Montaggio in tempo record – 15 ore – per dotare l’aula destinata agli esami di maturità al Negrelli di Feltre di un sistema per il rinnovo e la purificazione dell’aria con filtri elettronici ad altissimo potere microbicida, contribuendo a garantire la massima sicurezza per esaminati e commissione.
Gli esami conclusivi del II ciclo di istruzione – la Maturità che non si scorderà per tutta la vita – si stanno svolgendo in questi giorni, e saranno sicuramente ricordati per la situazione peculiare in cui vengono condotte le operazioni relative. Le attività didattiche sono state sospese da fine febbraio a causa della pandemia Covid-19 e solo da lunedì 15 giugno – data di inizio delle operazioni d’Esame – i docenti hanno fatto rientro nelle scuole, mentre dal 17 giugno sono iniziati i colloqui con il rientro anche degli studenti.
Il Ministero ha emanato disposizioni stringenti per contenere al minimo il rischio di contagio, fra le altre: uso di mascherine, distanziamento di almeno 2 metri, presenza di dispenser di liquido igienizzante, sanificazione delle aule, ricambio costante dell’aria, orari e percorsi controllati, ecc.
La bellunese Clivet (controllata per l’80% dal colosso cinese Midea), azienda di riferimento operante da più di trent’anni nel settore della climatizzazione, lavora da sempre sul ruolo cruciale che gli impianti di climatizzazione rivestono per garantire ricambio e qualità dell’aria, a maggior ragione quando si parla di riduzione del rischio infettivo.
In particolare si rivela strategica la cosiddetta ventilazione meccanica controllata, con immissione di aria esterna purificata e trattata e la contemporanea estrazione ed espulsione di aria viziata, tanto più in presenza di una pandemia.
Così – riferisce il prof. Alessandro Bee – dirigente scolastico dell’Istituto superiore di Feltre, dove ha sede l’azienda – “il 15 giugno hanno avuto inizio gli Esami di Stato e, presso l’aula multimediale sede di una delle Commissioni d’Esame all’Istituto Tecnico Tecnologico “Negrelli-Forcellini”, è stato installato il sistema di rinnovo e purificazione dell’aria “ELFOFresh” di CLIVET che permetterà di condurre le operazioni garantendo qualità dell’aria ed elevati standard di sicurezza per i Candidati e la Commissione. Il sistema permette infatti attraverso filtri controllati elettronicamente di abbattere i livelli di polveri sottili, pollini, batteri e virus presenti nell’aria”.
Il prof. Alessandro Mento – responsabile dell’Ufficio Tecnico dell’Istituto Superiore di Feltre – ha aggiunto: “La sfida è stata quella di dotare in tempi record la nostra scuola di un sistema che permettesse di estrarre l’aria viziata ed introdurre aria purificata già in parte riscaldata o raffreddata in modo da garantire contemporaneamente comfort e qualità dell’aria. Il sistema che abbiamo scelto è dotato di filtri elettronici ad elevato potere microbicida e della tecnologia del recupero termodinamico attivo dell’energia contenuta nell’aria in espulsione, che permette di abbattere i consumi energetici”.
In base a queste considerazioni l’installazione di tale tipologia di impianto, all’interno degli edifici scolastici, in aggiunta al rispetto delle misure di prevenzione prescritte dalle normative vigenti, permette anche di affrontare con minori rischi la ripresa delle lezioni a settembre.
La tecnologia per i negozi
A seguito della pandemia e al rischio di contagio negli ambienti confinati pubblici e privati, ancora prima della riapertura al pubblico di negozi, bar e ristoranti, Assoclima (l’Associazione dei Costruttori di Sistemi di Climatizzazione) ha richiamato l’importanza del ruolo degli impianti di climatizzazione dotati di efficaci sistemi di ventilazione e di filtrazione dell’aria ai fini della riduzione del rischio di contagio. Un ruolo di prima linea per un efficace contenimento della diffusione del virus, insieme a tutte le altre misure previste dal Governo e dell’Istituto Superiore della Sanità.
E’ noto che il contagio fra persona e persona può avvenire attraverso l’inalazione di goccioline (droplets) emesse con colpi di tosse, starnuti o la voce nel caso di una distanza inferiore ad uno/due metri, dal toccarsi con le mani le mucose orali, nasali e oculari nel caso in cui le mani stesse (anche se protette da guanti) siano entrate in contatto diretto con superfici su cui si siano depositate le stesse goccioline di cui sopra, oltre che tramite inalazione di “pennacchi” fecali provenienti dai servizi igienici.
