Tiziano Frasnelli, studente del Liceo Linguistico Sophie Scholl di Trento, è il vincitore italiano del concorso “Juvenes Translatores” (qui su Facebook), promosso dalla Commissione europea. Si tratta di un concorso di traduzione destinato agli studenti delle scuole superiori di tutta Europa, che proprio oggi ha annunciato, attraverso la rappresentanza italiana della Commissione europea, i risultati della selezione tenutasi online lo scorso novembre. ” Navigare in momenti difficili – insieme siamo più forti!” era il titolo dei testi di questa edizione Juvenes Translatores.
Sono 27 i vincitori, uno per ciascun paese dell’UE, tra circa 2.800 partecipanti. In Italia hanno partecipato 76 scuole, per un totale di 371 studenti. Tra le menzioni speciali per avere realizzato una traduzione eccellente figura anche Martina Felin, studentessa della stessa scuola di Tiziano.
“È davvero una bella notizia di cui andare orgogliosi apprendere che uno studente trentino abbia raggiunto lo scalino più alto del podio di una competizione così prestigiosa e un’altra nostra studentessa abbia meritato una menzione speciale” ha commentato l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti. “Complimenti a Tiziano e Martina, alle loro insegnanti e alla dirigente scolastica dell’istituto Scholl: mi sento di sottolineare che non solo questo liceo, ma tutto il sistema scolastico trentino ha confermato in questa occasione la capacità di mettere in campo le migliori strategie progettuali e formative, soprattutto nell’ambito delle lingue straniere”, ha detto ancora Bisesti.
Hanno espresso soddisfazione per i risultati raggiunti anche la dirigente scolastica del Liceo Linguistico Scholl Maria Pezzo e le docenti di Lingua e cultura spagnola dello stesso istituto Paola Colacicchi e Donatella Dappiano, assieme alla docente di Lingua e cultura inglese Maria Pagano, che hanno preparato cinque studenti alla competizione, fra i quali Tiziano, che ha scelto lo spagnolo per la prova di traduzione risultata vincente: una lingua solo apparentemente semplice da tradurre per un italiano, che può facilmente incorrere in fraintendimenti lessicali, in errori di grammatica o, più in generale, di costruzione del discorso, con il rischio di compromettere la comprensione del messaggio.
Ogni anno, dal 2007, la Direzione generale della Traduzione della Commissione europea organizza il concorso Juvenes Translatores (giovani traduttori), che mette in evidenza il ricco patrimonio linguistico europeo, con l’obiettivo di promuovere l’apprendimento delle lingue nelle scuole e di consentire ai giovani di provare cosa significa fare il traduttore. Il concorso, aperto agli studenti diciassettenni delle scuole secondarie superiori, si svolge contemporaneamente in tutti gli istituti dell’UE selezionati. In questi anni Juvenes Translatores ha ispirato e incoraggiato i giovani a proseguire gli studi linguistici a livello universitario e a diventare traduttori professionisti. Nel corso del tempo, infatti, il concorso è diventato un’esperienza che ha cambiato la vita di molti partecipanti e vincitori, alcuni dei quali sono entrati a far parte del servizio di traduzione della Commissione europea come tirocinanti o addirittura come traduttori a tempo pieno.
Per cimentarsi nella prova è possibile scegliere una delle 24 lingue ufficiali dell’UE come lingua di partenza o di destinazione dei testi da tradurre: le combinazioni linguistiche possibili sono 552; nell’edizione del 2019 gli studenti hanno scelto ben 150 combinazioni linguistiche diverse.
La Commissione europea ha invitato 705 scuole a partecipare alla selezione: il numero delle scuole partecipanti di ciascun Paese corrisponde al numero di seggi dello stesso Paese al Parlamento europeo, ma la procedura di selezione delle scuole è automatizzata e casuale. Le scuole selezionate hanno quindi scelto da 2 a 5 studenti per partecipare al concorso, che si è svolto online lo scorso 26 novembre. La premiazione è in programma per il prossimo 2 luglio, nel corso di una cerimonia che si terrà a Bruxelles, dove i vincitori avranno anche la possibilità di incontrare i traduttori della Commissione e di conoscere più da vicino il loro lavoro.