del Dlgs 151/2015, in base al quale con un accordo collettivo è possibile disciplinare la cessione a titolo gratuito dei riposi e delle ferie maturati a favore di altri colleghi dipendenti, “al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che, per le particolari condizioni di salute, abbiano necessità di cure costanti”.

Già nell’accordo di marzo 2018 alla Electrolux si era deciso di valorizzare e promuovere l’istituto della banca ore solidale ampliandolo anche alle situazioni di grave necessità dei lavoratori in azienda, per consentire l’aiuto fra colleghi.

Ora quell’intesa viene applicata per la prima volta: a beneficiarne sarà una lavoratrice e il primo donatore di ferie e permessi è il marito, impiegato nella stessa Electrolux. Altri volontari si sono già fatti avanti per incrementare il monte ore e giorni regalati. Tecnicamente, chi si offre per il dono deve compilare un modulo; quote di permessi maturati e non retribuiti, anche in accantonamento nella banca ore, oltre che di ferie aggiuntive (secondo le norme contrattuali) potranno essere cedute solo su base volontaria e a titolo gratuito.

Il corrispondente importo lordo economico delle ore cedute – in base alla retribuzione goduta dal dipendente cedente al momento della cessione – verrà accreditato al collega sotto forma di permessi retribuiti, da utilizzare per cure mediche e degenza, con assenza dal lavoro. La massa monetaria così determinata sarà divisa per la retribuzione oraria del collega (alla data del maggio 2019, mese in cui si concluderà questa specifica raccolta) per identificare il numero di ore di permesso al quale avrà diritto. Contribuzione e tassazione saranno applicate sulle ore che saranno fruite dal collega beneficiario.

Sui social c’è chi ha commentato la notizia lamentando la mancanza di adeguati diritti per i lavoratori ammalati: “In realtà spiega Antonio Bianchin, Cisl – il contratto metalmeccanico è quello che concede le maggiori garanzie sia in termini economici che di durata. La malattia però finisce in un massimo di 18 mesi, al contrario dell’infortunio per in quale si può rientrare a guarigione avvenuta anche dopo tre anni. E ci sono casi in cui questo tempo non basta”.

La solidarietà dei colleghi può però allungare i tempi: “Alla Electrolux di Susegana, dove si producono frigoriferi, lavorano mille persone, Se anche ciascuna donasse una sola ora, si coprirebbero otto mesi di malatti per chi è in difficoltà”, conclude Bianchin.