Sono otto, ad oggi, gli studenti dell’Università Iuav di Venezia che hanno scelto il percorso del doppio titolo, nell’area della della pianificazione urbana e territoriale. Grazie a un accordo fra gli atenei Iuav di Venezia e CAUP (College of Architecture and Urban Planning) dell’Università Tongji di Shanghai, studenti cinesi e italiani hanno la possibilità di conseguire a Venezia la laurea magistrale in Pianificazione e Politiche per la città, il territorio e l’ambiente, e a Shanghai il Master of Engineering in Town and Country Planning.
Vanda Benolich e Andrea Naldini sono i primi laureati Iuav a ottenere il doppio titolo e, completato il percorso nel settembre 2020, hanno ora ricevuto formalmente il certificato del titolo in “Master of Engineering in Urban and Rural Planning”. Nel corso dell’esperienza di un anno in Cina, Vanda e Andrea hanno partecipato alle lezioni e alle attività al CAUP a Shanghai, seguendo i corsi, facendo ricerca ed elaborando la tesi sotto la supervisione di un docente del College di Tongji.
Le loro tesi sono state sottoposte a blind review (cioè una valutazione da parte di esperti esterni anonimi) e valutate a livello nazionale cinese, prima di essere accettate per la discussione, cosi come accade per gli studenti cinesi: un procedimento molto impegnativo e una sfida importante per i due studenti.
Con la tesi “Climate Change Through the Plans”, Andrea Naldini ha esaminato le modalità con cui sette Global Cities in differenti parti del mondo si stanno adattando al cambiamento climatico. Vanda Benolich ha svolto ricerca sul campo, esaminando una tipologia abitativa classica dei quartieri operai della Shanghai industriale del passato: il worker village. Questi quartieri sono oggi oggetto di studio per la realizzazione dei “life community circle”, un passo importante all’interno del Master Plan di Shanghai 2030 per la sostenibilità urbana.
Presto altri quattro studenti Iuav conseguiranno il doppio titolo, nonostante le difficili condizioni attuali.
Il rapporto tra l’Università Iuav di Venezia e l’Università Tongji di Shanghai si è consolidato nel tempo attraverso scambi di docenti e studenti, realizzazione di mostre e di workshop internazionali e infine con l’accordo di doppio titolo sui temi della pianificazione urbana. È in cantiere ora anche il progetto di un doppio titolo in Architettura.
I docenti responsabili per le attività didattiche e il doppio titolo sono per Iuav Margherita Emma Turvani (direttore) assistita da Laura Fregolent, per CAUP Zhou Jian (direttore) assistito da Wang Lan.
Fondata nel 1907, la Tongji University di Shanghai è una delle università cinesi più antiche e prestigiose. È anche una delle più grandi in Cina, con oltre 70mila studenti e oltre 8mila docenti. I corsi di Ingegneria Civile, Architettura e Ingegneria dei Trasporti sono di eccellenza e tra i più selettivi della Cina. L’ateneo è molto attivo nel promuovere iniziative di cooperazione e scambi con altri Paesi.
E c’è la prima laurea magistrale
doppio titolo con universidade da Coruña
Manuel Garrobo Peral è diventato in agosto il primo laureato magistrale doppio titolo in Lingue e letterature comparate europee ed extraeuropee. Lo studente ha discusso la tesi di laurea in via telematica nel corso della sessione estiva completando il proprio percorso formativo frutto della collaborazione tra l’universidade da Coruña e il dipartimento di Lingue e letterature straniere dell’ateneo veronese.
La sua tesi, dal titolo “Fiesta que se hizo en Aranjuez por los años de Felipe IV en 1622: hacia una edición digital académica de una relación de sucesos”, ha ottenuto un punteggio di 9/10.
“Sono molto contento – ha dichiarato il co-relatore della tesi Stefano Neri, docente di Letteratura spagnola – di aver portato a termine con successo il percorso di questo studente, nonostante le difficoltà dell’emergenza sanitaria e gli inevitabili problemi che ogni “prima volta” comporta”. “Fortunatamente, nonostante il Covid-19, la doppia laurea magistrale si è dimostrata un’esperienza interculturale veramente istruttiva e gratificante – ha rilevato lo studente – A Verona si respira una buona atmosfera universitaria e di accoglienza nei confronti degli studenti stranieri. Peraltro, la breve didattica in presenza e online sono state magnifiche e adeguate al programma”.
La situazione di emergenza, anche in questo caso, ha comportato la necessità da parte dello studente, dei docenti e del personale coinvolto di svolgere le attività da remoto, nel rispetto delle norme sanitarie. “Nonostante le difficoltà – conclude il delegato del Magnifico Rettore all’Internazionalizzazione Felice Gambin – grazie al lavoro di tutti è stato possibile ottenere ottimi risultati non solo all’interno dell’ateneo scaligero, ma anche nell’ambito dei rapporti di collaborazione con le università straniere. Tra le sfide del nostro ateneo, anche in tempo di Covid-19, vi è e rimane quella di divenire centro di promozione dello sviluppo strutturato di relazioni ad alta qualificazione scientifica e didattica nazionali e internazionali”.