Con la mascherina e nel rispetto del distanziamento fisico, si è tenuta ieri (20 luglio) la prima sessione di laurea del corso magistrale interateneo in Scienze dello sport e della prestazione fisica – curriculum Sport di montagna – attivato congiuntamente dalle università di Verona e di Trento. Le tesi sono state discusse in presenza nell’aula Ciminiera di Progetto Manifattura a Rovereto, sede del corso di studi.
Il corso è attivo dall’anno accademico 2018/19; la sede amministrativa è Verona.
Il piano didattico del corso di studio è articolato in due curricula con una base formativa condivisa e svolta in comune presso la sede didattica di Verona:
1) curriculum Sport individuali e di squadra, caratterizzato da una particolare attenzione alla preparazione all’attività sportiva e alla dimensione educativa, di promozione della salute e del benessere individuale;
2) curriculum Sport della montagna, contraddistinto da uno specifico interesse per gli sport della montagna, per l’organizzazione di eventi sportivi e l’innovazione tecnologica applicata allo sport.
Parte delle attività didattiche previste nel curriculum “Sport della montagna” sono svolte nella sede di Rovereto.
I due percorsi prevedono l’approfondimento specialistico e l’acquisizione di conoscenze, competenze e metodologie avanzate, in ambito scientifico, professionale e organizzativo, sia a livello ricreativo che agonistico, declinate nei due distinti percorsi formativi: Sport individuali e di squadra oppure Sport di montagna e outdoor.
Il corso di studio offre allo studente ampie e specifiche esperienze pratiche svolte sia nel contesto di laboratori di fisiologia, biomeccanica e valutazione funzionale sia nel contesto proprio dei vari sport.
Il tirocinio formativo di 500 ore si svolge presso enti esterni qualificati e di alto livello professionale e sportivo e presso strutture e laboratori collegati all’Università, dove consolidare le competenze con esperienza diretta nell’ambito professionale.
Per quanto riguarda le opportunità di studio all’estero, il corso di studio ha stipulato accordi con diverse sedi universitarie straniere per l’accoglimento degli studenti all’interno del programma di mobilità internazionale Erasmus+.
Il Corso è ad accesso programmato locale e prevede il superamento di una prova di ammissione.
La “squadra” dei primi laureati e delle prime laureate magistrali è composta da Michele Bais, Stefania Briccio, Arianna Dezulian, Flaminia Franchetti Pardo e Martina Palumbo.
Michele Bais si è occupato di “Effetto di 3 sessioni di allenamento al caldo sulla performance di endurance” (relatrici: Barbara Pellegrini e Alexa Callovini Alexa, controrelatore Aldo Savoldelli).
Stefania Briccio ha curato, invece, “Uno studio longitudinale sulla coordinazione motoria in un campione di bambini italiani e di altre etnie” (relatrici: Valentina Biino e Chiara Milanese, controrelatrice Barbara Pellegrini).
Arianna Dezulian ha condotto un’”Analisi del modello prestativo nelle diverse discipline dello sci alpinismo: case report delle competizioni del campione del mondo U23 Davide Magnini” (relatori: Aldo Savoldelli e Barbara Pellegrini, controrelatrice Chiara Zoppirolli).
“L’equilibrio nello sci alpino: effetto del contesto specifico” è stato l’argomento scelto da Flaminia Franchetti Pardo (relatori: Federico Schena e Alfredo Brighenti e controrelatrice Valentina Biino).
Martina Palumbo, infine, si è concentrata su “Physio-metabolic aspects in athlets and sedentary people over-65, during leg and arm cycling exercises” (relatrici: Chiara Zoppirolli e Barbara Pellegrini, controrelatore Federico Schena).
Con la commissione di laurea presieduta da Federico Schena, presidente del corso e delegato alla didattica dell’ateneo di Verona, erano presenti per l’università di Trento Paola Iamiceli e Paolo Bouquet, rispettivamente delegata alla didattica e delegato allo sport, insieme ai rappresentanti degli enti che hanno favorito la nascita del nuovo corso di studi: Provincia autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Trentino Sviluppo, Coni Provinciale di Trento, Federazione italiana sport invernali, Liceo Rosmini di Rovereto.
Promosso nell’ottobre 2018 dagli atenei di Verona e Trento con la collaborazione del Centro di ricerca Sport montagna e salute (Cerism) dell’università scaligera, il corso è un percorso formativo unico in Italia. A renderlo innovativo è la specializzazione nelle attività sportive di montagna e outdoor. Mettendo in connessione formazione, ricerca e relazioni internazionali, il corso approfondisce gli ambiti dell’organizzazione e della tecnologia in cui lo sport diventa volano di innovazione e sviluppo del territorio.
Laureandi e laureande hanno tagliato il traguardo finale del corso di studi nei tempi previsti nonostante le difficoltà dettate negli ultimi mesi dal Covid-19. Emergenza che, grazie alla disponibilità del personale docente – fanno sapere gli organizzatori – è stata gestita adeguatamente e non ha rallentato l’iter accademico.