Il food delivery friulano conquista i piccoli comuni del Nord (e con i rider in regola)

Un logo colorato e pieno di fiori, un nome che suona come una vacanza esotica: lo hanno voluto così, allegro, per fare fronte alle difficoltà legate al primo lockdown e a quelle che sono seguite. Maracaiba è il primo format di food delivery nato in piena pandemia e pensato per portare la consegna – a domicilio o da asporto – nei piccoli comuni. Il marchio e la gestione appartengono alla startup nel settore del food tech Bagong, che si fonda sull’esperienza maturata nel mondo della ristorazione di Andrea Bulfon, amministratore delegato.

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La crescita

Dopo l’avvio in Friuli, ora l’espansione arriva in Veneto: «Vogliamo portare il nostro format di ristorazione itinerante e su misura, un servizio a domicilio sempre più capillare, che ha l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei clienti anche dei comuni più piccoli. Vogliamo creare valore nel territorio, e prevediamo di assumere entro la prossima estate complessivamente 120 persone» afferma Bulfon. Intanto al lavoro sono in 70, fra una cucina centrale, 11 furgoni (truck, altri quattro stanno per essere consegnati) e 50 macchine.

Dalle 17 alle 22 si può scegliere di andare a ritirare il cibo ordinato al truck più vicino, o farselo portare a casa in auto (servizio attivo in un raggio di 10 chilometri rispetto alla location giornaliera del truck). Per conoscere il calendario delle tappe, basta collegarsi al sito maracaiba.it, selezionare la provincia d’interesse e scoprire il giorno in cui il food truck si troverà nella città selezionata. Maracaiba è attivo sette giorni su sette, settimanalmente in 100 comuni situati tra le province di Padova, Treviso, Venezia, Vicenza (da metà aprile) 15 i comuni raggiunti ogni al giorno. A Meolo e Lonigo ci sono due recovery per i truck e le car.

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Giappone e Sud America

Nel menù ci sono Maki (un sushi rivisitato fondendo la cultura Giapponese a quella Sud Americana), Poke (insalata esotica) e Bao (panino cotto al vapore), proposte vegetariane e vegane, i Maracaiba kids menù per i più piccoli, i dolci e quattro cocktail realizzati in esclusiva. «Con la pandemia il settore del food delivery sta vivendo crescite importanti, il nostro è un modello di business che si basa sulla materia prima di qualità e sulla sicurezza degli ingredienti selezionati, sulla formazione interna del nostro personale, affiancate a un’attività di marketing che punta su una forte promozione sui canali social».

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Una piattaforma tecnologica aggiorna in tempo reale la disponibilità dei prodotti: se finisce un ingrediente, il relativo piatto non sarà più selezionabile dal menù, mentre si provvede velocemente al rifornimento. Il piano di crescita sarà esteso entro l’anno ad altre province e città italiane, Bergamo e Brescia, fino ad arrivare in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Toscana entro il prossimo anno. Un piano strategico in continua evoluzione che prevede, entro la fine del 2022, l’attivazione di 60 truck (commissionati ad aziende di Lazio e Lombardia, per allestirne uno servono fino a sette mesi) per il servizio nel Nord e nel Centro Italia.

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Rider in regola

E i rider? «Sono tutti assunti, con Iphone e auto aziendale assegnata. Chiaramente ci sono diversi orari, anche in base alla disponibilità, ad esempio, degli studenti universitari». E in vista della crescita mirata sul Nord Italia ci sono al lavoro tre persone per il recruiting: con esperienza chi è in cucina dove avviene l’80% delle preparazioni base, anche da formare nelle altre posizioni: una collaborazione è stata avviata anche con gli istituti alberghieri della zona per selezionare gli studenti interessati.