E’ una delle aziende più longeve di Treviso: l’8 aprile scorso ha compiuto 65 anni di vita (è stata fondata l’8 aprile del 1955 e la sede storica è stata presso la Fonderia di Treviso). Turbosol è un’azienda trevigiana doc da 65 anni che progetta, produce e commercializza in tutto il mondo macchine per il pompaggio di malte e conglomerati cementizi e calcestruzzi per il settore delle costruzioni civili, industriali e infrastrutturali.
L’anno 2019 si è dimostrato positivo: si è chiuso con un incremento di circa il 12 % del fatturato (10,5 milioni di euro nel 2019 rispetto a 9,4 del 2018) e con un incremento del Margine Lordo Operativo (Ebitda) che passa a circa 1 milione rispetto ai 0,7 dell’anno precedente. Le vendite delle macchine Turbosol sono per la maggior parte destinate all’estero, circa l’80%, in tutti i Paesi del mondo: America Latina e centrale, Africa, Europa, Middle East e Asia.
“I dati di bilancio sono a confermare la correttezza dei nuovi piani industriali e dell’ampliamento della gamma prodotti intrapresa negli ultimi anni – spiegano in azienda – ma anche e soprattutto i continui investimenti in ricerca e sviluppo per essere leader nella nicchia della costruzione dei sistemi di pompaggio per i settori dell’edilizia, del calcestruzzo e delle gallerie”.
Turbosol conta una quarantina tra dipendenti e collaboratori, dispone della gamma di pompe e macchine spruzzatrici tra le più complete al mondo in termini di affidabilità e performance, e copre la maggior parte delle richieste del cantiere edilizio e delle grandi opere infrastrutturali, anche attraverso una capillare rete d’assistenza.
Turbosol è attenta anche al territorio e alla formazione e durante il 2019, attraverso Assindustria Venetocentro (Education Venetocentro) ha aperto le porte alle classi dell’Istituto Superiore “Giorgi-Fermi” per gli incontri in azienda in occasione della PMI Week (nella foto).
Dopo il lockdown l’azienda ha ripreso a ritmi normali e non si sono registrati annullamenti di ordini. Come affermato dall’amministratore delegato, “Il panorama industriale non solo italiano, sarà caratterizzato da mesi difficili in un contesto di probabile rallentamento economico, la lunghezza di questa situazione emergenziale è a tutti sconosciuta e il crocevia di questa crisi potrebbe essere in autunno. Tuttavia possiamo affermare che, visto gli innumerevoli lavori per “Grandi Opere”, per il rifacimento delle reti stradali, autostradali e ponti, ristrutturazioni edili, industriali e nelle strutture ospedaliere e sanitarie che sono in corso in Italia e in tutto il mondo, nel nostro settore la ripartenza dovrebbe essere più veloce rispetto ad altri. In attesa di vedere i piani strategici e attuativi dei governi e nella speranza di decisioni veloci e in discontinuità rispetto al passato, nel frattempo continuiamo a registrare segnali positivi sull’entrata ordini e ad assicurare lavoro ai nostri collaboratori