Dalla crisi al rilancio: una storia di dadi da cucina, maionese e ora marmellate

Una alleanza fra una multinazionale e una azienda italiana (con base a Trento, uno stabilimento a Verona e uno in Malesia) che non solo mette in sicurezza un sito solo pochi mesi fa interessato da una procedura di licenziamento collettivo, ma offre ai dipendenti e al territorio una prospettiva di lunga durata.

Unilever, multinazionale del largo consumo, e Menz&Gasser, eccellenza italiana nella produzione di marmellate, confetture e semilavorati – terza generazione, oltre il 50% di export e 400 addetti – hanno annunciato di aver raggiunto un accordo di partnership per lo stabilimento del Veronese.

sanguinetto

La notizia della partnership è stata data al termine dell’incontro tenutosi in Regione Veneto alla presenza dell’assessore Regionale all’istruzione, alla formazione e al lavoro Elena Donazzan: permette la realizzazione di un hub industriale del Food a vocazione primariamente italiana che unisce le eccellenze e le potenzialità delle due aziende e dei loro brand. In futuro potrebbe esserci spazio anche per un centro di ricerca e per startup del settore.

L’accordo

La sinergia nasce “da una comunione di valori e di obiettivi delle due aziende che mettono a sistema due lunghe storie di successo industriale e che scommettono sulle potenzialità del sito di Sanguinetto, impegnandosi per garantirgli la sostenibilità futura e un piano industriale di lungo periodo”, spiegano i due protagonisti.

La partnership migliorerà ulteriormente la competitività dell’unità produttiva di Sanguinetto grazie all’ampliamento dei volumi di produzione che scaturisce dalle necessità manifatturiere dei due Gruppi.

menzNell’ambito del “Piano di Rilancio” dello stabilimento su cui Unilever è impegnata da mesi, l’azienda ha trovato e accolto l’interesse da parte di Menz & Gasser – che ad investire. L’accordo prevede l’acquisizione da parte di Menz&Gasser del sito produttivo attraverso una procedura di cessione di ramo d’azienda e l’ampliamento delle produzioni attraverso un contratto di fornitura di lungo periodo garantito da Unilever.

In particolare, il lavoro congiunto permetterà il mantenimento delle attuali produzioni attive nello stabilimento di Sanguinetto quali i dadi in formato jelly (di cui lo stabilimento resta unico produttore al mondo), le confetture in vasetti, il dado in formato granulare e la linea risotteria. A questi si aggiungono la nuova linea produttiva legata al marchio Calvè, che è stata già annunciata da Unilever negli scorsi mesi all’interno dello stesso Piano di rilancio, e il trasferimento della produzione delle zuppe disidratate Knorr vendute in Italia, che sono attualmente confezionate in siti europei del Gruppo (Francia in particolare).

Nello stabilimento di Sanguinetto convergeranno, inoltre, parte delle produzioni dell’azienda Menz&Gasser attualmente site nello stabilimento di Verona e, nel medio-lungo periodo, anche innovazioni in altre categorie di prodotto su cui l’azienda ha già ipotizzato di investire, quali ad esempio nuovi prodotti salati. Di fatto si utilizzerà una parte di spazi che attualmente erano vuoti.

Nell’ambito del contratto di fornitura con Menz&Gasser, Unilever si impegna inoltre a garantire il mantenimento sia dell’intero portafoglio di prodotti che dei volumi stabiliti, per un periodo contrattuale di 8 anni, rinnovabili per ulteriori due anni.

Unilever garantisce anche a Menz&Gasser il prosieguo dei principali contratti in essere di produzione e fornitura di marmellate e confetture. Nello stabilimento di Sanguinetto convergeranno inoltre parte delle produzioni dell’azienda Menz&Gasser attualmente site nello stabilimento di Verona e, nel medio-lungo periodo, anche innovazioni in altre categorie di prodotto su cui l’azienda ha già ipotizzato di investire, quali ad esempio nuovi prodotti salati e creme spalmabili.

