Ettomio – cioè “il mio letto” come lo direbbe un bambino – e Taue, una tower dalla pronuncia infantile. Del resto sono i bambini l’ispirazione di questo giovane brand di arredamento cognitivo per bambini: crea cioè oggetti che stimolano e aiutano a sviluppare abilità e capacità.
Ettomio è l’unico marchio italiano a vincere nella categoria Baby, Kids and Children’s Products Design Award, una delle sezioni del più grande concorso mondiale di design: l’edizione 2018-2019 dell’Award ha fatto registrare oltre 18mila candidature. Con la “learning tower” ripiegabile chiamata “La Taue”. Ettomio si è aggiudicato la medaglia di bronzo.
L’idea nasce dalla creatività e dalla passione di Paola Bernardotto, una laurea in Sociologia ed esperienze di lavoro in tutt’altro ambito, quello della comunicazione digitale. “Sono da sempre una persona curiosa, attenta, e da sempre ho una passione per il mondo del design, ma non fine a se stesso: un oggetto bello può essere anche polifunzionale? può migliorarci la vita? Io credo di si”.
Da qui è partita l’idea di sviluppare mobili a misura di bambino in crescita: i primi a testarli, naturalmente, i piccoli Giuliano e Marcello, 3 anni e 1 anno, che hanno anche battezzato il letto e la torre, a modo loro. Il lettino ha la forma di una casetta, mentre la Taue rappresenta l’ultima novità proposta dal brand e vanta una caratteristica unica sul mercato: è ripiegabile, può essere aperta solo per l’effettivo tempo di utilizzo e riposta in spazi ristretti quando inutilizzata.
La filosofia alla base è quella Montessoriana: “Il bambino ha bisogno di spazi sicuri, adatti a lui, ma ha anche bisogno di essere partecipe della vita dei grandi, non relegato su un tappetino. La torre gli permette di vedere quello che accade, per esempio di lavarsi le manine in bagno ad altezza lavandino, ma in tutta sicurezza e stabilità. I piccoli così imparano e acquistano fiducia, sviluppano autostima attraverso i risultati ottenuti e la fiducia espressa da parte dei genitori, e allo stesso tempo anche per gli adulti migliora il tempo trascorso con i figli”.
Come nasce un prodotto? Paola studia il design, poi – affiancata da un professionista – trasforma il disegno in un prototipo, testando dimensioni e sicurezza, oltre ai vari meccanismi disegnati per far crescere la fantasia, stimolare l’autonomia e la sperimentazione. “Volevo produrre mobili belli, ma anche etici, funzionali, intelligenti, adatti a una famiglia moderna, che più che al marchio è interessata alla qualità. In ognuno dei prodotti Ettomio c’è la stessa cura e amore che metterebbe un genitore nel realizzarli per il proprio bambino”, spiega Paola.
Madre e imprenditrice: “Quando sono stata catapultata nel mondo dei bambini, con la nascita del mio primo figlio, ho deciso che sarebbe stato giusto creare per lui un ambiente adatto, che gli desse la possibilità di esprimersi, di muoversi in libertà: in effetti Ettomio è nato dal disegno del lettino per il mio bambino. Oggi quella scelta mi consente di gestire il mio tempo e la presenza con i bambini. E’ stata una scelta, e ho fatto tutto da sola, autofinanziando i primi progetti“.
Ora il catalogo si è arricchito nel tempo di soluzioni accessorie, come futon e tessili, tutte sviluppate secondo i massimi standard qualitativi garantiti da una filiera produttiva artigianale italiana d’eccellenza. La produzione poi è affidata ad aziende artigiane scelte personalmente che lavorano materie prime di alta qualità. La ricerca di possibili collaborazioni è sempre aperta: basta contattare Paola sul sito aziendale o tramite uno del numerosi canali social utilizzati (come Facebook e Instagram).