Succede nel Vicentino: nell’anno scolastico 2019/2020 gli alunni della classe prima della scuola primaria Cabianca, in strada statale Pasubio 238, nel quartiere di Maddalene, saranno in aula insieme con i compagni della classe quinta.
Le 10 richieste di iscrizione alla classe prima non erano, infatti, sufficienti alla formazione della stessa, in quanto il numero minimo di studenti richiesto è di 15 unità.
Per venire incontro ai genitori e consentire agli allievi di rimanere nel proprio quartiere, frequentando, quindi, la scuola più vicina a casa, l’assessore alla Formazione con la collaborazione del consigliere comunale delegato alle politiche giovanili e in accordo con il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Vicenza, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo 10 di Vicenza, i docenti e le famiglie ha proposto la formazione di una pluriclasse, con 10 alunni della classe prima e 8 alunni di classe quinta.
Si tratta di una metodologia scolastica che richiede modalità organizzative didattiche ben definite che coinvolgono il personale docente dell’intero istituto.
“La pluriclasse – spiegano i promotori – non rappresenta un ostacolo all’apprendimento e allo sviluppo delle competenze del singolo, anzi. I programmi con i rispettivi obiettivi e le singole ore impartite per le varie materie saranno organizzati in modo da consentire a ogni alunno l’acquisizione di competenze specifiche della propria classe di riferimento”.
Fondandosi sul modello “peer to peer” fa sì, inoltre, che l’allievo più grande possa diventare un supporto educativo e formativo a quello più piccolo.
Nell’anno scolastico 2018/2019 è stata formata una pluriclasse alla scuola primaria via Pasini, in Strada Statale 53 Postumia 165, nel quartiere di Ospedaletto.
In Italia si parla di oltre un migliaio di esempi, dal Friuli VG alla Sicilia: aule dove studiano insieme alunni di età diverse, in una sorta di laboratorio nato per necessità ma che poi ha messo in luce anche molte potenzialità. Un modo, anche, di non impoverire aree già a rischio di spopolamento: se c’è la una scuola vicina è più facile che le famiglie restino.
Secondo Indire (Istituto) “la pluriclasse con un numero esiguo di alunni (8/12) è una ricchezza dal punto di vista dell’apprendimento, perché tutti gli alunni possono essere seguiti in modo quasi personalizzato ed individuale. Vi è la possibilità di colmare in breve tempo eventuali lacune in itinere, grazie a continue attività di recupero e potenziamento. È un ambiente ottimale anche per alunni che presentano difficoltà di apprendimento, poiché sono stimolati e coinvolti in attività di gruppo, di laboratorio e vengono soprattutto valorizzate le loro potenzialità. I nostri alunni arrivano, generalmente, già autonomi e responsabili, in quanto giungono da una stessa realtà di pluriclasse dalla scuola primaria. Sanno gestire il proprio tempo, il proprio materiale, sanno rispettare il proprio turno e quello degli altri, collaborano, organizzano i lavori di gruppo e risolvono problemi e dinamiche in modo costruttivo”.
Come funziona da un punto di vista pratico? “La lezione si svolge così: il docente si dedica per metà tempo a una classe spiegando o interrogando, l’altra classe svolge esercizi, verifiche scritte o attività individuali. Poi, il docente passa a lavorare con l’altro gruppo. La classe che lavora da sola può sfruttare il peer tutoring o il cooperative learning nel controllare le attività assegnate e nel confrontarne i risultati ottenuti. Questa metodologia permette, ad esempio, di accorciare i tempi di controllo e correzione da parte dell’insegnante, dando fiducia e chiedendo responsabilità agli alunni”.