Una startup nata a Verona nel 2018 da un’idea di Niccolò Ramponi (25 anni, laurea in Fisioterapia presso l’Università di Verona nel 2016) e Valerio Barbari (laurea nel 2016 presso all’Università di Ferrara), entrambi con un master in Riabilitazione dei Disordini Muscoloscheletrici, con lo scopo di creare un canale di divulgazione scientifica di tecniche e pratiche legate alla materia della fisioterapia.
Realizzata poi con i colleghi Stefano Diprè, Giandomenico Campardo e Paolo Torneri (qui la squadra al completo), Fisioscience è diventata oggi una community di oltre 50mila fisioterapisti e interessati alla materia che vogliono scoprire le ultime novità del campo: a dare una accelerazione decisiva alla crescita è stata l’emergenza sanitaria.
L’epidemia da coronavirus ha messo sotto pressione l’intero settore medico-sanitario. Da un lato ha evidenziato le forti capacità e professionalità del personale ospedaliero, dall’altro ha sottolineato le debolezze della sanità italiana: attrezzature, macchinari, medici e infermieri non sono mai abbastanza. “Internet e i social permettono a tutti di ottenere sempre più informazioni riguardanti la propria salute, ma ha anche incrementato la presenza di falsi professionisti in rete, che spacciandosi per medici non fanno altro che potenziare la mala informazione”, spiegano i due fondatori che si sono chiesti: esiste un modo per saper distinguere un vero professionista da un sedicente esperto? Quanto è alto il rischio di imbattersi in informazioni false o bufale?
Per risolvere questi problemi è nata Fisioscience, la piattaforma di divulgazione scientifica che dal 2018 punta a diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutti i professionisti e studenti di fisioterapia.
“Il nostro obiettivo è quello di far stare meglio le persone, ma come facciamo a essere utili se non creiamo un luogo in cui tutti noi fisioterapisti parliamo la stessa lingua? La formazione, soprattutto in ambito medico e scientifico, non può restare ancorata a metodi ormai obsoleti” sostengono i due fondatori del progetto.
Netflix per fisioterapisti
Nata inizialmente per aiutare studenti di fisioterapia e professionisti a tenersi costantemente aggiornati tramite corsi di formazione residenziali, con l’arrivo del Covid, Fisioscience ha dovuto innovarsi. Per stare al passo coi tempi, dunque, la decisione è stata quella di trasferire tutte le lezioni, sia teoriche che pratiche, online, creando così un vero e proprio “Netflix per fisioterapisti”.
La fisioterapia è una disciplina che per definizione utilizza mezzi fisici a scopo terapeutico, ma, come la maggior parte dei settori, necessita di un aggiornamento continuo e costante: “Fisioscience vuole creare un equilibrio fondato sulla conoscenza scientifica, il quale possa realizzarsi tramite le discussioni e i confronti costruttivi di tutti i professionisti che nulla desiderano di più se non la loro miglior forma di crescita”.
L’obiettivo è quello di garantire una formazione il più completa possibile ai propri utenti: non solo corsi online e residenziali (quando si potranno riprendere), ma libri che si propongono di approfondire la teoria e la clinica per facilitare il lavoro di tutti i professionisti. Ogni libro raduna il parere di molti esperti, anche in ambiti complementari alla fisioterapia.
Ad oggi Fisioscience conta più di 650 studenti e oltre 1.500 iscritto, con il supporto di circa 30 professionisti provenienti da tutta Italia. Per usufruirne si paga un abbonamento mensile (da 14,99 euro) o annuale (da 129) e si ha accesso a tutti i contenuti caricati sulla piattaforma e a quelli futuri.