Si sono conosciuti all’università di Padova, nei panni rispettivamente del docente e dello studente. E qui si ritrovano: Diego Campagnolo, professore di organizzazione aziendale e delegato stage e placement del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova. e Denis Moro, amministratore delegato della rinata Melegatti acquisita dalla famiglia Spezzapria.
“Ho avuto il piacere di conoscere Denis quando sono stato il suo relatore di tesi nel 2009, dieci anni fa” ricorda oggi Campagnolo, al quale capita oggi di incontrare ex studenti e magari di portarli in aula a parlare con chi oggi sta facendo lo stesso percorso: “E’ bello tenere i contatti. La maggioranza lavora in azienda, molti sono nella consulenza, e qualcuno è diventato impreditore”.
Il progetto coinvolge, oltre a Melegatti, altre due aziende del Padovano: la Hiref di Tribano, che fa sistemi refrigerazione per datacenter (gruppo Galetti di Bologna) e Dab Pumps, proprietà danese, sito a Mestrino. “Uno dei temi sempre più presente è la difficoltà, per aziende piccole e medie e piccole, ad attrarre giovani. Molte sono marchi poco conosciuti, operano in paesi della provincia oggettivamente poco attrattivi: far conoscere le aziende e le opportunità che possono offrire, far capire che offrono lavoro, significa valorizzare i brand e dare loro una chance in più”.
Le aziende hanno collaborato in un progetto della durata di due mesi con la cattedra Organization Development & Behavior: una materia che ha a che fare con progettazione organizzativa e gestione del cambiamento, in particolare quando le aziende crescono per alleanze o acquisizioni, o si aprono ad attività internazionali con una crescita che va gestita. Gli studenti – circa 60, una parte stranieri iscritti a Padova o di passaggio con l’Erasmus – hanno lavorato in gruppo, e la presenza di diverse nazionalità – un tedesco, un armeno, e poi Francia, Spagna, Ucraina – ha aggiunto punti di vista diversi.
Per Melegatti in particolare l’obiettivo era mettere a fuoco le opportunità di crescita all’estero, fin da subito uno degli obiettivi della nuova proprietà.
E il risultato è una mole di spunti e indicazioni per Melegatti emerse in queste settimane durante il confronto con gli studenti.
L’azienda ha indicato cinque grandi mercati esteri per i prodotti dolciari, da ricorrenza e continuativi, e gli studenti universitari hanno analizzato le varie barriere all’ingresso, le opportunità e le minacce. Ad esempio tanto si è discusso dell’importanza di preservare e sostenere le campagne di educazione alimentare contro l’obesità, soprattutto giovanile, messe in campo in diverse nazioni, non solo Stati Uniti e Regno Unito, e che spingono i consumatori a ricercare prodotti dolciari con ridotto contenuto di zuccheri e di grassi saturi.
Gli studenti hanno anche sottolineato l’importanza di una cura maniacale nella qualità dei prodotti per tutti i mercati e, in particolar modo, per quello giapponese che si caratterizza per l’eccellenza della domanda. Forti sono state anche le suggestioni emerse sul fronte dello sviluppo di prodotti dolciari biologici nel rispetto di una società sempre più sostenibile e attenta alla cura del pianeta e delle persone.
“La collaborazione Università-Impresa ha un valore non solo nella ricerca, ma anche nella didattica. Da anni coinvolgiamo aziende che abbiano reali progetti di sviluppo, come Melegatti, sui quali gli studenti possano cimentarsi ad applicare i concetti e gli strumenti della progettazione organizzativa. Il valore è tangibile da ambo le parti: gli studenti apprezzano la possibilità di mettersi in gioco e le imprese hanno modo di farsi conoscere e di raccogliere idee originali” sostiene Campagnolo.
“Abbiamo avviato un confronto con gli studenti universitari perché riteniamo essenziale il rapporto con il territorio e con le sue eccellenze culturali. Melegatti è un marchio storico italiano che da 125 anni è presidio di crescita, di occupazione e di cultura industriale. Una storia che stimola gli studenti nel tracciare un percorso di sviluppo internazionale al nostro brand” dichiara Denis Moro, amministratore delegato della Melegatti 1894.
Per saperne di più di Melegatti: l’ultima campagna da un milione e mezzo di pandori, il fallimento e poi il rilancio.
Oggi alla guida ci sono due trentenni: l’amministratore delegato Denis Moto e il presidente Giacomo Spezzapria. E fra le storie di impresa veneta con giovani al comando c’è anche l’acqua minerale centenaria Fonte Margherita, rilanciata proprio da un trentenne, e a sua volta finita in cattedra.