Pordenone si conferma un laboratorio nazionale nelle iniziative di prevenzione alla diffusione del Covid19 negli ambienti di lavoro: inizierà infatti a giorni il progetto «Ancora più sicuri in fabbrica – Vaccinati al lavoro», iniziativa congiunta Confindustria Alto Adriatico / Organizzazioni sindacali finalizzata a informare i lavoratori sull’opportunità della vaccinazione antinfluenzale ordinaria come misura di profilassi in funzione anti Covid-19 e a diffondere, con identiche finalità, su base volontaria, la vaccinazione stessa, promossa e finanziata nelle fabbriche dalle imprese aderenti il progetto.
La campagna si inserisce nel più ampio accordo nazionale del 14 marzo (con un seguito del 21 aprile scorso), tra Confindustria Alto Adriatico e Sindacati, mutuata poi in tutto il Paese. Un’intesa mirata a proporre agli associati (e non), grazie anche al contributo dell’Organismo Paritetico Territoriale e dei Rappresentanti dei Lavoratori alla Sicurezza Territoriale (RLST), iniziative in tal senso. ll progetto (di cui sono firmatari per Confindustria Alto Adriatico il presidente Michelangelo Agrusti, il direttore operativo Giuseppe Del Col e Dario Trevisiol (Area Ambiente e Sicurezza) e per i sindacati Mauro Del Fabbro (CGIL), Daniele Morassut (CISL) e Paola Mossenta (UIL), ha preso le mosse con l’avvio di una collaborazione con la Direzione dell’assessorato regionale alla Sanità per elaborare ulteriori linee guida per implementare le misure di contenimento del virus in azienda.
Agrusti, presentando l’iniziativa alla stampa, ha auspicato la più alta adesione possibile precisando che il progetto sarà attuato grazie alla collaborazione, per le imprese che non dispongono del medico di fabbrica, con la Cooperativa dei Medici di base e della Croce Rossa affinché nessuno resti escluso. «Siamo in una fase delicata – ha aggiunto il presidente – determinatasi dal rientro dalle vacanze, perlomeno per chi le ha potute fare, e da un filone negazionista di cui si deve tener conto. Vaccinarsi è importante per diverse ragioni: distinguere eventuali sintomi influenzali dalle manifestazioni riconducibili al Covid19 (con evidenti vantaggi dal punto di vista clinico-terapeutico) ed evitare che possa presentarsi una contemporanea infezione causata da entrambi i virus capace di mettere in crisi anche cosiddetti soggetti non deboli»
L’intesa è articolata in due fasi:
Fase 1 : Informazione ai lavoratori sulla opportunità della vaccinazione antinfluenzale
Sarà diffusa entro fine mese a tutti i lavoratori – tramite comunicazione nei siti telematici e/o nelle bacheche aziendali – l’informativa della Regione che indica nella vaccinazione antinfluenzale non solo uno strumento per la limitazione dell’influenza ordinaria, ma anche un mezzo per permettere una valutazione più attenta e settoriale di eventuali sintomatologie ascrivibili tanto alla sindrome influenzale ordinaria quanto al Covid19. La stessa informativa sarà diffusa anche dalle organizzazioni sindacali.
Fase 2 : Promozione della vaccinazione antinfluenzale
Si promuoverà nelle imprese associate la campagna di vaccinazione antinfluenzale a favore dei lavoratori che volontariamente vi aderiranno e le aziende che sceglieranno di effettuarle se ne assumeranno il costo. La vaccinazione, come detto, sarà eseguita da soggetti abilitati che forniranno dati quantitativo statistici richiesti in merito dall’impresa. Tra le Direzioni aziendali e gli RLS/RSU sarà attivato un confronto sulle modalità di effettuazione delle vaccinazioni; al termine del confronto si darà corso alla redazione di una programmazione dei tempi in modo da garantire l’effettuazione delle vaccinazioni entro il 15 novembre 2020. Le Imprese che aderiranno al progetto ne daranno comunicazione via web entro il 30 settembre 2020 e, concluse le operazioni di vaccinazione, informeranno lo stesso sulla diffusione in ambito aziendale.