L’accordo, raggiunto dopo un’attenta selezione da parte di Unilever Italia della realtà aziendale più adatta a garantire lo sviluppo sostenibile e duraturo dello stabilimento, permetterà a Sanguinetto di potenziare la propria capacità produttiva e pone le basi per un’ulteriore espansione realizzabile in futuro.

Tale accordo prevede il mantenimento dell’attuale situazione occupazionale e il prosieguo del rapporto di lavoro di tutte le persone attive nello stabilimento di Sanguinetto con Menz & Gasser e, in prospettiva, porta con sé anche nuove opportunità future.

I commenti

“Siamo orgogliosi di avere trovato un partner che condivide con noi gli stessi valori e che crede nelle potenzialità di Sanguinetto e nell’opportunità di creare un polo di eccellenza alimentare a vocazione principalmente italiana, in cui concentrare la produzione da parte di importanti brand italiani come ad esempio Calvè e Menz&Gasser. L’accordo innovativo raggiunto da Unilever Italia con un’azienda protagonista nel settore agroalimentare italiano come Menz&Gasser è giunto al termine di un intenso lavoro di analisi per la ricerca della migliore soluzione e di applicazione di innovativi strumenti di politica attiva e approccio costruttivo condiviso con tutte le parti coinvolte – afferma Gianfranco Chimirri, Direttore Risorse Umane Unilever Italia – E’ un risultato molto importante che dimostra come le soluzioni migliori possano venire dall’unione delle forze e da un lavoro congiunto verso un obiettivo comune, che abbia come primo requisito la tutela delle persone e dei livelli occupazionali, che sono da sempre al centro dell’attenzione di Unilever”.

“È per noi un momento storico, che sancisce una svolta nel nostro rapido percorso di crescita – spiega Matthias Gasser, Amministratore delegato di Menz&Gasser – Oltre agli investimenti già pianificati per lo stabilimento di Novaledo, M&G stava valutando da tempo ulteriori alternative di sviluppo e l’incontro con Unilever è stata per noi la soluzione ottimale. Inizia oggi una partnership di lunga durata che sarà inoltre rafforzata da importanti investimenti da parte nostra nei prossimi anni”.

La storia

Il sito Unilever di Sanguinetto, provincia di Verona, si conferma un laboratorio di soluzioni alle crisi aziendali che può essere un valido modello da replicare.

knorr1A fine maggio la multinazionale anglo-olandese, proprietaria di centinaia di marchi del settore agroalimentare aveva avviato una procedura di licenziamento collettivo e aveva annunciato la volontà  di trasferire in Portogallo la produzione del dado tradizionale Knorr. Poi, con la mediazione dell’Unità di crisi della Regione Veneto, si era arrivati a una soluzione; mantenimento in via esclusiva della produzione di dadi Gelli Knorr e introduzione di una nuova linea di produzione (tubi Maionese Calvè), prima esternalizzata presso un terzista in Austria, con un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro in macchinari e adeguamento delle competenze del personale. Un ulteriore step aveva visto Unilever impegnarsi direttamente nel trovare, nelle altre aziende della provincia, possibilità di inserimento per il personale in esubero, dopo un periodo di formazione specifica finanziata dall’azienda. E ora l’accordo che mette definitivamente in sicurezza il sito.

“Un caso di successo, che è un esempio per tutta l’Italia”, commenta l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan. “Sono felice di vedere come la collaborazione tra le istituzioni, le tre sigle sindacali (Fai-Cisl, Flai-Cigl e Uila) e due importanti aziende di grande esperienza e responsabilità abbia come obiettivo la creazione di un polo produttivo d’eccellenza nel settore alimentare del Made in Italy, garantendo allo stesso tempo occupazione e preservando competenze e professionalità di alto livello. La Regione Veneto, che ha seguito la vicenda in tutte le sue fasi, continuerà a prestare massima attenzione all’evoluzione di questo accordo aziendale, con particolare attenzione ai suoi risvolti occupazionali e al consolidamento di strategie industriali che fanno del Nordest  una delle maggiori aree vocate all’export agroalimentare”.