Il progetto Fvg Sensibile – www.fvgsensibile.it creato da un gruppo di videomaker, artisti e comunicatori riuniti per puntare i riflettori sulla questione ambientale e raccontare le bellezze del Friuli Venezia Giulia e le storie di chi volontariamente le salvaguardia – supporta e propone una petizione e raccolta fondi per la messa in opera di un bosco urbano nell’area della ex Bertoli.
Dopo anni l’area di circa 11 ettari dell’ex acciaieria Bertoli a Udine nord è stata finalmente bonificata dall’amianto ma ancora verte in stato di degrado, abbandono e ancora non tutto è stato bonificato. Attualmente il comune di Udine ha contatti costanti con il commissario e il liquidatore giudiziale del concordato Progetto Udine srl, la società che aveva acquistato l’area e sta tentando la vendita. Con alcuni tentativi di vendita già andati a vuoto, la base d’asta è scesa a circa 7,5 milioni di euro, e la prossima sarà a fine agosto 2020.
Quale il progetto del comune di Udine?
Attualmente la Giunta comunale di Udine, tramite l’assessore alla pianificazione urbanistica sta valutando e trattando una variante urbanistica per rendere più appetibile l’area ad un fondo d’investimenti estero, già proprietario del centro commerciale Terminal Nord adiacente alla medesima area. L’accordo raggiunto con gli investitori prevede:
3.500 mq commerciali;
17mila mq di terziario e servizi, tra cui un albergo;
10mila mq residenziali;
30mila mq di parcheggi;
60mila mq di parco pubblico;
Qui si contano già oltre 400 alberi spontanei, e nasce così la proposta – rivolta ai cittadini, alle associazioni, all’imprenditoria locale, alle fondazioni e alle banche del territorio, per co-progettare il futuro in una provincia che è la prima in Italia per spazi occupati da grande distribuzione e centri commerciali.
I pioppi nati qui, ad esempio, possono ripulire il terreno dagli idrocarburi, mentre le vecchie strutture esistenti possono essere recuperate per nuovi utilizzi.
Quale la proposta che FVG SENSIBILE supporta?
Tra fine 2019 ed inizio 2020, è nato un comitato spontaneo di cittadini (promosso sempre da FFF Udine), il quale ha elaborato una proposta per recuperare l’area e restituirla alla collettività che prevede:
Gli esempi ai quali guardano gli organizzatori sono ambiziosi: i Royal Botanic Gardens, Kew (Londra), ad esempio.
L’investimento previsto ammonta a 10 milioni di euro, di cui 7,5 milioni per comprare l’area all’asta e il resto per recuperare le strutture esistenti e realizzare le restanti bonifiche. Il progetto avrebbe un ritorno economico dalla vendita di energia rinnovabile, dall’affitto degli spazi espositivi e dalla vendita dei biglietti per i laboratori e l’ingresso al museo, da stimare con un piano finanziario di rientro economico.
L’idea della co-progettazione consiste nel ridistribuire i futuri utili ottenibili dalla realizzazione del progetto proporzionalmente alla donazione effettuata: “Con la donazione oltre a sostenere il progetto, si diventa parte di esso e dell’organizzazione/società che gestirà strutture e impianti. Per il momento l’obbiettivo principale è raccogliere 7,5 milioni di euro per acquistare l’area all’asta e restituirla alla città. Il tempo è poco, quindi occorre un grande sforzo da parte di tutta la comunità per raggiungere l’obbiettivo. Si tratta di una cifra importante, ma pensando solo al numero di abitanti di Udine equivalgono a 75 euro a persona”, sottolineano i promotori.
Per aderire alla petizione: https://fvgsensibile.it/petizione-e-raccolta-fondi-per-un-bosco-urbano-per-il-futuro-nellarea-ex-bertoli/
Per partecipare alla raccolta fondi: http://sostieni.link/25998