Studi recenti riportano inoltre che il rischio di contagio aumenta in presenza di elevate quantità di polveri aero-disperse (aerosol), classificabili in PM10, PM2,5 ed in nanoparticelle PM1 con dimensioni rispettivamente inferiori a 10mm, 2,5mm e 1mm. Rientra in quest’ultima categoria il virus SARS CoV-2, con una dimensione compresa fra 0,08mm e 0,16mm.
Le particelle con dimensioni superiori, provenienti dall’aria atmosferica esterna o prodotte all’interno degli edifici, possono costituire un mezzo di trasporto e di substrato vitale per i virus. La contemporanea presenza di persone infette all’interno di un ambiente chiuso non adeguatamente ventilato determina il progressivo incremento del numero delle cosiddette “cariche virali” e quindi il rischio di contagio.
Fra le diverse variabili che contrastano il rischio di contagio vi sono quindi il cosiddetto “tasso di rinnovo” dell’aria e l’efficienza di filtrazione dell’aria stessa. Negli ambienti confinati nei quali non siano presenti impianti di climatizzazione completa, la ventilazione viene normalmente assicurata dalla apertura delle finestre. “Ciò tuttavia non consente la filtrazione dell’aria, ed è spesso causa di scarso comfort per gli occupanti e di notevole spreco energetico, soprattutto nelle stagioni invernale ed estiva – spiegano nella sede dell’azienda bellunese – Oltre ad un insoddisfacente livello di IEQ (Indoor Environment Quality), in presenza di persone infette da virus l’assenza di un ricambio di aria costante aumenta anche il rischio di contagio. Ecco quindi spiegato il ruolo fondamentale della cosiddetta ventilazione meccanica controllata, con immissione controllata di aria esterna purificata e trattata e la contemporanea estrazione ed espulsione di aria viziata, tanto più in presenza di una pandemia”.
Clivet ha sviluppato negli anni innovativi sistemi di VMC (Ventilazione Meccanica Controllata) e DOAS (Dedicated Outdoor Air Systems) particolarmente adatti a una rapida installazione in impianti a servizio di bar, negozi, grandi e medie superfici di vendita, ristoranti. Si tratta di sistemi autonomi ad alta efficienza, che non richiedono di essere alimentati con acqua calda o refrigerata oppure da gas refrigerante.
Disponibili con portata d’aria da 125 m3/h a 14.000 m3/h, consentono di riscaldare, raffreddare e deumidificare la quantità di aria di rinnovo desiderata, di controllare in automatico la portata, di estrarre l’aria viziata. Permettono inoltre di utilizzare l’energia contenuta nell’aria estratta tramite un sistema di recupero di calore di tipo termodinamico che consente di ottenere in modo efficiente potenze termo-frigorifere decisamente superiori a quelle ottenibili da sistemi di recupero di calore convenzionale, potendo così soddisfare autonomamente anche i carichi termici di raffrescamento e riscaldamento nelle mezze stagioni.
Sono dotati di filtri di tipo elettronico che arrestano le particelle aero-disperse per mezzo di un campo elettrostatico, quindi con minime perdite di carico tali da ridurre drasticamente l’energia richiesta dai ventilatori. Svolgono anche un’azione ionizzante sull’aria trattata, in grado di contribuire con una efficace azione microbicida su batteri e virus. Questi filtri sono lavabili e non richiedono sostituzione. E se diverse tipologie di edificio hanno esigenze diverse in termini di climatizzazione, Clivet offre diversi sistemi di rinnovo e purificazione aria per applicazioni nel terziario e nel residenziale, unità di trattamento aria per ospedali, industria di processo, datacenter, sistemi di rinnovo aria e climatizzazione di ambienti a medio, alto affollamento e a tutt’aria esterna come centri commerciali, cinema multisala, ristoranti, cucine.
A febbraio, prima dell’allargarsi dell’epidemia all’Italia, a Midea, il colosso cinese che detiene l’80% di Clivet, che ha donato i sistemi di condizionamento per l’ospedale di Caidian Huoshenshan nella nuova sede di prevenzione e controllo della polmonite di Wuhan, in Cina.